Nel giorno in cui al totale dei contagi in Spagna si sommano atri 11.016 nuovi casi nelle ultime 24 ore, di cui il 43,6 per cento registrati nella regione di Madrid, il premier Sánchez vince il braccio di ferro con la governatrice della Comunitad de Madrid Isabel Ayuso: dalle 22 di venerdì 2 ottobre la regione madrilena chiude per due settimane per tentare di frenare la corsa dell’epidemia.

In tuto il Paese, infatti, i contagiati sfiorano gli 800 mila e in dieci giorni si sono aggiunti 177 decessi legati al coronavirus e il totale è di poco più di 31 mila. Da questa sera è proibito entrare e uscire dalla Comunità che conta su 6.5 milioni di persone, all’interno del suo territorio le dieci principali città assieme ala capitale, sono state divise in zone, in queste aree sanitarie vengono registrati 500, 700 e 900 contagi ogni 100 mila abitanti. In queste aree sanitarie sono applicate da stasera restrizioni più avere sulla mobilità come accadde lo scorso aprile, all’apice dell’epidemia: una sola persona per nucleo famigliare potrà uscire per fare la spesa o andare in farmacia, chi è costretto a lasciare casa per lavorare, circa l’80 per cento, lo potrà fare, adeguandosi al protocollo sanitario, ma se verrà riscontrato positivo, allora dovrà rimanere in quarantena. Il problema è che non sono stati organizzati gli esami a tamponi in tutte le zone chiuse, se non in alcune.

Madrid viaggia su una media di quasi 5 mila nuovi contagi al giorno, mentre la Comunità è la regione europea dove il virus trova la sua incidenza più alta tra le persone. C’è attesa per sapere quali misure verranno prese sia nella regione che nella capitale. Da settembre in Spagna, ma soprattutto nella regione madrilena, i contagi sono improvvisamente schizzati in alto con una media peggiore di sempre.

Tra le comunità spagnole più virtuose l’Asturie e Valencia sono quelle che da agosto hanno adottato i provvedimenti più restrittivi e ora godono i frutti di quattro con pochissimi casi di contagio. Al 30 settembre risultano confinati ben 183 Comuni spagnoli. Molti di questi sono piccole località, altri sono centri di medie dimensioni. Da questa sera si aggiungono le grandi città della regione madrilena.