Madrid è in difficoltà per lo scandalo “Catalangate”
Sánchez ha dovuto ringraziare la sinistra basca di Eh-Bildu che, invece, ha appoggiato i Socialisti di Spagna, evitando che la maggioranza andasse sotto. E non è la prima volta che negli ultimi mesi, Sánchez e compagni si salvino per un soffio. Lo scorso gennaio si era rischiato durante il voto sulla riforma del lavoro.
Da settimane i catalani al Governo chiedono le dimissioni della ministra della Difesa, Margarita Robles. ERC, il partito indipendentista catalano Esquerra Republicana, alleato di maggioranza è il più contrariato per lo scandalo, diviso internamente dal desiderio di sganciarsi dal Governo a trazione socialista. Secondo ERC il Governo deve immediatamente nominare una commissione d’inchiesta indipendente per per verificare le responsabilità dell’Intelligence spagnola. Il governatore della Catalogna Aragonés chiede di defenestrare la ministra Margarita Robles, colpevole di starsene in silenzio sulla vicenda delle intercettazioni che avrebbero coinvolto anche lui stesso.
Sarebbero, infatti, 63 i dirigenti indipendentisti catalani spiati al telefono. Lo ha rivelato il settimanale statunitense The New Yorker. Negli ultimi anni i telefoni di più di 60 politici, attivisti e giornalisti catalani, sarebbero stati intercettati e spiati attraverso il controverso software Pegasus, usato solitamente contro terroristi e criminali che utilizza uno spyware all’interno dei telefoni cellulari, in molti Paesi ritenuto illegale, se non per fini antiterroristici.
A luglio 2020 inglese The Guardian e il madrileno El País avevano appurato che esisteva un’indagine sui telefoni del presidente del Parlamento catalano Roger Torrent e di altre persone vicine al Governo indipendentista che denunciava le intercettazioni. In questi giorni sta emergendo che la lista di spiati è molto più lungo e comprende i massimi vertici della Generalitat catalana.
Le tensioni per questo scandalo stanno risvegliando la protesta degli indipendentisti che, a seguito della pandemia e della scarcerazione e indulto ai leader separatisti, si era raffreddata, indirizzata su un dialogo reciproco. Sánchez, che in questi due anni era riuscito a riportare la tensione Madrid-Catalogna su un binario di minor scontro, aveva anche rafforzato il legame con alcuni indipendentisti catalani, mentre ora si trova in difficoltà per questa questa rete di spionaggio. I rischi di rottura sono probabili e la legislatura inizia a creparsi.