La Spagna con i paesi di lingua ispanica condivide un amore gigantesco per la festa Los Reys Magos o Los Tres Reyes Magos, in pratica, i Re Magi. Li ama più di qualsiasi altro personaggio del Vangelo che porta una festa che gli spagnoli e, soprattutto, i bambini adorano più del Natale. Glia spagnoli li amano più di Babbo Natale che qui chiamano Papà Noel e che, comunque, nella globalizzazione anche di religioni e festività, amano anche i piccoli spagnoli che incassano nel giro di due settimane due regali, anche se, la tradizione dice che non è Babbo natale ad avere il dovere di portare ai regali ai bambini. La maggior parte degli spagnoli non sa chi sia Befana e non riesce a farla convivere i tre colti astrologi venuti a cammello da Oriente seguendo una sconosciuta stella cometa.
Così mentre i bambini di quasi tutto l’Occidente hanno già aperto, giocato e distrutto con i loro doni, i bambini ispanici hanno dovuto aspettare la sera del 5 gennaio, per goderseli, poi, il giorno dopo assiema alla famosa Cabalgata de Los Reyes, la cavalcata dei re Magi che viene proposta ogni 6 gennaio in molte città spagnole e sudamericane.
Prime Video propone un film in cui i re Magi Esistono davvero, vivono in un sontuoso palazzo nel centro di Madrid e un giorno scoprono che i bambini di Spagna li preferiscono a Babbo Natale. È una commedia surreale che, però, sonda le abitudini e le leggende di Spagna. Ha spunti grotteschi e goliardici e altri poetici, almeno quelli visti dagli occhi di una bambina. Protagoniste due donne, una madre single di quarant’anni e la figlia di dieci che infonde il giusto tocco poetico al film. La madre fa da addetta stampa ai Re Magi e li sprona verso la modernizzazione, buttandoli pure in balia dei Social, con la speranza che aumentino il numero di fan e soprattutto delle loro letterine che, ora, per la maggior parte vanno a chiedere i doni in Lapponia da Babbo Natale. Melchiorre (Melchor) addirittura confessa che una bevanda americana un giorno li aveva chiamati proponendo loro una sinergia con Babbo Natale per reclamizzare la famosa bibita. Gaspare (Gaspar) è il più sanguigno del gruppo, ostile al progresso, rifiuta i social – che non nemmeno voluto capire come funzionano – e accetta a mala pena una videocamera che lo segue per tre mesi, giorno e notte, annotando tutta la preparazione per la Cavalcata. Baldassarre (Baltasar) , invece, attratto dai costumi lussuosi e moderni, sembra il più malleabile ai fini commerciali. La loro nuova immagine viene seguita da una società che rifà loro il look. Sempre per aumentare i follower bambini e ricevere milioni di letterine. Chi vincerà?
I Tre Magi: La verità su Prime Video Italia.