Irene l’ha spuntata e ha vinto. È passata la “Legge Trans” che ritocca anche la Legge sull’Aborto scritta una ventina d’anni fa dal Governo socialista di José Luis Rodríguez Zapatero. La ministra dell’Eguaglianza, Irene Montero, moglie dell’inventore di Unidas Podemos (il partito nato dal popolo che contestava l’esecutivo di Mariano Rajoy), ha avuto il semaforo verde per riformare anche la delicata legge sull’aborto e la legge per la variazione di genere. Su Instagram la belle Irene dichiara con un gran sorriso: «Sono già leggi!».
Al Congreso de los Diputados, la Camera alta spagnola, in modo definitivo con 185 “sí” la riforma sull’aborto, contro i 154 dell’opposizione, il Partido Popular (PP) e Vox, la destra integralista di Santiago Abescal. Riassumendo i punti fondamentali, la nuova legge sull’aborto ora permette alle ragazze di 16 e 17 anni di interrompere volontariamente la gravidanza senza chiedere l’autorizzazione ai genitori ( le minori di 16 anni potranno invece avere un difensore legale o affidarsi al giudice). È stato stralciato il tempo di almeno tre giorni affinché la donna possa riflettere. A livello professionale ora le donne lavoratrici che interrompono la gravidanza hanno diritto a chiedere un periodo di malattia. E proseguendo, la pillola del giorno dopo sarà sempre gratuita e disponibile nei centri di salute sessuale e riproduttiva.
A differenza che in Italia (di cui si discute da qualche anno), le donne hanno diritto al congedo per mestruazioni invalidanti. Una grande conquista in Spagna assieme al fatto che i prodotti di igiene femminile saranno gratuiti negli istituti sanitari, nelle prigioni, centri per la donna, centri civici e sociali.

Mentre la maternità pre-parto è stabilita dalla 39esima settimana di gravidanza la maternità surrogata è definita una forma di violenza contro le donne ed è quindi proibita la pubblicità delle cliniche private che si dedicano a promuoverla. « Noi donne abbiamo il diritto a decidere sul nostro corpo e non c’è alcun contratto che possiamo firmare che ci porti a rinunciare a questa capacità di decisione – ha detto la Montero – Lo sfruttamento riproduttivo è una forma di violenza: in molti casi le madri surrogate vivono in una situazione di enorme violazione dei propri diritti fondamentali».

Reintrodotta la materia di Educazione Sessuale fin dalle Elementari e dalle medie pubbliche e private varranno distribuiti i preservati. «Ci saranno resistenze per l’applicazione di questa legge, come ce ne sono e ci sono state con tutte le leggi femministe. Ora ci tocca lavorare per garantire che, quando entrerà in vigore, in tutti gli ospedali pubblici ci sia personale sufficiente per l’interruzione volontaria di gravidanza, rispettando l’obiezione di coscienza», mentre il leader del PP Alberto Núñez Feijóo ribadisce che: «L’aborto è un diritto, ma non fondamentale».

Per quanto riguarda il cambiamento di genere, come stabilito già una decina d’anni fa, chiunque abbia compiuto 16 e voglia cambiare genere non avrà bisogno di sottoporsi a un’operazione chirurgica di rassegnazione del sesso: potrà semplicemente autodeterminare da sé la propria identità di genere attraverso una dichiarazione, senza richiedere un certificato medico. Chi ha tra i 14 e i 16 anni avrà bisogno dell’autorizzazione dei rappresentati legali mentre tra i 12 e i 14 anni si richiederà il consenso del giudice. «Sono consapevole che il cammino non finisce qui, che non siamo riusciti a includere le realtà non binarie, le persone trans immigrate e altre che scopriremo andando avanti. Ma abbiamo fatto un passo da gigante», ha detto la ministra dell’Uguaglianza.
Tuttavia questa parte della legge ha spaccato in due il movimento femminista e le deputate della Sinistra al potere. L’ex vicepremier socialista Carmen Calvo si è astenuta nella votazione «La legge trans può distruggere la potente legislazione di uguaglianza del nostro Paese ».