“Quello che abbiamo visto a Sydney è stato un gesto inaccettabile. Penso che le scuse che ha dato Rubiales non siano sufficienti, non siano adeguate e che quindi debba continuare ad attivarsi per chiarire quello che abbiamo visto tutti”.
Il bacio del presidente della Federcalcio spagnola, Luis Rubiales, dato alla calciatrice Jennifer Hermos approda alle Cortes di Madrid, diventando un caso politico.
Il premier socialista, Pedro Sanchez che sta tentando di mettere assieme una maggioranza per tirare su un nuovo Governo, ha detto la sua sulla bufera che soffia sulla Federcalcio. Il bacio senza consenso è avvenuto a Sydney durante la cerimonia di premiazione dei Mondiali vinti dalla Spagna. Il presidente dell’Assoallenatori spagnola (Cenafe), Miguel Galan, si è rivolto al Consiglio superiore dello Sport chiedendo di aprire un fascicolo sulla condotta di Rubiales, definendo il suo gesto “un atto sessista intollerabile nello sport”.

La Spagna è divisa su quel “beso”. Oltre alle agguerrite associazioni femministe, quelle per l’eguaglianza, nella centrifuga è finito il presidente del pallone rosa definito un “credo”, un porco maschilista. E c’è già chi vuole la sua testa. La vicepremier ad interim del governo Sanchez e leader di Sumar, Yolanda Díaz, la probabile futura segretaria del PP, chiede al baciatore Rubiales di andarsene. “Che si attivino i protocolli”. Beatriz Alvarez, presidente della Lega calcio femminile in Spagna, parla di un “atteggiamento ripugnante“. La ministra ad interim delle Pari opportunità della Spagna, Irene Montero, del partito Podemos, ha sottolineato come quel bacio sia una “forma di violenza sessuale“. Sonia Gómez, portavoce di Confluencia Movimiento Feminista, chiede al governo di intervenire contro Rubiales. E ora Sanchez si schiera, senza prendere ancora provvedimenti ma con parole nette.

Pare che Rubiales con quel gesto abbia violato la legge 39/2022 sullo sport e ora spetta al Consiglio superiore dello Sport trasferire il reclamo di Galan al Tribunale amministrativo dello sport per avviare un fascicolo e indagare sulla portata dell’atto. Galan ricorda anche che la stessa Federcalcio spagnola dispone di un protocollo contro la violenza sessuale nel quale è incluso un articolo che prevede “conseguenze immediate” nei casi di “bacio forzoso“. La decisione sulla presentazione del reclamo al tribunale sportivo dovrà essere adottata dal segretario di Stato per lo sport, Victor Francos, accusato, tra gli altri dalla Lega calcio femminile di favorire Rubiales nelle sue risoluzioni.

Dunque, vivo in Spagna da troppo tempo per non accorgermi che sulle paritarie di sesso e le eguaglianza gli spagnoli abbiano perso la testa, con leggi che spesso hanno ridicolizzato lo Stato. Il gesto di Rubiales è più che esecrabile, da non fare in TV, soprattutto se non sei il fidanzato della Hermoso. Ma credo che la vicenda debba essere ridimensionata perché, alla fine, è una stupidata fatta da uno stupido e diventata una questione nazionale. In Spagna, meglio ricordarlo, le leggi che puniscono le violenze sulle donne sono tra le più severe al mondo, dopo che per anni il Paese del Cervantes è stato ai primi posti della classifica per botte, femminicidi e violenze sessuale seguito da Portogallo, Grecia e Italia. Per il Codice Penale spagnolo se una donna denuncia un abuso sessuale o violenza fisica, il presunto colpevole deve dimostrare di non avere commesso quel reato, alla donna, presunta vittima o reale che sia, basta una denuncia per attivare un gigantesco meccanismo che, in anni, ha formato personale giuridico preparato a riguardo. Ogni dito alzato su una donna è un gesto codardo e maschile, da denunciare e condannare con fermezza, tuttavia molte spagnole, piantate dai compagni, hanno usato tale legge per fargliela amaramente pagare. La legge fu approvata dal Governo socialista di José Luis Rodríguez Zapatero nel 2005, come tutte quelle sulla parità di genere che, in alcuni comuni spagnoli, spinsero i sindaci progressisti a cambiare la segnaletica urbana, perché era troppo sessista e mostrava soltanto sagome di uomini (sic). O, addirittura, come segnalato da Ada Colau, sindaca di Barcellona, che aveva denunciato che alcune calle della sua città erano “troppo maschiliste”. Ci voleva un’operazione di armonia tra i tre sessi a spese dei contribuenti.

Ribadisco che Rubiales quel bacio se lo poteva risparmiare, la Hermoso è omosessuale dichiarata e un po’ di fastidio lo ha provato a sentire is poi commenti a caldo ai microfoni della stampa sportiva spagnola. Rubiales in un video sui social ha spiegato: “Sicuramente ho sbagliato, devo ammetterlo. Nei momenti di massima effusione, senza malafede, quello che è successo è successo spontaneamente. Quando occupi una posizione come questa, come presidente della Federazione, devi stare più attento“. Il ministro ad interim della Cultura e dello Sport spagnolo, Miquel Iceta, ha definito “inaccettabile” il bacio sulla bocca di Rubiales, poi sono statilanciati i fulmini su Rubiales di Sonia Gómez, portavoce di Confluencia Movimiento Feminista, gruppo che riunisce oltre 50 organizzazioni femministe in tutta la Spagna.
E la calciatrice baciata a tradimento che pensa? Jennifer Hermoso in un video su TikTok ha affermato che quel bacio non le era piaciuto molto ma poi ha cancellato il video e ritrattato la frase tramite il sito della Federazione. Il bacio della discordia farà parlare ancora molto. Rubiales da lunedì 28 agosto è anche indagato dalla Procura di Madrid per “aggressione sessuale”. La Federazione spagnola di Calcio lo ha già scaricato e insiste che si dimetta, ma lui non vuole lasciare: durante alcune partite della Liga, appena ripartita, molti giocatori hanno steso striscioni che si schierano a favore della Hermoso, la calciatrice aggredita da un bacio. Se la magistratura deciderà di rinviare a processo Rubiales, il numero uno della Federazione Cacio rosa rischia una condanna fino a tre anni e una multa di 5000 euro. La Spagna si è candidata per ospitare i Mondiali FIFA di Calcio del 2030, non può fare brutte figure, più di quelle che ha già fatto.