Esistere in vita… ora

È tutta questione di… sacralità. Durante l’intera nostra esistenza, la mente funziona e agisce con lo scopo di elaborare un’opinione quanto più precisa possibile di se stessi: noi esistiamo anche per capire chi siamo e cosa ci stiamo a fare in questo mondo. Se dovessimo eliminare questo obiettivo, la nostra vita sarebbe qualcosa di decisamente insulso, inutile e, praticamente, soltanto tempo perso. Fortunatamente non è così. Ogni nostra azione nasconde il tentativo di conoscerci meglio, grazie alle intenzioni che ci inducono all’agire e alle conseguenze che tali azioni procurano, in noi e intorno a noi. E tutto ciò sembra articolarsi […]

  

Una porzione del nostro mondo

È tutta questione di… evoluzione. Con l’immaginario l’uomo proietta la propria forza al di fuori dei condizionamenti contingenti del proprio tempo e territorio, trasportandola simbolicamente in un mondo infinito e perfetto. Tutto ciò avviene nel cervello umano grazie ad una costante e continua auto-organizzazione. La stabilità del sistema viene raggiunta attraverso una tendenza alla massimizzazione della complessità, incrementata dall’equilibrio tra continuità e flessibilità. L’immaginazione si configura dunque come una ierofania della eterna lotta contro la putrefazione della morte e del destino. Secondo Carlo Gustav Jung, il simbolismo è una attività spontanea e connaturata dell’uomo, non riconducibile esclusivamente al problema della […]

  

Chi sa leggere?

È tutta questione di… ignoranza. In questo periodo, ho ripreso a produrre i miei video settimanali per augurare a coloro che mi seguono il meglio possibile, con l’ausilio di alcune riflessioni. E, come sempre, li inserisco nei social. Ebbene, i commenti delle persone che mi conoscono sono, nella maggioranza dei casi, occasioni di confronto e di approfondimento sui temi che propongo, mentre sto notando un dato particolarmente interessante e che sta emergendo anche all’interno di questo blog. Mi spiego meglio. Il titolo di questo articolo è una domanda che, proprio in nome di quello che ho appena scritto, sorge con […]

  

Bambini deficienti, come i genitori

È tutta questione di… responsabilità. La situazione è questa, letteralmente. I bambini che trascorrono molto del loro tempo davanti ad uno smartphone, un tablet, una console per videogiochi, oppure  altri dispositivi digitali possiedono una ridotta integrità della sostanza bianca (quella dei collegamenti neuronali, per distinguerla dalla sostanza grigia, costituita dai corpi cellulari neuronali) nel cervello. Inoltre, manifestano minori capacità cognitive, carenza che si riflette in deficit linguistici, nell’alfabetizzazione e nella velocità di elaborazione cognitiva. Per essere ancora più chiari, l’utilizzazione di dispositivi multimediali dotati di schermo determina una vera e propria modifica nel cervello dei più piccoli, rilevabile nelle scansioni […]

  

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