La nostra condizione

È tutta questione di… separazione. Ogni tanto, invece di commentare una notizia che considero significativa, preferisco fare “il punto della situazione” esistenziale nella quale si ha la sensazione, o la percezione, di trovarci. Mi sembra che possa essere utile farlo, proprio per non perdere di vista la condizione antropologica nella quale viviamo, tanto come italiani che come “cittadini del mondo”. La riflessione generale che emerge in me, nella lettura dei quotidiani nazionali ed internazionali, è sostanzialmente una: la classe politica che ogni Stato possiede è esattamente quello che ogni popolo si merita. E molto spesso io stesso ho affermato tale […]

  

Quale direzione?

È tutta questione di… riflessione. Ho già avuto occasione di scrivere che “quando un dolore non serve a qualche cosa è sprecato”. Me lo ha insegnato una persona che stimo, e con la quale, un po’ per fortuna e un po’ per volontà, sono in dialogo da tempo. Questa pandemia, al di là della disputa sui numeri, la contaminazione e il suo decorso, potrebbe procurare una riflessione generale e personale, per trarre così qualche utile e seria conseguenza, rispetto a ciò che ci sta accadendo. Mi sembra chiaro che, innanzi tutto, zio Covid-19 può permettere a tutti di comprendere a […]

  

Forze Armate, quali?

È tutta questione di… civiltà. Fa discutere, come spesso accade da un po’ di tempo a questa parte, l’ultima esternazione del Ministro Matteo Salvini. Io credo che le situazioni mentali e comportamentali nelle quali si trovano i cittadini italiani, giovani e meno giovani, siano figlie dei tempi. Ossia, figlie della crisi, perché in crisi esistenziale si trova il mondo intero. A livello diplomatico si parla di “Geometrie variabili”, ossia di accordi che cambiano in base ai diversi tavoli di trattative, disconoscendo le alleanze storiche, per comporne altre, più economicamente rilevanti agli scopi. Le nazioni, tutte, sanno cosa debbono fare per salvaguardare […]

  

Cortese lettera a Salvini

È tutta questione di… semplicità universale. Al termine di un viaggio estenuante, i cinquantotto migranti a bordo della Aquarius sono stati sbarcati a Malta, in base ad un accordo di  distribuzione tra Francia, Spagna, Germania e Portogallo. L’ennesimo sbarco, deciso al termine dell’ennesimo ping pong tra Stati, in merito a chi, tra Francia, Spagna, etc., dovesse aprire i propri porti. Nessuna novità, la storia è sempre la medesima. Tuttavia, senza che l’ultima vicenda legata alla Aquarius abbia sollevato questioni o tematiche sostanzialmente diverse dalle analoghe e precedenti vicende che abbiamo vissuto durante l’estate 2018, l’aspetto meramente antropologico della questione “immigrazione” […]

  

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