Fra il dire e il fare

È tutta questione di… realtà. Secondo la teoria cognitivista di Jean Piaget, quando la mente umana si trova di fronte alla necessità di risolvere un problema concreto procede secondo il metodo della simulazione inferenziale. La mente immagina soluzioni possibili, ossia azioni probabili, e immagina le conseguenze che potrebbero derivarne. E questo tipo di simulazione la si applica anche alle altre persone, grazie all’azione dei neuroni specchio, con i quali si condividono empaticamente le azioni altrui e le intenzioni che possono precedere le azioni stesse. È così che ognuno di noi può costruire modelli cognitivi generali sia della causalità che dell’intenzionalità, […]

  

Il tempo della speranza

È tutta questione di… ingredienti per il benessere. Il tempo è il nostro cambiamento, oppure la nostra ripetizione, e noi non lo utilizziamo, perché il tempo siamo noi stessi (ovviamente, mi sto riferendo alla percezione cognitiva terrestre ed umana). Cerchiamo di chiarire questa affermazione. Quando tutte le mattine ci svegliamo, dopo aver iniziato a “carburare” consumando la colazione, cominciamo a pensare a quello che dobbiamo fare durante il giorno. La mente immagina come ci si deve vestire, per esempio. Quando siamo pronti per uscire chiudiamo la porta di casa alle nostre spalle e andiamo al lavoro. Con queste ed altre […]

  

Con il trascorrere del tempo

È tutta questione di… natura. Con il trascorrere del tempo, ogni individuo giunge a comprendere che la terra, e tutto ciò che essa ospita, esiste a prescindere dalla presenza dell’Homo, perché trovarci su questa terra non è assolutamente vincolante per la sua esistenza. Sembra un concetto ovvio e accettabile per tutti, eppure non è così, altrimenti non ci sarebbero persone che si ammalano al solo pensiero di lasciare un giorno tutte le cose che hanno accumulato nella vita terrena. Poiché le bare non possiedono tasche, non è possibile portarsi dietro, dopo morti, quello che riteniamo sia di nostra proprietà: le […]

  

Con la propria testa?

È tutta questione di… semplicità universale. È auspicabile credere di pensare con la propria testa? Direi proprio di no, perché non biologicamente verosimile, perché il nostro personale sviluppo mentale avviene sempre in relazione agli altri, fin dai primi momenti di vita. È fisiologicamente un’assurdità ritenere che possa accadere qualcosa di simile, quando il nostro corpo è espressione di un sistema in cui tutte le singolarità di cui è composto concorrono a formare un sistema perfetto dove tutto ciò che accade è necessario alla vita del sistema stesso. Si pensi alla gestazione nell’utero materno. Dopo la venticinquesima settimana, quando lo splancocranio […]

  

Dov’è il problema?

È tutta questione di… educazione permanente. Nessun essere umano, prima di nascere, chiede di nascere. Nessuno chiede di abitare per nove mesi in quel particolare utero, all’interno di quella specifica famiglia, con quel preciso padre. Nessuno chiede di venire in questo mondo in una precisa geografia, in un territorio, né tanto meno si chiede di nascere in un reciso periodo storico. Tutti noi viviamo, nonostante la nostra volontà e proprio in questa dolenza-nolenza si manifesta il mistero della vita. In questa situazione, che peraltro accomuna tutti gli esseri umani sulla terra, come si può credere effettivamente di scegliere se adottare […]

  

Idee?

È tutta questione di…riflessione. La mente umana seleziona e divide. Nella sua costante elaborazione in effetti costruisce, utilizzando concetti (categorie) che I. Kant definisce “a priori”. La vita si presenta apparentemente come un tutto unico, inconfondibile e, in un certo senso, persino irripetibile. “L’evoluzione è un fatto, ed è tra i fatti più sicuri noti alla scienza. Ma è dovuta iniziare in qualche modo. La selezione naturale non può far funzionare le sue meraviglie finché non sono presenti certe condizioni minime, la più importante delle quali è un sistema accurato di duplicazione – il dna, o qualcosa che funzioni come […]

  

Il saldo esistenziale

È tutta questione di… fragilità. In Europa, la nascita di vere e proprie strategie educative può essere datata intorno alla seconda metà Seicento. Da questo momento in poi emerge il concetto di infanzia, intesa come periodo di vita che deve essere accuratamente protetto e controllato. L’attenzione per il bambino non è però di tipo affettivo-emozionale, ossia legato alle reali ed infantili esigenze espresse dal non-adulto, quanto rivolta alla definizione di spazi all’interno dei quali collocare il bambino: scuole, istituti, asili, etc. Si inaugura così l’avvento di una concezione contraddittoria: accanto all’attenzione per il bambino con la creazione di spazi ad […]

  

Esperienza e intuizione

È tutta questione di… futuro. Fate finta di trovarvi in autostrada sulla corsia di sorpasso, a una velocità sostenuta (ma sempre entro i limiti concessi dal Codice della Strada…). State sorpassando un camion dietro al quale, nella corsia di destra, si trova un’altra auto. Quasi senza esserne del tutto coscienti, avete la sensazione netta che l’auto dietro al camion stia per azionare il segnalatore di sorpasso e inserirsi davanti a voi, nella corsia di sorpasso. Cosa fate? Avete sostanzialmente due possibilità: a) rallentare quasi bruscamente, verificando prima se dietro di voi avete un’altra auto in sorpasso, oppure b) accelerare velocemente […]

  

Il minestrone

È tutta questione di… consapevolezza. Non dico nulla di nuovo, né di particolarmente originale, specialmente di questi tempi, se scrivo che stiamo attraversando un periodo davvero importante della nostra evoluzione generale, come specie Homo sapiens sapiens. È anche relativamente vero che in ogni epoca e luogo, sia della storia che della geografia umana, si sono avuti periodi e situazioni in cui si è avvertita netta la sensazione di attraversare importanti momenti di passaggio. Antonio Machado ci ricorda, in effetti, che siamo come un viandante in questa vita: “Viandante, sono le tue orme il sentiero e niente altro. Viandante, non c’è […]

  

Più veloci del tempo?

È tutta questione di… prudenza. Lo sappiamo bene: non conviene mai avere fretta. Non possiamo ottenere tutto e subito. Anche la donna, quando concepisce un figlio e ancor più quando il figlio nasce, deve rielaborare il suo rapporto col tempo. Nove mesi scanditi dalle tappe di sviluppo del feto, l’attesa del parto, la nascita e il tempo successivo dedicato totalmente al figlio rendono cosciente la madre che il tempo è del figlio e non più suo. Non possiamo fare i genitori più velocemente del tempo fisiologico di cui dispongono i figli per crescere. La gatta frettolosa fa i gattini ciechi. […]

  

Il blog di Alessandro Bertirotti © 2023
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