La_forma_celata_2015,_Vinilico_e_sabbia_su_lamina_di_piombo,_cm._200x151A Firenze sino al 1 maggio 2016 si tiene a Villa Bardini, sede della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, la mostra personale di Umberto Mariani intitolata “Mariani chez Capucci”. Arte e moda si confrontano come non mai, e non è nuova l’intenzione e la realizzazione, vista che dai futuristi in poi l’arte ha contaminato la moda e viceversa.Immagine_06 Così è stato anche questa volta fra Umberto Mariani e Capucci.
Curato da Giuliano Serafini l’evento vede l’artista milanese, presenza tra le più significative e versatili di quasi mezzo secolo di arte italiana ed europea, “confrontarsi” con una delle più prestigiose griffe dell’alta moda internazionale: Roberto Capucci, di cui villa Bardini ospita in permanenza una straordinaria raccolta di creazioni e un’omonima Fondazione.
L’ambientazione della mostra intende sottolineare le affinità visive e formali che vengono a crearsi tra l’opera di Mariani e quella di Capucci attraverso il tema comune del plissé.
Senza_titolo_2015,Vinilico_e_sabbia,foglio_d'oro_su_lamina_di_piombo,_cm._140x200Ha scritto a questo proposito il collega Serafini: “… Gran viaggiatore, Mariani si trova oggi a transitare nell’habitat di una delle presenze più insigni della creatività mondiale, proprio in “casa sua”. Per caso o per necessità, o forse per affinità elettiva, sarebbe perfino banale precisarlo. Ma certo è che all’opera di Roberto Capucci a Villa Bardini, Mariani risponde con una convergenza parallela e allo stesso tempo incrociata.image005 Intendo dire che al di là del condiviso leit motiv della piega, se Capucci con del materiale tessile – quello che gli appartiene per destino e sapienza manuale – ha creato forme che per invenzione plastica e audacia sperimentale possono appartenere di diritto al mondo della scultura e dell’architettura, Mariani viceversa con del materiale assolutamente improprio (la lamina di piombo)restituisce all’ opera parvenza e credibilità tessile fino a prefigurarci una sorta di falso trompe-l’oeil …”
Umberto Mariani è presente a Villa Bardini con 30 opere (datate dal 2000 al 2015), delle quali sei di grandi dimensioni eseguite in occasione della mostra. Affascinante il lavoro di Mariani qui portato in prestito alla moda e anticipatore di un certo panneggio che già ritroviamo nel plissaggio delle lettere (vedi la A ) in un catalogo dello Studio F22 di Palazzolo Sull’Oglio, e da me curato. A partire dal 1990 nei Piombi, le esperienze più recenti, l’artista ancora conserva il tema che gli è più caro ovvero il panneggio, fornendo un’idea stilizzata e geometrizzata di questo soggetto. Ora non è più la citazione fastosa e ridondante delle pieghe barocche, ma forme più meditate suggeriscono una lettura più pacata ed intima di questo tema che senza ombra di dubbio è il più diffuso ed universalmente trattato in tutti i tempi della storia dell’Arte. Nei Piombi il panneggio ha perduto ogni forma resa al vero, per disporsi come marmorizzato in linee rette che sicuramente volgono ad affermare una visione idealistica, analitica, simbolica, e forsanche ossificata.
La mostra è realizzata in collaborazione con la Fondazione Roberto Capucci e l’’Opera Gallery di Parigi. Gli allestimenti sono realizzati da Exposificio s.r.l. Catalogo Skira

Carlo Franza

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