Le cinque sculture lignee ritrovate dell’altare di Domenico da Tolmezzo della Pieve di San Pietro. Ora ospitate in una mostra al Civico Museo Archeologico Iulium Carnicum di Zuglio (Udine).
Era il 1981 quando la Carnia nella notte tra il 14 e il 15 novembre veniva spogliata di uno dei suoi monumenti più significativi. Dalla Pieve di San Pietro, posta in strategica posizione sulla vallata del Bût e onorata ancora oggi con il titolo di Cattedrale, vennero trafugate le statue del grande polittico ligneo commissionato nel 1481 a Domenico Mioni, detto Domenico da Tolmezzo. Nel 2016 questo episodio doloroso ha trovato una svolta grazie alle attività investigative del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. A seguito del sistematico controllo sul mercato dell’arte, nazionale e internazionale, sono stati individuati cinque dei Santi Apostoli che decoravano le nicchie del corpo centrale: si tratta dei Santi Andrea, Paolo e Giacomo Maggiore, che affiancavano la figura assiale di San Pietro, e dei Santi Matteo e Tommaso che alloggiavano nel registro superiore. Questo clamoroso recupero restituisce un prezioso tassello della monumentale ancona d’altare espressione della maturità artistica di Domenico da Tolmezzo e riconsegna alla collettività un bene di straordinario valore. Con il titolo “La Forza dell’Arte: le cinque sculture lignee ritrovate dell’altare di Domenico da Tolmezzo della Pieve di San Pietro”, sono in una mostra al Civico Museo Archeologico Iulium Carnicum di Zuglio (Udine).
Per tutto ciò è doveroso porgere infiniti ringraziamenti all’Arma dei Carabinieri e in particolar modo al Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale che da decenni svolgono un lavoro insostituibile a salvaguardia del patrimonio e delle bellezze d’Italia.
Carlo Franza