Jeremy Laffon,lo scultore neofuturista che lavora con il chewing-gum
Sono un po’ lontani i tempi in cui la scultura utilizzava i materiali nobili quali il bronzo e il marmo lasciandoci opere di esemplare bellezza. Un artista francese come Jeremy Laffon che vive e lavora a Marsiglia utilizza oggi per mettere a punto le sue opere, linguaggi e materiali diversi, dalla fotografia ai video e alle installazioni , esplorando il quotidiano anche un quotidiano banale, e dandoci la possibilità di ammirare lavori che stordiscono un po’ per la loro ironicità, per il loro mistero e la loro enigmaticità. Ma chi l’avrebbe mai detto che per le sue sculture si sarebbe servito dei chewing- gum. E’ pur vero che cibarie sono state già usate da altri artisti contemporanei, basterebbe pensare allo zucchero e ai cioccolatini di Mondino , ed io stesso durante un anno accademico ho curato in seno all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano un corso su “I restauri impossibili nell’arte contemporanea” alludendo proprio ai lavori messi in piedi con materiali deperibili. Oggi è la volta di Laffon che costruisce sculture e installazioni capaci di significare un paesaggio, città e architetture. Talune sono state messe in piedi con 4000 gomme da masticazione, e basti pensare che un’opera richiede tre mesi di lavorazione. Talvolta sono vere e proprie costruzioni instabili, che si afflosciano non per sommovimenti ma per il loro stesso peso. Altre invece hanno un uno scheletro su cui s’avvolge la gomma nei colori o solo verde o bianca e verde, consegnandoci capolavori che hanno tutta la forza di una tenuta creativa neofuturista. Ecco città del futuro, megalopoli, costruzioni veramente aeree che sorprendono non poco per la capacità dell’artista di legare presente e futuro.Tra le installazioni ci sono anche pavimenti costruiti con le gomme come fossero piastrellati; lo spettatore ne è ancora sorpreso perchè passandoci sopra forzatamente, deve attraversare la sala per proseguire nella visione della mostra, sicchè schiacciandole se le porta via e il lavoro ne rimane distrutto. Gallerie di peso e musei americani stanno valorizzando questo artista europeo, coinvolgendolo in progetti ed eventi singolarissimi.
Carlo Franza
