Tre tedeschi alla Galleria Antonio Battaglia di Milano. Dorsch, Lohrmann e Scheue-Hagenmuller, esemplari significativi dell’arte europea.
La Galleria Antonio Battaglia di Milano fa vivere nel suo ormai storico spazio, in collaborazione con la Galerie Bertrand Kass di Innsbruck, opere anche di significante misura di tre artisti tedeschi, vale a dire Walter Dorsch, Andrea J. Lohrmann e Lilo Scheuer-Hagenmüller. Alla base del lavoro dei tre artisti vi è la volontà di coinvolgere lo spettatore da più punti di vista e con tecniche diverse. Walter Dorsch, attraverso le sue fotografie e le sculture con le quali il visitatore può interagire, ci pone di fronte al grande tema della condizione umana, giocando sul rapporto tra chi siamo e chi vogliamo apparire, come suggerito dal titolo stesso della serie “Face and Surface”; è la tragedia e l’interrogativo di sempre, l’uomo che si interroga e alle sue domande spesso non c’è risposta. I dipinti astratti e materici, a tinte ora tenui ora forti, di Andrea J. Lohrmann ci portano in una dimensione mistica e onirica, forse meglio dire “orfica”, al di là della razionalità e della nostra coscienza; il linguaggio è fortemente neoinfornmale e l’artista si muove da una parte nella costruzione di monocromi lacerati da segni di colore, dall’altra da finestre che sono spazi aperti nel vuoto. Il colore è invece la materia prima e il medium prediletto nelle tele di Lilo Scheuer-Hagenmüller che, nella serie “Kimono”, esposta in galleria, seducono lo spettatore con il loro richiamo alla cultura orientale e alla spiritualità. Forme, strutture, simboli, calligrafie, seducono non poco e offrono allo spettatore la significatività di un mondo che vive tra oriente e occidente e talvolta si fa anche babele, disorientamento, rispetto alle origini e alle radici di ognuno di noi.
Carlo Franza