Mostra-Omaggio-Guido-La-ReginaA Napoli-Castel Sant’Elmo, nella chiesa di Sant’Erasmo sulla Piazza d’armi, fino al 6 giugno 2018 è il caso di non perdersi  la mostra “Omaggio a Guido La Regina. Colori e geometrie mediterranee“, promossa dal Polo museale della Campania, curata da Anna Imponente, direttore del Polo museale, Anna Maria Romano, direttore del Castello e Simonetta Baroni, storico dell’arte; realizzata in collaborazione con l’associazione Amici di Capodimonte.38547

L’esposizione, scrive Anna Imponente “…è la prima retrospettiva dedicata all’artista nella sua città natale, non ambisce ad essere esaustiva ma per grandi temi esemplificativa e accenna infatti alla sua formazione giovanile napoletana… Si passa poi alla pienezza del linguaggio artistico raggiunto nella Capitale dove nel 1946, già trentasettenne, si era trasferito. Saranno le avanguardie storiche del primo dopoguerra tra neocubismo e astrattismo ad ampliare i suoi orizzonti… L’astrattismo geometrico sempre latente e il colorismo informale di Guido La Regina si accendono di tonalità mediterranee, ma anche di segrete e oscure cupezze esistenziali che aprono deflagrazioni improvvise ed esprimono una vitalità esplosiva e dilatantesi in magmi materici e dissonanze nella costruzione dei campi cromatici in continua tensione.”

OmaggioAVenturiSono esposte dodici opere “…dell’artista e uomo di cultura impegnato, – scrive Anna Maria Romano – la cui vita sociale e politica partecipa agli anni dal dopoguerra fino alla fine del secolo scorso. Le opere racconteranno i due aspetti, solo apparentemente contraddittori della sua arte, e accanto all’esuberanza del colore é la costruzione dello spazio “secondo una matrice costruttivista”. Per completare il racconto del suo percorso artistico esposti cataloghi e documenti dell’epoca e un video, nel museo Novecento a Napoli, dedicato alle tappe fondamentali della sua vita e della sua ricerca artistica.
Nato a Napoli nel 1909, dal padre pittore ebbe i primi insegnamenti, studiò all’Istituto d’arte e, giovanissimo, frequentò lo studio di Vincenzo Gemito e la libreria dell’editore CaGuidoLaReginasella, punto di ritrovo di artisti ed intellettuali dove conosce Marinetti, Depero, Fillia e si avvicinò all’esperienza del secondo Futurismo.GuidoLaRegina.VeleStudioN.21950

Dopo un viaggio a Parigi, nel 1931, è di nuovo a Napoli, dove insegna storia dell’arte e disegna scenografie per il teatro San Carlo; non aderendo al Sindacato fascista di belle arti, non poteva partecipare alle esposizioni artistiche ufficiali ma nel 1933 inaugura la sua prima personale di grafica al Circolo della Stampa.

Nel 1946 si trasferisce a Roma dove conosce Leoncillo e Mazzacurati, Giulio Carlo Argan e l’editore De Luca; l’anno dopo organizza il Sindacato Pittori e Scultori diventandone il segretariGuidoLaRegina.LaCitt1952o per breve tempo. Tra il 1955 e il 1974 numerose furono le esperienze all’estero: si reca negli Stati Uniti invitato dalla gallerista Myrtle Tode, nel ’64, poco dopo un viaggio a Beirut riceve per tre anni l’incarico d’insegnamento all’Università di Damasco, dal 1968 e fino al 1974 é all’Accademia delle Belle Arti di Catania. Nel 1974 torna definitivamente a Roma dove morì nel 1995. Le sue opere sono presenti in diverse pinacoteche, tra le quali il Wallraft Museum di Colonia e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

Giulio Carlo Argan – in occasione della mostra dedicata all’artista, realizzata a Roma, al Complesso Monumentale di San Michele a Ripa nel 1989 – scrisse “…La Regina non nega l’emozione, né si nega all’emozione; anzi, considerandola come il momento più pieno e autentico dell’esistenza, ne vuole indagare e definire la struttura. Forse la sua pittura recente non è che un’analisi dell’emozione, delle condizioni in cui essa può conservare un valore o una forza di creazione, del significato che essa può avere (come momento attivo e creativo), in una condizione di coscienza e di cultura che, come l’attuale, tende a screditarla e distruggerla”. Confesso che io stesso me ne sono occupato più volte presentandolo in catalogo o recensendogli delle mostre.

In occasione della mostra, Liliana La Regina donerà al Museo Novecento a Napoli, di Castel Sant’Elmo, l’opera Astroni realizzata nel 1963.

Carlo Franza

 

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