img_archivio12292015101320“Riporto in questo incipit quanto descritto nella lettera di invito al Premio Salento Arte- Turris Magna. L’Associazione Vito Raeli di Tricase (Lecce) con il “Premio Turris Magna “ – Città di Tricase  che ne è propaggine  della stessa,  ha varato  per l’edizione 2018 anche il “Premio  Salento Arte” per l’Arte Contemporanea,  divenendone così naturale filiazione. La Giuria è presieduta dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte Moderna e  Contemporanea  e Critico d’Arte de “Il Giornale”.esterno-biblioteca-ap1 Per ogni edizione gli artisti  invitati al Premio saranno quindici, e le opere espresse nel tema indicato dalla Giuria – quest’anno 2018 il tema  è  “Cielo e terra. Omaggio al poeta Girolamo Comi nel cinquantesimo della morte (3 aprile 1968- 2018)”   – saranno prima in mostra  a Lucugnano- Palazzo Comi,  con relativo catalogo, poi entreranno a far parte di una istituenda Pinacoteca dell’Associazione. E’ così che prende avvio un ambizioso progetto capace negli anni di divenire motore di un flusso innovativo per la cultura tricasina e salentina. L’esposizione dal titolo “Cielo e terra. Omaggio a Girolamo Comi nel Cinquantesimo della morte”, ideata e curata dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, è una sorta di termometro  della spettacolarità e della storicità dell’arte nuova, di un’arte che si fa veicolo di novelle  idee scolpite nella cultura occidentale, di un’arte capace di rigenerare mondi e uomini, e si fa anche  bussola  in un mare di proposizioni della cultura e delle arti internazionali”.  33778972_1244093909027370_3281911495876673536_o

 

Ho conosciuto Comi nel 1964 a  Roma (abitava in Via di Villa Emiliani), da studente romano, lo incontravo poi nei pomeriggi in uscita dal liceo nella Libreria Tombolini a Roma dalle parti di Piazza Venezia; e insieme a lui tanti altri illustri intellettuali e scrittori italiani  da Marcello Camillucci ad Adriano Grande che dirigevano la rivista “Persona” sulla quale scrissi i miei primi testi, e tutto il gruppo degli scrittori della “Fiera Letteraria”.  Marisa Settembrini-Vittoriosa luce-dedicato a Comi-tecnica mista su tela-cm.80x173-2018L’ho poi spesso rincontrato nella sua casa estiva palazzo baronale  a Lucugnano tra il 1964 e il 1968, e ancora ricordo  le lunghe serate e dissertazioni con Vincenzo Ciardo, Donato Valli, Carlo Cassola, Maria Corti, ecc. Chiara Silva-Oltre la terra e il cielo-tecnica mista su tela-cm.50x70-2018Un sodalizio di stima, amicizia e affetto. Fu così che  nel 1973 a cinque anni dalla morte lo volli ricordare con  tre relazioni sulla vita e l’opera del poeta in un convegno  tenuto ad Alessano-Lecce nell’Auditorium parrocchiale insieme all’amico Prof. Donato Valli e al Prof. Mario Monaco, tra l’altro mio parente.  IMG-20180602-WA0028Più volte negli anni ne ho scritto, dal saggio “Comi” nel mio testo “Considerazioni sulla poesia” (1995) al saggio “Girolamo Comi. L’ansia  di cielo e la terrestre nostalgia” nel mensile Luoghi dell’Infinito del quotidiano Avvenire ( N. 13 – novembre), e ancora “I Rosai di Comi” in Grafie N. 5 dicembre 1999;  e per finire “I Rosai di Girolamo Comi. Antonio Rizzello-2°canto di Eva-olio su tela-cm.50x70-2018Nel cinquantesimo della morte del poeta italiano. Lettura  di un testo fondamentale della Poesia Italiana del Primo Novecento” in Il Giornale, 18 gennaio 2018.

Siamo grati a Natalino Sapegno ed Emilio Cecchi che nella loro “Storia delle letteratura italiana” hanno voluto riservare un posto anche a Comi. Carlo Bo, che ha curato il capitolo riservato alla nuova poesia, con poche parole  ben delinea la figura, dicendo che: “ha vissuto con grande dignità la sua poesia; non si esagera  quando in tal modo si mette l’accento sull’esclusiva passione intellettuale dello scrittore  che non ha avuto nulla al di fuori del consenso e dell’ammirazione dei suoi pochissimi lettori”. STEFANO DONNO_SPIRITO D'ARMONIA TRIBUTO A COMIE dunque, guardando alle sue opere  il cielo e la terra vi hanno trovato sostanza e poetica, fin da “Smeraldi”(1925), e poi “Boschività sotterra” (1927). Per Comi  la natura è permeata  di spiritualità in tutti i suoi aspetti, ricavandone una concezione vitalistica  e organica della stessa: “Io Albero tutto midollo/incluso nei corporei calici di climi/lievitati di fibre di mattini/riorganizzo in squilli di rigoglio/la deserta unità dei mondi primi”. Già lo scorso anno 2017 per l’edizione del premio  e conseguente  rassegna sul tema dell’albero, citavo, e non a caso,  la rivista “L’Albero” dell’amico poeta Girolamo Comi (1890-1968) di Lucugnano che nel colophon del primo numero (gennaio-marzo 1949, Tipografia Raeli-Tricase) scriveva: “E’ nelle nostre speranze e nei nostri desideri che ogni “Albero” sorga e cresca  come per generazione spontanea e che porti – possibilmente in tutti i rami – il segno e il respiro della necessità e della  ricchezza  della nostra ansia di operare e di sopravvivere” (pag. 79). Ora è la volta nel 2018 di altrettanti quindici artisti che  si sono misurati sul tema  “Cielo e terra. Omaggio a Girolamo Comi”, e ne sono uscite opere di significativo valore, da Salvatore Spedicato a Marisa Settembrini, da Antonio Rizzello a Bruno Fael, da Stefano Donno a Chiara Silva, a Paola Scialpi .   D’altronde un  omaggio così vitale e così significativo, così attuale e così simbolico per il presente, chiarisce ancor più  come le arti tutte, poesia, pittura, musica segnano e insegnano il senso del vivere. Il Comi dell’ultimo periodo  rivela in realtà doti, sensibilità ed ispirazione che solo figure come il Bo hanno saputo svelare: “un fortissimo accento spirituale che per Comi ha significato addirittura mutamento di vita”. Lo incontrai amico in quest’ultimo periodo, quando scriveva: “dentro il fuoco della mia catarsi/ intravedo col corpo che si sfalda/ l’anima rinnovarsi/ assunta nelle sfere di un’altra alba”.

Carlo Franza

 

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