Il fior fiore dell’arte nelle opere di eccelsi maestri che hanno dipinto e celebrato il Natale,  la festa più significativa della storia della chiesa per la nascita di Cristo Salvatore del mondo.  Giotto, Beato Angelico, Giorgione, Tiziano, Pieter Paul Rubens,  Caravaggio, Botticelli, Piero della Francesca, Gaetano Previati, Lorenzo Lotto  sono alcune figure eccellenti di artisti  che hanno  raccontato il Natale attraverso l’arte. 

La storia dell’umanità è segnata dalla nascita di Cristo. Il Natale per i cristiani di tutto il mondo ricorda quel giorno di oltre duemila anni fa che ha cambiato per sempre la storia dell’umanità.L’immagine di Gesù bambino, accudito da Maria e San Giuseppe nel corso dei secoli ha messo alla prova gli artisti, spinti da sacrale devozione e dal desiderio di misurarsi su  un tema che da sempre ha costituito un punto di partenza  tra gli artisti di ogni epoca.  

       10 OPERE D’ARTE ITALIANE SULLA NATIVITÀ

  1. GIOTTO, NATIVITÀ DI GESÙ (1303 – 1305 circa)The Nativity, Arena Chapel, Giotto

Giotto da Bondone, Natività di Gesù, 1304-1306, intonaco, 2,00 m x 1,85 m, Cappella degli Scrovegni a Padova

E’ stato merito di Giotto in primis nell’aver  rivoluzionato  il modo di concepire l’arte in Occidente, segnando un solco tra chi lo ha preceduto e chi lo ha seguito: per questo, se parliamo di arte italiana non possiamo che cominciare Ecco  uno dei suoi capolavori.

La Natività di Gesù fa parte del ciclo di affreschi “Storie di Gesù”, conservati nella meravigliosa Cappella degli Scrovegni a Padova. In questo affresco si noterà come  San Giuseppe è rappresentato un po’ in  disparte, quasi in dormiveglia, a cogliere il suo ruolo secondario nell’evento della nascita di Cristo per mezzo di Maria concepita per volere dello Spirito santo.

  1. BEATO ANGELICO, ADORAZIONE DEL BAMBINO (1440 – 1441 circa)

nativityBeato Angelico, Adorazione del Bambino, 1440-1441 circa, affresco, 193×164,5 cm, convento di San Marco, Firenze

L’opera è stata realizzata per decorare le stanze del convento di San Marco a Firenze. E se l’affresco è stato attribuito al Beato Angelico è verosimile  che l’artista si fece aiutare da altri nel completare il ciclo di affreschi, vista la mole di lavoro che da solo, ragionevolmente non avrebbe potuto sostenere.

 

3. PIERO DELLA FRANCESCA, NATIVITÀ (1470-1475)

Piero_della_Francesca_041Piero della Francesca, Natività, 1470-1475, olio su tavola, 124,4×122,6 cm, National Gallery, Londra

Piero della Francesca è  uno degli artisti più interessanti dell’arte italiana, per via  dei suoi dipinti che sono famosi per i rigidi calcoli matematici che ordinano gli elementi nell’opera e per le figure simboliche dipinte nei suoi quadri. In questa natività si possono notare alcuni elementi simbolici come l’asino che raglia, affiancato al coro degli angeli che inneggiano suonando e cantando al Gesù bambino appena nato.  In ciò si coglie il divario tra quanto c’è di terreno e quanto di celestiale poesia. Perfino quella gazza appollaiata sulla tettoia della nascita  si lascia leggere come simbolo premonitore della tragedia umana e della  futura crocifissione di Cristo.

  1. BOTTICELLI, NATIVITÀ MISTICA (1501)

Botticelli,%20Mystical%20Nativity,%201500_previewSandro Botticelli, Natività Mistica, 1501, pittura a olio su tela, 108,5×75 cm, National Gallery, Londra

Il percorso artistico di Sandro Botticelli  si pone  tra quando a Firenze governavano i Medici e successivamente dall’avvento di Savonarola (1494). Nella prima fase Botticelli è stato grande promotore degli ideali rinascimentali e dei suoi richiami al mondo classico, nella seconda fase il pittore fiorentino diventa mistico, quasi fanatico, completamente assuefatto alle tematiche sacre per via delle prediche  e del richiamo alla  penitenza del Savonarola.  La Natività mistica è l’ultima opera realizzata dall’artista prima di abbandonare l’arte per sempre e vivere in povertà.

L’opera è considerata “mistica” per i numerosi significati simbolici in essa contenuti, che paiono collegare la nascita di Cristo al Giudizio Universale che,  stando alle Sacre Scritture, porterà alla riconciliazione degli uomini con Dio.

  1. GIORGIONE. NATIVITÀ ALLENDALE (1500 – 1505 circa)

giorgione-adorazione-dei-pastoriGiorgione, Adorazione dei pastori o Natività Allendale, 1500-1505 circa, olio su tavola, 90,8×110,5 cm; National Gallery, Washington

Nelle opere di Giorgione si leggono  due elementi significativo, l’occhio ai paesaggi e la resa dei colori. L’artista veneto infatti ha sempre curato con molta attenzione gli ambienti nei quali colloca le sue opere, spesso colmi di significati simbolici. In questo dipinto lo sfondo tranquillo e  sereno fa da contorno ad una scena-evento  in cui prevalgono la dolcezza e il silenzio. Primarietà  ai colori, che spezzano la continuità del paesaggio, mettendo in risalto  i protagonisti dell’opera, San Giuseppe, Maria e il piccolo Gesù nato.

  1. TIZIANO. SACRA FAMIGLIA CON PASTORE (1510)

tizianoTiziano, Sacra Famiglia con pastore, 1510 circa, olio su tela, 99×137 cm, National Gallery, Londra

Dopo Giorgione ecco  un’opera di Tiziano, il più famoso allievo del maestro di Castelfranco Veneto. Con i suoi colori radiosi e le composizioni armoniose, Tiziano ha affrontato ogni tipo di genere pittorico, dall’arte sacra al nudo, dai quadri a soggetto mitologico ai ritratti reali.

In questo dipinto l’artista veneto racconta la natalità ponendo  in risalto la visita dei pastori, tra i primi ad omaggiare il nascituro. Tele scelta è evidenziata anche da un dettaglio a destra sullo sfondo, infatti un angelo dà l’annuncio della nascita ad altri pastori con il loro gregge.

  1. CARAVAGGIO, NATIVITÀ CON I SANTI LORENZO E FRANCESCO D’ASSISI (1600 O 1609)

800px-Michelangelo_Merisi_da_Caravaggio_-_Nativity_with_St_Francis_and_St_Lawrence_-_WGA04193Caravaggio, Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi, 1600 o 1609, olio su tela, 298×197 cm

Questo dipinto è una umanissima  rappresentazione della natività realizzata da uno dei più grandi pittori italiani, capace di ritrarre il tutto con un realismo impareggiabile, grazie ad un portentoso  gioco di luci e di ombre. Colpisce nel dipinto la resa realistica dei personaggi, rappresentati come individui poveri e umili, come in realtà  apparivano  la notte di Natale san Giuseppe e Maria, in cerca di un posto dove dormire. La Madonna, è rappresentata nella sua verità terrena, come una madre stanca dopo il parto che ammira Gesù bambino, frutto del suo grembo. Purtroppo non è più possibile ammirare l’opera perché fu rubata nel 1969 dall’Oratorio di San Lorenzo, dove era custodita. Gli inquirenti sono convinti che sia opera della mafia e si teme che il dipinto sia stato irrimediabilmente rovinato o addirittura bruciato.

  1. PIETER PAUL RUBENS, ADORAZIONE DEI PASTORI (1608)

rubensPieter Paul Rubens, Adorazione dei pastori, 1608, colori a olio, 300 cm×192 cm cm, pinacoteca civica, Fermo

È vero, Rubens non è italiano ma possiamo inserirlo in questa selezione di opere, prima di tutto perché la formazione artistica di Rubens avvenne durante il suo lungo soggiorno in Italia (dal 1600 al 1608) in cui rimase profondamente influenzato dall’arte di Michelangelo, Raffaello e Caravaggio. Inoltre, quest’opera fu realizzata in Italia, destinata alla chiesa san Filippo Neri di Fermo. Ma non dimentichiamo che si parla di arte e Natale  ed anche di  un pittore fiammingo.

  1. 9. GAETANO PREVIATI, ADORAZIONE DEI MAGI (1896)

31-PreviatiGaetano Previati, Adorazione dei Magi, 1890-1894 – Olio su tela – 58,8×131, Pinacoteca di Brera, Milano

Questo dipinto è più inerente al giorno dell’Epifania che a quello del Natale, ma l’Epifania con i Re Magi  è ancora un capitolo del Natale. L’opera del pittore ferrarese Gaetano Previati è un chiaro esempio di “arte divisionista”, che è consistita nel nel rappresentare l’immagine dividendo  il colore in singoli punti e linee che, interagendo tra loro, danno poi allo spettatore un senso di continuità visiva.

  1. LORENZO LOTTO – LA NATIVITA’

lorenzo%20lottoNel 1523 Lotto dipinge “La Natività”, una piccola tavola (cm 46 x 36) conservata alla National Gallery of Art di Washington. Lorenzo Lotto in questo periodo stava per finire il soggiorno bergamasco, un periodo che occupa l’arco di anni compresi tra il 1512 e il 1525, che è caratterizzato da un ‘misticismo affettivo’ e da un senso magico infuso nelle opere grazie all’utilizzo della luce. La Natività, destinata a un’abitazione privata, date le piccole dimensioni, è un quadro pensato per la devozione di una famiglia. Nel dipinto i santi personaggi sono collocati in primo piano, tanto da porre l’osservatore, in una posizione privilegiata. Non guardiamo dentro da fuori, la scena è vista dall’interno; si dà una condizione di intimità del fedele con il mistero che si rivela. Infine vorrei aggiungere che Lotto ebbe dimora anche a Loreto – Ancona,  all’ombra della Santa Casa dove Maria visse con Gesù fanciullo, e qui ha lasciato opere di indicibile e straordinaria bellezza.

E ancora tre poesie di illustri poeti italiani estrapolate dalla nostra letteratura.

 

I Magi di Gabriele D’Annunzio

Una luce vermiglia
risplende nella pia
notte e si spande via
per miglia e miglia e miglia.
O nova meraviglia!
O fiore di Maria!
Passa la melodia
e la terra s’ingiglia.
Cantano tra il fischiare
del vento per le forre,
i biondi angeli in coro;
ed ecco Baldassarre
Gaspare e Melchiorre,

con oro, incenso e mirra.

Natale – Quasimodo

Guardo il presepe scolpito,
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure di legno: ecco i vecchi
del villaggio e la stella che risplende,
e l’asinello di colore azzurro.
Pace nel cuore di Cristo in eterno;
ma non v’è pace nel cuore dell’uomo.
Anche con Cristo e sono venti secoli
il fratello si scaglia sul fratello.
Ma c’è chi ascolta il pianto del bambino
che morirà poi in croce fra due ladri?

 

Natale – Giuseppe Ungaretti

Non ho voglia di tuffarmi
in un gomitolo di strade
Ho tanta stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi cosi
come una cosa posata
in un angolo
e dimenticata
Qui non si sente altro
che il caldo buono
Sto con le quattro
capriole di fumo
del focolare

Sono la nostra cultura, le nostre radici, le nostre tradizioni a   farci rivivere ogni anno il Natale. Buon Natale a tutti.

Carlo Franza

 

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