DSC00605DSC00619I disegni per soffitti di Michelangelo, i Sangallo e Vasari raccontano la genesi e l’ornamento di importanti edifici e chiese. Esposto, per la prima volta al pubblico, un rarissimo lacunare ligneo di età romana scoperto di recente ad Ercolano. Dice Schmidt: “Promuovere conoscenza e sensibilità per la tutela, per evitare altri crolli come quello di San Giuseppe dei Falegnami”. Il soffitto come metafora del cielo. Non si poteva pensare a mostra migliore di questa per Natale. Forme quadrate, rettangolari o ottagonali tutte riccaFig. 11mente decorate invitano i visitatori delle chiese e dei palazzi rinascimentali a sollevare gli occhi al cielo. Da elemento costruttivoDSC00646 nato per proteggere gli ambienti a ornamento che fonde nel suo insieme tutte le arti. Per la prima volta il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi dedica una mostra ad un singolo elemento architettonico. Con questa mostra la Galleria degli Uffizi, che custodisce il maggior numero di disegni di soffitti rinascimentali, inizia a scriverne la storia. Del ricco patrimonio di disegni degli Uffizi è stata operata un’attenta selezione integrata da fogli dal Louvre, dal Museo Nazionale di Stoccolma, dalla Biblioteca di Storia dell’Arte e di ArcheologiaFig. 8, dal Museo di Roma, dagli Archivi di Stato di Roma e di Firenze.1617 Esposto

Oltre trenta opere esposte tra disegni tecnici, di ornato e di figura, dipinti e altri manufatti preziosi e poco conosciuti che raccontano lo splendore dei soffitti lignei nel Rinascimento e come, per la loro realizzazione, pittura e scultura fossero strettamente connesse all’architettura.

La versatilità decorativa dei lacunari fu sfruttata fin dai tempi remoti, come testimoniano i monumenti classici, dal Partenone al Pantheon.   Ad aprire la mostra, infatti, un rarissimo lacunare ligneo di età romana, per la prima volta esposto al pubblico, che conserva ancora tracce di colore, scoperto recentemente a Ercolano. Il mondo antico modello delle arti nel Rinascimento è rappresentato anche dai magistrali disegni, mai esposti tutti insieme, di artisti, prevalentemente toscani (Giovanni da Udine e Zuccari, e degli architetti Sangallo e Dosio),Fig. 4 che ritraggono gli spartimenti a stucco e pittura degli ambienti della Domus Aurea e di altri monumenti classici a Roma, a Tivoli e a Baia. Il Rinascimento nei soffitti si annuncia in mostra con i colori e gli ornati classici di un maestoso lacunare quattrocentesco in castagno (2 mt per 2), appositamente restaurato per l’esposizione, intagliato dal fiorentino Giovannino de’ Dolci per il Salone del mappamondo di palazzo Venezia, su incarico del papa veneziano Paolo II Barbo le cui insegne sono scolFig. 7pite al centro del lacunare. Magnifico il progetto di Michelangelo per la Biblioteca Laurenziana, che evidenzia come la struttura geometrica dei soffitti a lacunari chiuda e completi la scatola prospettica dello spazio, gusto rinascimentale che ribadiscono Baldassarre Peruzzi nel modello cartaceo per il rinnovamento di San Domenico a Siena e Vasari nel progetto per il Salone dei Cinquecento.Fig. 12 Fig. 2Raffinati accordi geometrici trionfano anche nella stupefacente volta della Sala Regia in Vaticano dGDAR 1322 ; GDAR 714i Antonio da Sangallo il Giovane. Questo magistrale disegno custodito agli Uffizi, raramente esposto (formato da due fogli congiunti che compongono la proiezione ortogonale della maestosa volta) forniva agli artigiani le modalità costruttive per la combinazione di astroidi, ovati e ottagoni.  I soffitti a lacunari si diffusero in Europa nel XVI secolo attraverso disegni e incisioni. Un ruolo chiave in tal senso lo svolsero le tavole incise su legno del Quarto Libro d’architettura di Sebastiano Serlio (1537).  I “cieli” a lacunari decorati sono oggi in disuso, la loro estraneità alle volumetrie delle architetture conteFig. 6bmporanee li colloca in una dimensione storica superata, in un passato monumentale sontuoso quanto inattuale. In mostra due rari esemplari contemporanei: Wu Yuren con il lacunare “impossibile” The Truth is Concret (2015) e Claudio Parmiggiani Fig. 6acon l’evanescente impronta del volo di farfalle (2015) ideata per Villa Medici a Roma. i due artisti interpretano e trasfigurano nelle loro opere i soffitti a cassettoni in un modo che è al tempo stesso un tradimento e un omaggio alla tradizione nobile dei “cieli”.

 

L’idea di dedicare una mostra a questo tema inedito e sofisticato parte da un evento doloroso: il crollo del soffitto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami a Roma, avvenuto il 30 agosto 2018 – spiega il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt. Quel giorno è andato in rovina un pezzo del nostro patrimonio artistico, che possiamo proteggere solo attraverso la conoscenza e l’attenzione costante. In questo modo si sviluppa una sensibilità per la tutela, e la mostra degli Uffizi vuole essere un tassello in questa distribuzione del sapere che diventa, alla fine, uno strumento potente nella difesa dei nostri tesori d’arte”.

Carlo Franza

 

 

 

 

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