La Rizzuto Gallery di Palermo presenta  “SEXOPHILIA, ottanta disegni e una canzone”, bi-personale di Francesco De Grandi e Daniele Franzella, con la partecipazione di Serena Ganci e Simona Norato,  visitabile fino al 3 aprile 2021, dal martedì al sabato, dalle 16 alle 20. La galleria consiglia che dato il contenuto esplicito delle opere la mostra è riservata ad un pubblico adulto.

Nell’estate 2019 Francesco De Grandi durante il simposio di pittura alla fondazione Lac o Le Mon di San Cesario di Lecce, inizia un ciclo di acquerelli erotici che nel tempo ha continuato a produrre con spirito ludico e intimista. Sono immagini di donne, uomini, animali mostruosi nell’atto sessuale, in pose provocanti o in atti onanistici. Il lavoro di De Grandi è l’equivalente in pittura delle ossessioni terminali dei linguaggi più estremi tra cinema, letteratura e arti visive. Ricordo del 2000  l’opera “Piscione” dove si nota un maschio che in un orinatoio pubblico svuota la sua vescica e un “voyeur” al femminile che sa proprio di un  guardone; quell’opera di De Grandi  presentava  l’evoluzione del suo lavoro pittorico, sempre  più libero ed intenso con scorci metropolitani in un tempo sospeso tra passato e futuro, e  oscure presenze umane e animali tra mostruosità medievali ed scelte di vita. Storie raccontate con la consueta felicità artistica ove si mescolano le fonti più interessanti della cultura contemporanea. Il sesso è esplorato trasversalmente con direttrici che vanno dal mero porno hard-core fino alla mitologia classica. La tecnica dell’acquerello restituisce una fluidità di tocco e di pensiero, come se potessimo scrutare nella mente dell’artista e vedere il flusso del suo piacere. Contestualmente Daniele Franzella si ritrova anche lui a lavorare sul “tema” producendo una serie di cianotipie di analoga ispirazione. A partire dagli effetti letterari dell’amore romantico dei troubadours, che in tutti i modi prova a non invilirsi con l’amore carnale, le cianotipie di Franzella sembrano immagini rubate alla pudicizia di un talamo nuziale. Una fuoriuscita dalle insuperabili barriere della moralità e della convenzione, dove nella monocromia dei blu annegano piccoli racconti voyeuristici; racconti a bassa voce di desiderio e corruzione. A suggellare la mostra la partecipazione di Serena Ganci e Simona Norato, che per questa occasione si riuniscono in iotatola, creando un brano ad hoc intitolato appunto Sexophilia, in cui le due musiciste riportano l’erotismo dell’autore americano Henry Miller rielaborando il testo di Opus Pistorum, narrazione che racconta le gesta sessuali di Alf. Il brano, scritto da Simona Norato, è stato arrangiato in pieno stile iotatola, con la collaborazione di Roberto Cammarata, Angelo Sicurella, Marta Cannuscio, Carmelo Drago e Giuseppe Rizzo.
Il brano inoltre sarà accompagnato da un video, realizzato da Azzurra Messina con la vena ironica che contraddistingue la sua produzione artistica, giocato sulle ambiguità visive. Partendo dal gioco – sia come elemento fondamentale non solo per il creato artistico, ma anche nell’ambito sessuale – il video presenta immagini dal sapore vintage, quasi “innocenti”, ma che svelano la carica erotica del brano.

Carlo Franza

 

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