Il Natale nell’arte con tre Capolavori. Natale 2024.
Lorenzo Lotto. L’Adorazione del Bambino”.
Il momento fulgido per l’iconografia della Natività è rappresentato dal periodo Rinascimentale, il soggetto della Natività diventa il momento successivo alla nascita, cioè il gesto dell’Adorazione. Nell’”Adorazione del Bambino” di Lorenzo Lotto, realizzata nel 1523 (è la copia del Louvre), in un giaciglio di fieno, il Bambino agita le gambe e, indifeso, apre le braccia rivolto alla Madre cercando con lo sguardo protezione mentre, con le sue dita, articola uno slancio d’affetto. Maria contempla il figlio a braccia incrociate sul petto e Giuseppe, non più in disparte come nella consolidata tradizione dei presepi, partecipa con gioia e commozione all’avvenimento. Questo silenzio, pieno di parole, di Maria e Giuseppe è rotto solo dalla gioiosa vitalità di Gesù che, con le braccia, si protende verso la madre. Di nuovo viene ripreso il dualismo nascita-morte con il crocifisso appeso sulla parete e avvolto nell’oscurità che si oppone all’energia raggiante del Bambino. In questo gioco di luci contrastanti, Lotto racchiude i due momenti principali della redenzione cristiana.
Lotto. Adorazione del bambino, 1546/’49 Museo Pontificio Santa Casa, Loreto
Il quadro ricalca una composizione di analogo soggetto, anche se di minor formato, oggi conservata al Museo del Louvre. Una tenda disposta alle spalle dei personaggi ne isola i gesti e dà risalto alle espressioni, tutte di risposta all’unico gesto del Bambino che, disteso su un giaciglio, sgambetta nel tentativo di raggiungere una piccola croce che gli viene agitata davanti come un sonaglino. Quel gesto che dà corpo alle inquietudini degli adulti, provoca invece la sorridente complicità del San Giovannino che lo segnala a Maria, ricevendone in cambio un moto di autentico sgomento. Con l’intervento di pulitura subito negli anni 1980-1987, il dipinto è stato privato dell’iniziale tenda distesa tra due alberi, che faceva da sfondo alla scena dell’Adorazione, sino a rendere visibili i vari ripensamenti del pittore prima della sua versione finale.
“L’adorazione dei pastori” di Rubens
L’arte del Seicento mette in secondo piano la descrizione dell’evento per elevare la figura di Gesù, attraverso la brillantezza della luce che dona al Bambino uno splendore soprannaturale. È il caso di Pieter Paul Rubens che sicuramente aveva ammirato l’analogo dipinto del Caravaggio, e nel 1608 realizza “L’adorazione dei pastori”, oggi conservata alla Pinacoteca civica di Fermo. La scena si svolge nel cuore della notte con un gioco di luci che dà un tocco di misticità al momento. I pastori, svegliati dagli angeli che, in forte dinamismo, sovrastano il Bambino, giungono alla grotta dove possono contemplare la bellezza radiosa del piccolo Gesù, il re della luce, un sole appena nato che rischiara la notte ed illumina chi lo circonda. Alle spalle di Maria, una giovane fanciulla dal cui volto diafano traspare tutta la meraviglia per il prodigio appena avvenuto, c’è un anziano Giuseppe, dal volto serio ma partecipe, che osserva la scena nell’ombra. Dall’altro lato tre pastori e una donna rendono omaggio con un forte misticismo affettivo. Al centro del dipinto una donna non più giovane compie un gesto enigmatico: alza le mani verso il cielo. Chi è? Alcuni critici la identificano con la figura della levatrice presente nei vangeli apocrifi nell’atto di alzare le mani al cielo perché partecipe al miracolo della nascita di Gesù.
Il Novecento, un secolo in crisi. Banksy “Scar of Bethlehem”
Il Novecento è il secolo in cui si mettono in crisi molti valori e certezze su cui la società si era fondata fino ad allora. E gli influssi di questa crisi si sentono anche sulle rappresentazioni di tematiche classiche come la Natività. Un chiaro riferimento al quel mondo arcaico della sua infanzia. Qui tutto è sospeso: Maria con il Bambino, il bue, il crocifisso e così tutta la natività assume un carattere quasi magico. E sulla tematica della Natività, non si può dimenticare il grande e misterioso Banksy con la sua opera del 2019 “Scar of Bethlehem”, “Cicatrice di Betlemme”, esposta al Walled Off Hotel in Palestina. L’opera ci dà un’immagine tipicamente festosa di Gesù bambino nella sua culla improvvisata con Maria e Giuseppe che guardano. Ma tuttavia, dietro di loro, si erge il muro di cemento armato della barriera di separazione israeliana costruita in Cisgiordania. Nella barriera un enorme foro di proiettile assume la forma di una stella. Un’opera ad alta valenza politica e sociale che ci fa pensare profondamente e che qui, in modo esplicito, ci fa vedere come da sempre l’arte ha veicolato i messaggi del proprio tempo.
24 December 2024
BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO
MERRY CHRISTMAS AND A HAPPY NEW YEAR
JOYEUX NOEL ET BONNE ANNEE
FROHE WEIHNACHTEN UND EIN GUTES NEUES JAHR
FELIZ NAVIDAD Y FELIZ AÑO NUEVO
FERICIT SI UN AN NOU FERICIT
ČESTİT BOŽ İĆ İ SRETNA NOVA GODINA
MERRY CHRISTMAS VE MUTLU YILLAR
عيد ميلاد مجيد وسنة جديدة سعيدة
РОЖДЕСТВОМ И С НОВЫМ ГОДОМ
聖誕快樂,新年快樂
クリスマスと新年あけましておめでとうございます
FELICAN KRISTNASKON BONAN NOVJARON
L’augurio a tutti i miei lettori, vicini e lontani, de IL GIORNALE
Carlo Franza