L’artista Yu Hong e la condizione umana alla Chiesetta della Misericordia a Venezia per la 60ma Esposizione Internazionale d’Arte- La Biennale di Venezia
Asian Art Initiative del Guggenheim Museum di New York presenta la prima grande mostra in Europa dell’artista Yu Hong. ‘Yu Hong: Another One Bites the Dust‘ si tiene contemporaneamente alla 60ma Esposizione Internazionale d’Arte-
La Biennale di Venezia fino al 24 novembre 2024. La mostra è curata dalla dott.ssa Alexandra Munroe, Senior Curator at Large, Global Arts, Solomon R. Guggenheim Museum and Foundation.
‘Yu Hong: Another One Bites the Dust‘ presenta nuove opere figurative e narrative che rispondono al contesto architettonico e culturale della Chiesetta della Misericordia, una chiesa romanico-bizantina sconsacrata fondata dai frati agostiniani nel decimo secolo. Condizionata da questo sito architettonico, la mostra presenterà il lavoro di Yu Hong al di fuori dei confini delle convenzioni storico-artistiche, esaminando il suo approccio al realismo soprannaturale come una posizione radicalmente anacronistica che destabilizza ulteriormente le nostre nozioni di vita contemporanea.
In ‘Another One Bites the Dust‘, Yu Hong prende in prestito immagini di persone, per lo più donne e bambini, in pose contorte che esprimono angoscia mentale o imminente pericolo fisico, sia reale che fantastico, da internet e dai social media. Ambientate su uno sfondo dorato e modellate come grandi tondi o pannelli ad arco, le figure presentate confrontano e sovvertono i temi epici dell’arte sacra senza evitare il ruolo 
della pittura nel ritrarre i dolori della condizione umana.
La struggente indagine sulla condizione umana di Yu Hong è il risultato di una eredità complessa; si svela tra lo stile del realismo socialista con cui l’artista si è formata, per poi attingere a piene mani dalle storie della pittura mondiale e dagli esempi dell’arte antica, moderna e contemporanea: dai fondi oro bizantini e gotici, dalle prospettive e armonie degli affreschi rinascimentali, dall’esplosione delle forme dei corpi del manierismo fino citazioni più attuali, per presentare una descrizione visiva della vita contemporanea. Yu Hong (Xi’An, 1966) non dovrebbe avere bisogno di presentazioni, così come l’istituzione che supporta il progetto e la galleria che sostiene l’iniziativa.
Carlo Franza
