“ Parlo per ore con il soggetto prima di scattare una foto. Cerco di capire, ma senza empatia. Se c’è empatia si finisce col non dire la verità. Il giudizio dev’essere asettico. Non so se perché vengo dall’East End, certamente non sono uomo di compromessi. Ho sempre fotografato quello che volevo, se qualcosa non mi piace, non faccio niente, neanche se me lo chiede Anna Wintour”. Con oltre 300 scatti in mostra, dal titolo “Stardust” (ovvero Polvere di stelle) il Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano celebra David Bailey(Londra 1938), uno dei più grandi fotografi viventi e offre al pubblico uno […]