giorgio_caproni3Ho sentito il bisogno di rendere testimonianza a un amico che non c‘è più, il poeta Giorgio Caproni(Livorno 1912- Roma 1990), caproni7uno degli intellettuali più sinceri del Novecento Italiano  visto che proprio oggi alla Maturità 2017 è uscita una traccia–analisi di testo sulla sua poesia.  E mi sorprende maggiormente il clamore negativo sollevato, perché mi sento  coinvolto in prima persona, giacchè essendo in questi giorni Presidente della Commissione MIIT15004 in bencache-cache_194d8721736f745d388d69d112de08bc_c90452d76125fd8ac26a93a17bee7946 due Istituti Superiori di Milano  per la  Maturità 2017, e avendo saputo dai media nazionali che intervistati i maturandi,  pochi, quasi nessuno, conosceva il poeta Giorgio Caproni, uno dei massimi poeti insieme a Mario Luzi del Secondo Novecento, mi son detto che la scuola italiana statale deve proprio chiudere e rifondarsi. Tutto ciò grazie alla Riforma Renzi della Pessima Buona Scuola e alla Ministra Fedeli senza laurea da appendere al muro.giorgio-caproni-tutte-poesie-5a3310a7-e192-4e4d-b7ec-5d06a68f3fd5

Ma torniamo a Caproni che ho conosciuto e frequentato negli anni Sessanta – Settanta  e Ottanta a Roma, lui maestro elementare  alle scuole elementari Pascoli e poi alla  Crispi di Monteverde Vecchio a Roma,   io dopo la laurea assistente universitario all’università  La  Sapienza di Roma. Ricordo i fine settimana trascorsi  insieme per le vie e le trattorie di Frascati con altri poeti e intellettuali  a bere del buon frascati  fresco, e a raccontarci le ultime uscite librarie. Fu Giorgio Caproni felicissimo quando nell’aprile del 1977 pubblicai sulla rivista “Fermenti” di Roma il saggio dedicato alla sua poesia dal t$(KGrHqV,!oUFDCYT-WkyBQ6CTLmvyg~~60_35itolo “ Caproni: nozione metronimica ed epicizzazione della forma drammatica”; saggio poi inserito nel mio libro “Considerazioni sulla poesia” con altri saggi per dodici amici poeti  tra i quali Bacchelli, Comi, Rebora, Penna, Pasolini, Bertolucci, Caproni, Scotellaro, Volponi, Bellezza, Balestrini e Piazzolla.

Gli studenti e i docenti delle scuole  superiori italiane non conoscono Giorgio Caproni, figurarsi questi altri che ho appena citato.

Già ebbi modo di scrivere che “i testi poetici di Caproni   segnano il progressivo passaggio  da un realismo autobiografico, caro ai poeti intimisti  della linea sabiana, e meglio visto come dato psicologico verosimile, ad un equivalente simbolico, fino alla riduzione del mito da un ambito astorico e sacrale ad un contesto  storicamente determinato… qui sta tutta la forza esemplare del Caproni  poeta in questa  scelta significativa  di un materiale  rimasto fedele  nel tempo alla storia minima,popolare e disadorna    : ancora tutt’oggi cronistoria, fondata sulla persona,  e non nella massa oggettivizzante del Montale e di conseguenza la nutre di una dimensione tragica che lo avvicina di più alla reale esperienza che l’uomo ha di sé e della propria esistenza.” Ora, Caproni, sentirlo sconosciuto nelle scuole superiori italiane non solo mortifica la cultura e l’insegnamento dei nostri giorni, ma deve far riflettere affinchè il Ministero della Pubblica Istruzione e Università Italiana aggiorni i programmi,  e non vengano  così trascurati oltre sessant’anni  di storia e di letteratura italiana.

 Carlo Franza

Tag: , , , , , , , ,