RV22129_ArticoloFin da bambini siamo cresciuti con la visione del presepe che, voluto per la prima volta da San Francesco a Greccio, ha ricordato e ricorda ogni anno la nascita di Cristo. E’ con Cristo che è cambiata la storia dell’umanità, lo si voglia o no. Il Presepe fa parte della cultura dell’Occidente e segna in pieno l’inizio della Cristianità. E’ tradizione che verso la fine di novembre si incominci a pensare a questa nobile radicata tradizione. E come ogni anno anche in Piazza  San Pietro, in Vaticano, ritroveremo il Presepe 2017.   L’inaugurazione del Presepe e dell’illuminazione dell’albero di Natale in Piazza San Pietro avverrà il prossimo 7 dicembre, con una breve cerimonia alle ore 16,30. I tradizionali allestimenti rimarranno poi accesi fino alla notte di domenica 7 gennaio 2018, quando si commemora il Battesimo del Signore e si conclude, nella liturgia, il Tempo di Natale. Ne dà notizia un comunicato del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

xnatalePresepeAlberoPiazzaSanPietro9dic2016_0632_resize-755x491.jpg.pagespeed.ic.L_qD3acnMFSarà l’Abbazia territoriale di Montevergine ad offrire il Presepe per il Natale di quest’anno. L’opera d’arte, realizzata in stile settecentesco secondo la più antica tradizione napoletana, “vedrà impegnato un laboratorio artigianale partenopeo e sarà costruita su un’ampia superficie di circa 80 metri quadri, con un’altezza massima di circa sette metri”, informa la nota. Sarà ispirata alle opere della misericordia e rappresentata da 20 figure, con un’altezza variabile intorno ai due metri e composte in terracotta policroma, occhi in cristallo ed abiti in tessuto.

vaticano-natale-presepe-20171025121408Ad accompagnare il Presepe ci sarà l’ormai tradizionale e maestoso albero di Natale. Quest’anno è donato dall’arcidiocesi di Elk, in Polonia. Sarà un imponente abete rosso alto 28 metri, con una circonferenza massima di circa 10 metri alla base. Il taglio verrà effettuato dal Corpo Forestale locale e il trasporto coprirà un percorso di oltre 2 mila Km, attraverso il centro Europa.

L’addobbo sarà affidato ad artisti particolari, “i bambini in cura presso i reparti oncologici di alcuni ospedali italiani”. Si tratta di piccoli che, assieme ai loro genitori, hanno partecipato ad un programma di ceramico-terapia ricreativa presso i laboratori ospedalieri permanenti, ideati, coordinati e gestiti dalla Fondazione Contessa Lene Thun Onlus, realizzando delle sfere e stelle di argilla, successivamente riprodotte in materiale sintetico per l’allestimento. Quest’anno, i piccoli artisti saranno affiancati dai loro coetanei delle zone terremotate del centro Italia, appartenenti all’arcidiocesi di Spoleto-Norcia.

E infine, un invito a tutti i lettori, italiani e non, quest’anno diamo spazio in ogni casa e ambiente di lavoro a un presepe. Sarà una forma per dire, questo è l’Occidente, questa è la nostra Cultura.

Carlo Franza

 

 

 

 

 

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