La peste del  Coronavirus si è infilata nei piani alti del Vaticano. E’ di queste ore la notizia che il capo della Sezione ItalianPapa_Francisco-Coronavirus-papa-francescoa della Segreteria di Stato, Monsignor Gianluca Pezzoli, è ricoverato in terapia intensiva a causa del Covid 19. Gianluca Pezzoli è  relativamente giovane, ha cinquantotto anni, ed è nato a Mantova nel 1962. Figura di peso della Segreteria di Stato Vaticana, uomo della burocrazia  ecclesiastica, un gran lavoratore, è persona riservata e semplice, non un monsignore mondano e dell’appaindexrenza, ma quel che preme significare e fa stare in ansia tutti, è che vive a Santa Marta, proprio nella casa di Papa Bergoglio. Si osserva che  molto probabilmente  sia stato contagiato all’interno delle Mura Vaticane, in quelle stanze che governano il mondo della Chiesa Cattolica.

Il suo ruolo – essendo capo della Sezione Italiana, e lo sottolineo, la più numerosa della Segreteria di Stato – rende probabile che fino a quando  Monsignor Gianluca Pezzoli non ha  manifestato la malattia, abbia avuto contatti con molte, molte  persone, e di conseguenza possa essere stato  anch’egli mezzo  di contagio.Porta_del_Perugino_20141004_131702

Impressiona il fatto che mons. Pezzoli risiedeva  in maniera permanente a Santa Marta, il che  aumenta in tutti, prelati, vescovi e cardinali,   com’ è naturale,  la preoccupazione; anche perché Papa Bergoglio aveva Papa_Francesco_entra_nella_Domus_Sanctae_Marthaeordinato di tenere aperti tutti gli Uffici della Segreteria di Stato e delle Congregazioni.  A Santa Marta risiedono oltre al Pontefice decine di prelati, residenti o di passaggio.  C’è di più. Attualmente in Vaticano, dentro la palazzina  Santa Marta, ci sono cinque persone in isolamento, perché sospettate di aver contratto il coronavirus. Tanto che il  papa ha smesso di pranzare nella sala comune, e trascorre la maggior parte del tempo chiuso nel suo appartamento all’ultimo piano. Il suo segretario particolare gli porta pranzo e cena.

Non dimentichiamo  che Papa Bergoglio quando era giovane subì un’operazione chirurgica importante;  durante l’operazione i medici gli asportarono una larga parte di un polmone. Questo spiega le sue difficoltà respiratorie, e l’affanno che talvolta lo coglie. E’ chiaro che  una persona come Papa Bergoglio che ha questo tipo di handicap può temere in maniera particolare un virus polmonare come il Covid 19.Domus_Sanctae_Marthae_from_the_Dome_of_St._Peter's

Ed è proprio tutto ciò  e lo stesso fatto che il Pontefice abbia deciso di mangiare da solo, in camera sua,  sta a indicare come sia  forte la paura e la preoccupazione. Va detto  che  papa Bergoglio  decise, quando fu eletto, di non occupare l’appartamento papale nel Palazzo pontificio, come i suoi predecessori, ma di vivere nella Palazzina  Santa Marta.  E  per chi non lo sapesse, fino a qualche giorno fa Papa Bergoglio prendeva i suoi pasti nella sala comune, anche se una fila di alberelli in vaso da qualche anno gli garantiva un minimo di discrezione, una sorta di barriera. Ora con la rinuncia a una vita comunitaria,  come fatta fino ad oggi, è segnale forte di  ansia e paura, preoccupazione e prudenza.

Non sono molte le notizie  fuoriuscite della Sala Stampa Vaticana, anzi devo dire che  l’ l’informazione ufficiale vaticana sul Covid 19 è carente. Ieri,  ad esempio, 24 marzo 2020, il direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni rispondendo alle domande dei giornalisti, ha detto: “Allo stato attuale sono quattro i casi di positività al coronavirus riscontrati: oltre al primo di cui si è data precedentemente notizia, si tratta di un dipendente dell’Ufficio Merci e di due dipendenti dei Musei Vaticani. Le quattro persone erano state poste in isolamento in via cautelativa prima che risultassero positive al test e il loro isolamento dura ormai da oltre 14 giorni; attualmente sono in cura in strutture ospedaliere italiane o presso la propria abitazione”.

Ora il primo caso positivo dello Stato della Città del Vaticano riguarda un Monsignore lombardo, Monsignor Gianluca Pezzoli  convocato dalla Direzione di Sanità ed Igiene. Il monsignore doveva prendere servizio in Vaticano venendo dalla sua città natale che è una delle più colpite in Italia, con centinaia di morti. Il monsignore è stato trovato positivo all’esame del Covid 19; ma come in altri casi, aveva avuto tempo di diffondere il contagio, sia in Vaticano che altrove.

Oggi in Vaticano sono  stati annullati tutti i  viaggi del Pontefice, perchè Papa Bergoglio avrebbe dovuto recarsi a Malta  già il 31 maggio  2020. Il Vaticano lascia leggere i segnali di emergenza, e i cattolici di tutto il mondo sono in apprensione.

Carlo Franza

 

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