STEFANIA GIANNINI. UNA MINISTRA DA RESETTARE PRIMA CHE DISTRUGGA L’ISTRUZIONE IN ITALIA. E SE RIFORMA CI DEVE ESSERE CHE SI RIPRISTINI LA RIFORMA GENTILE.
Questa Ministra vale zero. Perchè? Alle spalle ha il nulla, vale a dire “Scelta Civica” il partito montiano che non c’è più e che gli italiani hanno cancellato. E allora la Signora Giannini che non vuole essere la Ministra del sabato sera, o delle vacanze, ha pensato che per passare alla storia occorreva fare qualcosa e ha pensato alla riforma della scuola. E’ stata appena fatta una riforma, quella della Gelmini, una pessima riforma, e già si pensa di farne un’altra ancora peggiore. Ma per carità, tutti fermi! Signor Ministro lasci perdere, si va a impantanare in una riforma che quando ne ho letto le caratteristiche mi ha fatto letteralmente ridere. Il curriculum di questa ministra non è granchè, glottologa, ma non conosco sue grandi pubblicazioni, e faccio comparazioni con altri glottologi italiani, De Mauro, Sensini, ecc. brillanti nomi, ma la Giannini proprio nò. Quali meriti ha? La sua carriera accademica è iniziata proprio così: nel ‘91 è professore presso l’Università per Stranieri di Perugia, dal 1992 al 1994 conquista la cattedra di Fonetica e Fonologia e dal 1994 al 1998 quella di Sociolinguistica. Ripeto conquista ma senza eccelse e significative pubblicazioni! Nel 1999, il salto: diventa professore ordinario di Glottologia e Linguistica ed acquisisce nello stesso anno la titolarità della cattedra di Linguistica generale presso l’Università di Perugia. Dopo cinque anni, la vera svolta: il 1º ottobre 2004 diventa rettore dell’Università per stranieri di Perugia, carica ricoperta fino all’aprile del 2013. Squaderna nel suo curriculum lauree honoris causa non di Oxford o della Sorbona di Parigi ma quella rilasciata dall’Istituto Universitario Reges-Rede Gonzaga De Ensino Superior; Cesd-Centro de Ensino Superior de Dracena (Brasile). E dunque, zero, roba da Mato Grosso.
Torniamo alla Riforma che intende mettere in piedi questa Signora Giannini che ha un profilo piuttosto basso. Portare ore di insegnamento da 18 a 36, scuole aperte fino alle 22.00, abolire un anno di scuola superiore e quindi passare da cinque a quattro anni. Mi fermo qui, tralascio altro. Ma la Signora Giannini pensa di avere a che fare con docenti e intellettuali o con caporali e sergenti? Questi signori sanno cosa vuol dire fare 18 ore di lezione frontale nei licei? Lezioni che vanno preparate, il docente deve aggiornarsi, deve correggere poi scritti, e via via… Alla Giannini regge la stampella il sottosegretario Roberto Reggi. Chi è Reggi? Un ingegnere che di scuola non capisce nulla perchè nel suo tempo libero pratica cicloturismo. Pensate, un ingegnere, anzi un ingegnere elettronico e neppure un ingegnere gestionale (non ho mai avuto grande stima per gli ingegneri…) che dice “ dieci giorni ancora e la nostra proposta diventerà legge delega” (State attenti questo Reggi è quello che ha curato la campagna elettorale per Renzi). Sicchè prima della pausa estiva il governo vorrebbe approvare il piano scuola in Consiglio dei Ministri. E perchè tutto ciò proprio in luglio quando le scuole e le università sono ormai in chiusura? Ve lo dico io perchè. Hanno timore che gli studenti scendano in piazza. Ma scenderanno a settembre, vedrete, perchè questo piano scuola Giannini-Reggi è di una tale vuotaggine, dabbenaggine, cretinaggine, che non può avere futuro. Anzi un futuro lo potrà avere, ed è quello di produrre ancor più asini, ancora più incompetenti. Ma ve le immaginate le scuole aperte fino alle 22 e per chi, non certo per gli studenti che sono a fare happy hour. Forse solo per qualche professoressa zitella che vorrà dire il rosario prima della fine della giornata. Ma per carità. Pensate, gli istituti aperti fino alle 22, quando già adesso le scuole sono senza fondi per carta, carta igienica, pulizie, rete, registri cartacei, registri elettronici, ecc. ecc. Eppoi i cinque anni di superiori che diventano quattro. Ma la Giannini ha mai fatto come docente universitaria e collega il Presidente agli esami di maturità per cogliere le corbellerie e le stupidate di tanti studenti che si acchiappano il 60/100 proprio perchè spesso i programmi non sono completati ? Al sottosegretario Roberto Reggi, il quale dice che la scuola italiana non sarà più un ammortizzatore sociale, Di Meglio coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti replica duramente: “colpa del governo, che ha ridotto in miseria i docenti e incancrenito il precariato. L’impiegatizzazione sempre più spinta degli insegnanti e l’aumento sconsiderato dei poteri affidati ai dirigenti scolastici, che in molti casi hanno rivelato numerose pecche, dimostrano che la scuola viene considerata dalla politica più come una caserma, e per certi versi anche come un’azienda, che come un’istituzione educativa”.
Mi si potrà dire e allora? Bene, già la Gelmini ha fatto sparire la storia dell’arte dalle nostre scuole, quando l’ Italia è un paese unico al mondo per capitali di storia dell’arte e beni culturali, per non parlare della geografia ridotta a lumicino e ancora di ore depauperate in insegnamenti basilari. E adesso vogliono tagliare un anno. Ma lo sa la Giannini che la scuola italiana nei suoi gradi era la migliore al mondo? Ma non quella di oggi con riforme e riformine, quella che era segnata dalla Riforma Gentile. E allora un consiglio, che ripristini la Riforma Gentile e l’Italia tornerà a crescere e a produrre. A produrre anche cultura.
Carlo Franza