Presso il Palazzo del Commissario nella Fortezza del Priamar di Savona, è in corso la mostra “Il Cenacolo degli Artisti. Albisola, la piccola Atene, da Fontana a Luzzati”, curata dall’Associazione Lino Berzoini con il contributo del Comune di Savona e dei Comuni di Albissola Marina e Albisola Superiore e della Fondazione “A. De Mari”, il patrocinio della Regione Liguria e del Circolo degli Inquieti di Savona, la collaborazione del Museo Luzzati di Genova.

L’esposizione è un vero documento di anni in cui la cittadina ligure è stata il centro artistico anche della cultura e dell’arte italiana, sicchè oggi si può affermare che quella in corso è una mostra storica e di eccezionale livello artistico per le opere di artisti di chiara fama ed anche un omaggio a Milena Milani (Savona 1917-2013), scrittrice, giornalista e artista italiana. Albisola, detta anche la piccola Atene, per invenzione letteraria di Milena Milani, riassume tutto il concetto di cosa è stata la piccola cittadina ligure tra la metà degli anni ‘40 fino agli anni ’80, quando i grandi artisti, pittori, scultori, ceramisti, critici, e letterati, si ritrovavano insieme accomunati dall’amicizia, dall’arte e dalla gioia di sperimentare e condividere. I luoghi di incontro erano la Trattoria Pescetto nel borgo di Capo e il Bar Testa e Pozzo Garitta a Marina. C’è un dipinto di Virio da Savona, quasi fosse una foto che ritrae tutti i personaggi dell’epoca, che vorrebbe far leggere e rappresentare un’epoca e un’atmosfera; peccato che il dipinto non spieghi un bel niente e sia oltremodo un po’ naif, e testimonianza pertanto poco incline a mettere in cornice uno spaccato della vita artistica italiana e albisolese. Animatrice della vita culturale della piccola Atene, come lei stessa la definì, fu la scrittrice e ceramista, Milena Milani personalità poliedrica, intelligentissima e intraprendente. Ottenne riconoscimenti letterari importanti. Compagna di Carlo Cardazzo, gallerista di livello internazionale conobbe i più importanti artisti mondiali da Picasso in poi, ma sostenne sempre quelli del movimento Albisolese. Collezionò col suo compagno una consistente serie di opere di primaria importanza, che ha poi donato alla Pinacoteca di Savona, rendendola un polo di attrazione internazionale.

Grandi artisti di fama internazionale hanno frequentato la piccola Albisola-Atene rendendola importante e conosciuta nel mondo. Le fornaci sparse tra il mare ed i caruggi hanno ospitato decine di pittori, scultori e ceramisti, che con la terracotta e gli smalti hanno dato spazio al proprio estro dando vita a opere di forte preziosità. Così ” Arbisoa tera de pignatte”divenne un polo artistico mondiale con i nuovi maestri delle fornaci. Sicchè in mostra troviamo opere di primaria importanza, gran parte provenienti dalla collezione di Renata Guga Zunino nipote di Milena Milani ed oggi unica erede testamentaria; e cioè opere di Lucio Fontana, Asger Jorn, Giuseppe Capogrossi, Emilio Scanavino, Wifredo Lam, Nino Strada, Tullio d’Albisola, Esa d’Albisola, Milena Milani, Eliseo Salino, Aligi Sassu, Roberto Crippa, Franco Assetto, Emanuele Luzzati, Mauro Reggiani, Carlo Cardazzo, Agenore Fabbri, Mario Rossello, e tanti altri artisti che hanno vissuto stagioni memorabili in compagnia anche di poeti, scrittori e critici d’arte come Salvatore Quasimodo, Camillo Sbarbaro, Angelo Barile, la stessa Milena Milani, grande in ogni genere di espressione artistica, ed il suo compagno Carlo Cardazzo celebre mercante d’arte del Novecento nel mondo. In mostra ognuno dei diciannove artisti è presentato attraverso una selezione di opere che ben documentano le diverse correnti del Novecento: dal Futurismo all’Astrattismo, dallo Spazialismo al Surrealismo, dal Simbolismo alla Pop Art. La mostra celebra così un luogo di paradiso ligure dove è transitata l’arte mondiale con i nomi che hanno reso famosa nel mondo questa cittadina, che è stata anche negli ultimi anni il punto di riferimento di Milena Milani, artista e intellettuale protettrice degli artisti, bellissima, unica, severa e affettuosa. La mostra bene vuole rievocare quel periodo preciso con il proposito di riaccendere oltre al ricordo anche la fiamma dell’arte nel futuro della “piccola Atene”, nelle fornaci oggi come allora sempre pronte ad accogliere i nuovi artisti all’insegna dell’ ospitalità e della gioia di fare ceramica. Di primaria importanza il catalogo della mostra che contiene oltre alle opere pubblicate anche testi di Lorenzo Zunino, Luciano Caprile e soprattutto due belle testimonianze di Renata Guga Zunino Milani Cattaneo, nipote di Milena; la prima dal titolo “ Milena Milani, mia zia”, rievoca in modo brillante la straordinaria storia di Milena Milani, e la seconda dal titolo “Carlo Cardazzo e dintorni” in cui si approfondisce oltre alla figura di questo mecenate dell’arte anche il bellissimo rapporto che ebbe con la Milani, e quel territorio che è stato il cenacolo degli artisti ad Albisola.

Carlo Franza

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