Il vetro finlandese esposto a Venezia. Celebri capolavori della Collezione Bischofberger.
Con il titolo “Il vetro finlandese” questa mostra che si tiene a “le Stanze del Vetro” sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia (Fondazione Giorgio Cini) rappresenta una vera e propria celebrazione del vetro finlandese, grazie al generoso prestito di 325 capolavori provenienti dalla Collezione privata di Bruno e Christina Bischofberger,in Svizzera. L’esposizione presenta produzioni firmate da Aino e Alvar Aalto, Aarttu Brummer, Kaj Franck, Goran Hongell, Gunnel Nyman, Timo Sarpaneva, Oiva Toikka e Tapio Wirkkala,tutte in esemplari di sicura provenienza e datazione.
Il design finlandese è stato un tema di discussione sin dalla Seconda Guerra Mondiale, visto principalmente da due punti di vista: come un prodotto artistico o di arte applicata di alta qualità, o come un prodotto industriale. L’arte del vetro non riscontrò mai un grande successo commerciale per le società finlandesi,ma in questo arco temporale essa si dimostrò loro utile in molti altri modi. La collezione Bischofberger include un’ampia sezione di lavori risalenti all’epoca doro dell’arte vetraria moderna finlandese.
Gli inizi degli anni Trenta costituiscono un buon punto di partenza cronologico per la collezione,dal momento che fu allora che i cinque grandi designers della Finlandia attivi in quegli anni realizzarono per la prima volta delle creazioni in vetro. Il 1932 fu decisivo per l’applicazione del funzionalismo alla produzione vetraria finlandese, e si potrebbe affermare che proprio in quell’occasione ebbe origine l’industria del vetro moderno del paese. L’altro aspetto su cui si concentra la collezione è il design del vetro degli anni Cinquanta,quando il paese cominciò a riprendersi dai disastri portati dalla guerra. I vetri di questo periodo divennero celebri in tutto il mondo grazie alle Triennali di Milano del 1951, 1954 e 1957. L’intera selezione sfoggia le principali produzioni che segnarono la storia del design finlandese. E nonostante le varie tensioni e i conflitti nello sfondo, questi oggetti segnarono anche la costruzione di un’immagine della Finlandia nel dopoguerra.
Resta chiaro che il 1973 segnò la fine del fortunato periodo del vetro finlandese a causa di ragioni internazionali, la crisi energetica ad esempio che cambio l’industria vetraria globale, e in special modo per i paesi nordici.
Questa mostra mette in chiaro e fa luce sulla produzione vetraria finlandese dagli anni Trenta agli anni Settanta del Novecento, con oggetti che hanno influenzato senza dubbio non solo il design europeo ma mondiale, nell’intero Ventesimo secolo .
Carlo Franza