La Spezieria e l’Orto di Santa Fina. A San Gimignano una delle più antiche farmacie della Toscana.
Presso il giardino della Spezieria di Santa Fina, una delle più antiche farmacie della Toscana, inserita nel meraviglioso complesso dell’ex Conservatorio di Santa Chiara, è stato inaugurato l’Orto di Santa Fina.
Lo Spedale di Santa Fina, il più importante ente assistenziale della città di San Gimignano, fu dotato, almeno dal Cinquecento, di una propria Spezieria, che acquistava o produceva i medicamenti sia ad uso interno che per la vendita esterna. L’allestimento attuale presenta l’assetto originale della farmacia, con la “cucina”, il luogo ove si preparavano i medicinali, e la “bottega”, ambiente preposto alla vendita dei prodotti. I medicamenti, che si conservano ancora dentro vasi in ceramica e in vetro venivano fabbricati sulla base di indicazioni precise, raccolte in antichi ricettari, anch’essi inclusi nell’allestimento. Ogni Spezieria aveva però bisogno di materie prime, soprattutto erbe, le cui essenze o i distillati erano la base per la preparazione dei rimedi: le forniture potevano essere acquistate altrove o coltivate nei terreni di pertinenza dello Spedale. Da qui nasce l’idea di dare nuova vita all’Orto della Spezieria che oggi si offre ai visitatori nuovamente ravvivato da fiori e piante così come in passato. E’ la nuova tappa del processo di recupero e valorizzazione culturale e turistica dell’ex Conservatorio di Santa Chiara, scaturito dalla partnership tra il Comune di San Gimignano e il gruppo Opera- Civita. Architetti, archeologi, esperti di botanica e giardinieri, si sono a lungo confrontati per riuscire ad evocare negli gli spazi verdi del giardino l’aspetto, l’atmosfera e le caratteristiche dell’antica Spezieria. Nelle fioriere create appositamente per questa occasione sono stati messi a dimora, in seguito ad un’attenta selezione, le piante ed i fiori che verosimilmente erano impiegati nell’antica Farmacia per scopi gastronomici e terapeutici.
La visita a questa sezione del Museo diventa così, ora più che mai, una vera e propria esperienza sensoriale che porta il visitatore ad immergersi in un’atmosfera di aromi e profumi. L’ “orto aromatico” diventa, così, fonte d’ispirazione per stabilire nuovi rapporti con la natura, uno strumento sociale e didattico dove il visitatore può trovare fonte d’ispirazione per recuperare un futuro fatto di ritorno alla terra, origine di tutte le cose.
L’allestimento dell’Orto di Santa Fina, offrirà in futuro l’occasione per presentare una serie di iniziative quali incontri, laboratori didattici per adulti e bambini, performance di maestri della cucina provenienti dal territorio, degustazioni di vini autoctoni (Vernaccia), mercati di prodotti d.o.p. a chilometro zero. Italia, dunque, da percorrere dall’alto in basso per scoprirne tutte le sue bellezze, non solo quelle più esposte, ma soprattutto quelle nascoste, con autentici capolavori di secoli d’oro, quando la cultura caratterizzò al meglio corti, mecenatismo, e città medioevali e rinascimentali.
Carlo Franza