I dieci musei d’Europa più belli e meno conosciuti.
Il collega giornalista del “Guardian”, Will Coldwell, ha redatto la lista dei dieci musei più belli e meno conosciuti d’Europa. Si inizia con il Museo Kampa a Praga, nell’isola di Kampa che ospita la collezione di Jan e Meda Mlàdek e che ha aperto le sue porte per mostre di artisti come Yoko Ono e Andy Warhol.
Uno dei musei più eccentrici della lista è il Museo delle Borse di Amsterdam, dove è esposta una collezione di borse e borselli da far invidia alle più attente fashion blogger, e che può essere visitato al prezzo di 9 euro e 50 centesimi. Il CaixaForum di Madrid era un’ex centrale elettrica riconvertita in museo dagli architetti Herzog & de Meuron in museo, e si trova nel ”triangolo dell’arte” della città, nel Paseo del Prado, e che offre ai cittadini esposizioni all’avanguardia, spesso gratuite.
Se siete amanti dell’argenteria preziosa un must, secondo Coldwell è la casa museo Medeiros e Almeida di Lisbona, dove tra i vari oggetti preziosi è possibile ammirare un entusiasmante servizio di posate appartenuto a Napoleone. Segnalato anche il Museo Vasarely di Budapest, che ha oltre 400 opere di Victor Vasarely e una serie di mostre d’arte contemporanea, un luogo imperdibile per chi ama la Pop Art. L’Italia è presente in classifica con il museo romano Centrale Montemartini, il primo impianto di energia elettrica pubblica della Capitale in cui sono stati conservati alcuni apparecchi industriali, accanto a sculture Neoclassiche. Seguono poi il Museo del mobile di Vienna, Muzeum Karykatury di Varsavia con oltre 20mila schizzi di vignettisti dal 17esimo secolo ai nostri giorni, il Designpanoptikum di Berlino realizzato dal fotografo russo Vlad Korneev, che ospita un numero imprecisato di oggetti industriali e congegni elettronici.
Mancano nella lista molti spazi tra i più belli, come il Lousiana di Copenaghen, o il meno noto, ma di certo non meno affascinante Musée Jacquemart-André di Parigi. Certo, attendibile o no, è pur sempre una lista che misura alla grande, e si fa elenco dei luoghi del cuore di un viaggiatore fortemente curioso di capire, di vedere e di scoprire. Non è poco.
Carlo Franza