L’artista Milo Moirè arrestata a Parigi per nudità. Una performance pubblica di fronte alla Torre Eiffel.
Milo Moiré non ha incontrato problemi a Basilea e Düsseldorf, dove si è divertita a scattare selfie con i passanti, completamente nuda. La stessa performance l’artista svizzera l’ha quindi tentata a Parigi, e più precisamente di fronte alla Torre Eiffel. Ma il risultato non è stato il medesimo. La nuova esibizione è stata infatti bruscamente interrotta, verso le 17, quando la polizia l’ha arrestata con l’accusa di indecenza pubblica. “Le hanno preso le impronte digitali, l’hanno fotografata e messa in una cella”, spiega il suo manager, Pietro Palma, in un comunicato stampa. Uno shooting che potrebbe finire con 15mila euro di multa o, cosa più improbabile, un anno dietro le sbarre come pena massima (la legge francese per chi oltraggia il pudore prevede queste sanzioni), anche se la nudità è pienamente tollerata oltralpe quando trattasi di “performance artistica”. La ragione dell’arresto? Mostrarsi nudi in luoghi pubblici è vietato in Francia. Ora, non è ancora chiaro se Milo Moiré ripeterà l’esibizione infischiandosene delle leggi francesi. Ha iniziato come pittrice espressionista, Milo Moiré. Nel 2002 si è diplomata in disegno e pittura e in seguito ha conseguito la laurea in psicologia. Dopo aver appreso le vicende artistiche di Marina Abramovic nel 2006, il suo interesse si è spostato sull’arte performativa, di cui è un’interprete a tempo pieno dal 2011. Attualmente vive a Düsseldorf con il compagno Peter Palm, suo fotografo e agente, di cui è anche musa ispiratrice. Il tratto distintivo delle performances di Milo Moiré è quello di essere completamente nuda. L’artista si inserisce in un ambiente quotidiano, e crea scalpore. Ne cambia il volto, ne sconvolge la normale percezione. Nel 2013, ad esempio, la sua performance “The script system #1″, la vedeva protagonista di un giro in metropolitana e in tram a Düsseldorf, “vestita” di occhiali, borsa, scarpe con i tacchi e tutta una serie di scritte sul suo corpo: si poteva leggere la parola “slip” sulle sue parti intime, “shirt” sul suo petto. Ma la sua performance più eclatante è senz’altro quella del 2014/2015, “PlopEgg#1 – A birth of a picture”, nell’ambito dell’ Action Painting: Milo Moiré “espelle” delle uova riempite di vernice colorata dalla sua vagina su di una tela, di modo da “partorire”, letteralmente, un’opera d’arte astratta. Le ultime sue performances si sono svolte davanti ai più celebri monumenti culturali dei paesi dove si è esibita. Ma la sua ultima “opera”, dinanzi alla Tour Eiffel di Parigi, invasa dai turisti che facevano fotografie con lei, le è stata “fatale”. Ma perché Milo Moiré ha scelto questo tipo di performance? L’artista ha spesso dichiarato di essere, così com’è, un’opera d’arte. È questo il motivo per il quale posa nuda, senza vergogna del suo corpo o senza curarsi della reazione del pubblico benché meno della polizia. La natura è arte, e il nostro corpo è estremamente bello e deve essere guardato in quanto tale. I suoi studi di psicologia sono stati fondamentali: in “The script system#1″, per esempio, la performance è basata sulle aspettative che la mente umana ha nella visione delle parole disegnate sul corpo di Moiré. La mente vede implicitamente una maglia lì dove c’è scritto “shirt”, secondo quanto spiega la psicologia cognitiva. Sicchè, tutt’altro che mera nudità, quella della Moiré. Dall’espressionismo a Marina Abramovic, dalla psicologia alla nudità, le performance di un’artista che probabilmente non finirà mai di stupire, osare e sconvolgere.
Carlo Franza