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               Si chiama Ahmad al-Faqi al-Mahdi (nella foto) ed è stato sospettato di aver commesso crimini di guerra in relazione al “massacro” di siti antichi nel 2012, dopo che uomini dell’ISIS ovvero islamisti radicali attaccarono Timbuktu(antica città del Mali – Africa- Patrimonio Mo220px-Sankore_Mosque_in_Timbuktu105800256-cd1ef107-9de0-49b2-8016-a62a6f204c9fndiale dell’Unesco dal 1988), fino all’arrivo militare francese che ci fu nel 2013.
Ora questo personaggio è sottoposto a procedimento penale dalla Corte internazionale, per vilipendio e distruzione di edifici e monumenti storici. Un caso storico, e per la verità primo nel suo genere, visto che tradizionalmente la corte si è sempre concentrata sulla atrocità commesse contro le persone.
Legato ad Ansar Dine, milizia estremista costola di al-Qaeda, Ahmad al-Faqi-al Mahdi sarebbe stato mente e mano per l’annientamento di moschee e mausolei ritenuti, così come da “legge islamica”, blasfemi.
L’uomo, che non ha ancora potuto fare appello visto che si tratta solo dell’inizio del processo, non ha commentato le accuse che gli sono state mosse,le accuse che lo inchiodano per aver distrutto beni e siti dell’umanità.

Carlo Franza

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