Triennale di Milano. Riparte l’Esposizione Internazionale, dopo vent’anni di letargo.
L’ultima volta era stata nel 1996, poi la storia della Triennale di Milano (nata in realtà a Monza nel 1923, e trasferitasi al Palazzo dell’Arte di viale Alemagna nel 1933) si era interrotta. Si presume per mezzi insufficienti ed economia in secco.
Oggi, anche grazie a Expo e dal ritrovato ruolo dell’istituzione meneghina, l’Esposizione Internazionale tornerà, nella sua 21esima edizione, con un titolo che mira a mettere in luce la produzione e la società del futuro: “21st Century. Design After Design”. Una ricerca che coinvolgerà tutta la città e i suoi spazi, da Hangar Bicocca a Fabbrica del Vapore, dal MUDEC al Politecnico, dall’Università IULM a Villa Reale di Monza (sua prima sede storica).
L’Esposizione Internazionale una volta già vanto dell’Italia diventerebbe una secondo Expo, dove si alterneranno le Partecipazioni Ufficiali, ovvero quelle relative all’adesione dei Paesi stranieri, invitati ufficialmente dal Ministero degli Affari Esteri (rappresentato dal Ministro Paolo Gentiloni, che ha dato il via alle presentazioni della manifestazione alla Farnesina); le Partecipazioni non-Ufficiali ovvero quelle che istituzioni o enti territoriali ritengano di promuovere a Milano, per portare in scena il loro contributo, e perfino una sezione dedicata agli “Under 35” nati non prima del 1° novembre 1980 e i cui progetti saranno selezionati da una giuria internazionale.
A farla da padrone, in tutti i casi, sarà il progetto e le sue declinazioni in architettura, design, arti decorative, moda, video, produzione industriale, sistemi e processi funzionali, e vincenti in quello che si prevede sarà un “unico flusso concettuale e di concreta rappresentazione”, è stato detto in sala stampa.
Sicchè ora bisognerà aspettare le candidature e, con una politica di piena trasparenza, Triennale lancia anche i prezzi di partecipazione: 600 euro al metro quadrato di spazio utilizzato, per l’intera durata dell’Esposizione, mentre ai Partecipanti Ufficiali sarà praticata una riduzione del 35 per cento sulle somme dovute. E per i giovani? Avranno aree di piccole dimensioni e per brevi periodi, dove i progetti ruoteranno, ma tutto a titolo gratuito. E questa, in fondo, è una solida, anzi solidissima promozione.
Carlo Franza
