Ventimila medaglie e monete dell’ Ambrosiana, la più importante collezione d’Italia del settore, in mostra a Milano.
E’ stato dato il via al processo di valorizzazione di una delle raccolte numismatiche più importanti d’Italia.Sotto la guida del professor Giancarlo Alteri, conservatore della collezione, sono state ordinate, sistemate e catalogate in modo scientifico oltre 20.000 monete e medaglie antiche e moderne, e lo stesso dovrà poi coordinare la collaborazione col Gabinetto numismatico della Biblioteca Vaticana. E come primo evento, dal 3 novembre 2015 al 7 febbraio 2016, la mostra delle medaglie dedicate a Carlo e Federico Borromeo.
Oggi, martedì 3 novembre 2015 è un giorno da ricordare nella storia recente della Veneranda Biblioteca Ambrosiana. In questa data si è aperto, infatti, il gabinetto numismatico che sarà a disposizione degli studiosi e del pubblico che potrà visitarlo su prenotazione. I lavori di sistemazione del Medagliere Ambrosiano sono stati resi possibili grazie al contributo di Axa Art e Banco di Desio e della Brianza. La collezione copre un vasto arco cronologico che va dal periodo greco e romano, a quello medievale e rinascimentale, a quello sette-ottocentesco per giungere fino alle medaglie d’artista contemporanee. Sarà esposta a rotazione in mostre tematiche, all’interno della sala 19 della Pinacoteca.
L’esposizione presenta un nucleo significativo di medaglie dedicate al Santo giunto in Ambrosiana grazie alla donazione di Luigi Zipoli del 1975. Da segnalare una medaglia donata da Papa Pio XI all’Ambrosiana raffigurante San Carlo giovane. La medaglia realizzata da Rossi, così cita la targhetta inserita nel cofanetto, è una copia dell’unico esemplare conosciuto, conservato a Vienna.
Da segnalare anche un’altra medaglia in argento opera dell’incisore scultore Aurelio Mistruzzi (1880-1960) raffigurante Pio XI. Mistruzzi, uno dei più importanti medaglisti del XX secolo, dal 1920 al 1960, ha fornito i modelli delle medaglie annuali, straordinarie giubilari e commemorative della Città del Vaticano.
Il programma così continuerà con Le medaglie rinascimentali (9 febbraio – 29 maggio 2016), Monete antiche. La Donazione Osnago (31 maggio – 28 agosto 2016), Cretara, Grilli e Monassi: l’arte nella medaglia contemporanea (7 giugno – 4 settembre 2016), Medaglie papali (30 agosto – 30 ottobre 2016), e La collezione Vismara (2 novembre 2016 – febbraio 2017). “L’Italia – afferma il collega Giancarlo Alteri – è ricca di Medaglieri più o meno importanti disseminati su tutta la Penisola, da nord a sud: a Milano, a Torino, a Venezia, a Bologna, a Firenze, a Roma, a Napoli, a Catania, a Palermo ed in diverse altre città. Ma la loro situazione strutturale ed organizzativa purtroppo lascia molto a desiderare. Nella maggior parte dei casi, infatti, la carenza cronica di un personale adeguato, l’assenza di cataloghi completi del materiale in essi custodito, la mancanza di efficaci misure di sicurezza ed altre inefficienze ne rendono complicata, se non addirittura impossibile, la frequentazione da parte di studiosi, di studenti e di appassionati di monete e di medaglie”. “In questa non certo rosea situazione delle raccolte numismatiche italiane – continua Giancarlo Alteri, può venire finalmente incontro, almeno in parte, alle legittime esigenze degli studiosi di questa particolare disciplina, la notevole collezione di oltre ventimila monete e medaglie antiche e moderne – finora pressoché sconosciuta ai più – di proprietà della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano”.
Le monete
La collezione delle monete supera abbondantemente le quindicimila unità e comprende un discreto numero, di estrema rarità, di esemplari greci, provenienti dalla Magna Grecia e dalla Sicilia preromana, e romani, sia del periodo repubblicano che di quello imperiale.
Particolarmente preziose sono le monete medioevali e rinascimentali di molte città italiane; tra esse spiccano quelle battute nelle città lombarde e, soprattutto, nel ducato di Milano; queste ultime risultano più importanti, perché non sempre reperibili in medaglieri più famosi.
Il Medagliere Ambrosiano conserva inoltre esemplari di dubbia autenticità o perfino falsi. Tra questi si debbono collocare pure i cosiddetti “falsi d’autore” eseguiti, per esempio, dal celebre incisore Giovanni Cavino, nel XVI secolo, a imitazione dei sesterzi imperiali romani, considerati di grande sia dal punto di vista storico-artistico che da quello del valore commerciale.
Le medaglie
La collezione delle medaglie consta di oltre 4500 esemplari che coprono un vasto arco temporale , dal Pisanello alla contemporaneità. Al suo interno si ritrovano pezzi estremamente rari, sia nella sezione rinascimentale che in quella barocca che conserva quelli dei più significativi incisori dell’epoca. Molto importante è la raccolta delle medaglie del Seicento e del Settecento, con esemplari di grande qualità realizzati da in gran parte da autori lombardi.
Da segnalare, inoltre, pure il gruppo delle medaglie papali, che comprende quelle realizzate dal tempo del Bernini in poi, di difficile reperibilità in altri medaglieri, se si eccettua quello vaticano. Una nota particolare meritano poi due collezioni di medaglie, che solo il Medagliere Ambrosiano può vantare di possedere quasi al completo. Si tratta di tutta la produzione dei due famosi medaglisti Giuseppe Vismara e Lodovico Pogliaghi. In molti casi, le loro medaglie sono presenti in diversi esemplari con differenti particolari o rifiniture, che rivelano gli eventuali “pentimenti” o modifiche dell’artista.
Carlo Franza