Finarte dà il via alle aste. Stagione nuova e in crescita per il mercato dell’arte.
Al via l’asta di Arte Moderna e Contemporanea di Finarte, in programma alla Permanente di Milano mercoledì 9 novembre 2016 (parte I – Arte Moderna – ore 15,30, parte II – Arte Contemporanea e sezione “Figure di donna” ore 18; preview da sabato 5 a martedì 8 novembre ore 10-18, cocktail lunedì 7 novembre ore 18.30, entrambi alla Permanente). Molto appetibile per i collezionisti la tornata di inizio stagione messa in piedi da Finarte con la sua esperienza e professionalità. Tornata che non è certo da lasciarsi sfuggire, intanto perché ricca di opere e soprattutto di opere di significativa importanza. Composto da 283 lotti, il catalogo si apre con un folto nucleo di opere da inizio ‘900 fino agli anni Settanta: da Gerardo Dottori (Forze Ascensionali, 1932, 14.000 – 16.000 euro) ad Antonio Ligabue (Cavallo, III periodo, 1952-1963, 20.000 – 30.000 euro), Carlo Carrà (Senza titolo, 1961, 20.000 – 30.000 euro), Zoran Music (Cavallini, 1966, 10.000 – 12.000 euro), Giorgio Morandi (Natura morta, s.d., 1960, 20.000 – 30.000 euro), dalla collezione privata di Furio Colombo.
Fra i top lot della sezione una Piazza d’Italia della metà degli anni Settanta di Giorgio De Chirico (60.000 – 80.000 euro). Interessante anche il nucleo di tre opere di tecnica mista su carta di Fausto Melotti, quotate tra i 5.500 e gli 8.000 euro.
Tutte le fotografie degli artisti inserite in catalogo sono state realizzate dalla fotografa Maria Mulas. Ma la novità di questa tornata è un progetto speciale dedicato all’immagine femminile nell’arte, e curato da Silvia Evangelisti, già direttore di ArteFiera Bologna dal 2003 al 2012: Figure di donna – questo il titolo della panoramica – non è solo una sezione del catalogo con 50 opere (lotti 27 – 77) ma una mostra, con l’esposizione di opere di artisti prevalentemente italiani dall’inizio del Novecento a oggi, selezionate per il loro valore, perché permettono da un lato di puntare una nuova luce su opere e artisti del Novecento storico italiano, dall’altro perché rappresentano un episodio unico e peculiare nel percorso di artisti conosciuti per altre linee di ricerca, poetica o tecnica.
“Questa piccola raccolta di figure di donna non si pone in termini di genere, ma intende ritagliare uno spazio dedicato ad un tema, quello appunto della rappresentazione della figura femminile, espressione di una società in continua evoluzione che vede il soggetto femminile come individuo in grado di cogliere gli aspetti più segreti e reconditi della vita – scrive Silvia Evangelisti nel catalogo – Non c’è da stupirsi. La donna reca in sé il mistero della vita, partorisce anche senza partorire, eternamente gravida di forza, di cambiamento, di idee. (…) Ciascun artista, qui, l’ha fermata per un istante, consapevole che, l’istante successivo, sarebbe stata diversa, avrebbe avuto altri occhi, avrebbe giocato un altro ruolo. (…) In questa mostra non ci sono donne. C’è lei, la donna. E ci sono loro, gli artisti, e devono averla amata davvero: le opere, tutte, sono belle e importanti”.
Le opere selezionate partono dalla prima metà del Novecento, a firma tra gli altri di Franco Gentilini (Nudo di donna, 1934, 25.000 – 35.000 euro), Fausto Pirandello (Nudo disteso, 1953, 30.000 – 40.000 euro), Massimo Campigli (Idoli, 1956, 20.000 – 40.000 euro), un bronzo di Giacomo Manzù (Testa di donna, 1953, 14.000 – 16.000 euro), Mario Tozzi (Fanciulla con merlo e fondo azzurro, 1968, 16.000 – 18.000 euro). Si segnala inoltre un olio su tela di Giuseppe Santomaso del 1941 (La Flora, 16.000 – 22.000 euro), già esposto a Venezia, alla Fondazione Giorgio Cini, nella grande retrospettiva del 2008; una grande tempera su carta intelata di Renato Guttuso (Interno con nudi femminili, 1959, 30.000 – 40.000 euro), fra i protagonisti della personale al Palazzo della Pilotta a Parma nel 1963; una china su carta di Lucio Fontana (Nudo femminile, 1962, 5.000 – 7.000 euro), inserito nel catalogo ragionato delle opere su carta del 2013 a firma di Luca Massimo Barbero; il bel ritratto della figlia Elica realizzato nel 1947 da Giacomo Balla (Con viva simpatica – ritratto di Elica Balla, 18.000 – 22.000 euro).
Passando agli artisti del secondo Novecento, nella sezione sono state incluse anche opere firmate da artiste donne tra le quali Giosetta Fioroni (L’attrice, 1969, 7.000 – 9.000 euro), i dissacranti ritratti di Tracey Emin e Sarah Lucas realizzati nel 2012 della 36enne Laurina Paperina (500 – 1.000 euro), un dipinto di Chantal Joffe (Joanie, 2004/2005, 8.000 – 10.000 euro). Fra gli stranieri anche il fotografo americano Andres Serrano (The Church. Soeur Bozema II, 1991, 10.000 – 12.000 euro). Altri grandi nomi rappresentati sono Mimmo Rotella (L’attesa, 2003, 8.000 – 10.000 euro), due tele di Tano Festa (Da Michelangelo, 1978, 6.000 – 8.000 euro), una serigrafia di Michelangelo Pistoletto (Maria allo specchio, 1989, 28.000 – 32.000 euro).
La seconda sessione dell’asta, più incentrata sull’arte contemporanea, presenta tra gli altri lotti un nucleo di quattro opere di Fausto Melotti come la tecnica mista su gesso Senza titolo (1976 circa, 12.000 – 15.000 euro) e due opere di Achille Perilli tra cui Allegoria dell’autunno (1966, 25.000 – 30.000 euro). Da citare anche Emilio Scanavino (Senza titolo, 1969, 8.000 – 12.000 euro), Carol Rama (Senza titolo, 1992, 4.800 – 5.500 euro), Roberto Crippa (Ara, 1960 – 1961, 30.000 – 40.000 euro), già esposto a Palazzo Reale a Milano; Gianfranco Baruchello (Su certe tecniche del corpo, 1980, 24.000 – 28.000 euro), Gilberto Zorio (Stella rossini, 2006, 38.000 – 48.000 euro), Claudio Parmiggiani (Senza titolo. Lettera B, 2009, 35.000 – 45.000 euro), Mario Merz (Senza titolo, 1980, 32.000 – 38.000 euro).
Presente anche in quest’asta, così come la scorsa primavera, un nucleo di opere degli artisti più significativi della Pop romana: Mario Schifano (con due opere provenienti dalla collezione personale di Furio Colombo, così come un piccolo arazzo di Alighiero Boetti e un acquerello di Giorgio Morandi), Giosetta Fioroni, Franco Angeli, Tano Festa. Spazio anche alla Pittura Analitica con opere di Claudio Olivieri, Elio Marchegiani, Pino Pinelli, Giorgio Griffa e a Rodolfo Aricò (Continuum, 1975, 40.000 – 45.000 euro).
Top lot della sessione sono un grande acrilico su carta di Sam Francis (Senza titolo, 1991, 100.000 – 150.000 euro); quattro opere di Emilio Isgrò dal ciclo della Veglia di Bach (1985, 95.000 – 105.000 euro), già viste nel 2016 nell’antologica dedicata all’artista a Palazzo Reale a Milano; un olio su carta di giornale intelata di Afro (Senza titolo, 1965, 80.000 – 120.000 euro), nuovo per il mercato perché dopo il passaggio alla Galleria Niccoli è appartenuto sempre allo stesso proprietario; una tela estroflessa di Agostino Bonalumi con base d’asta 70.000 – 90.000 euro (Bianco, 1995), esposta nel 2003 nella personale all’Institut Mathildenhöhe di Darmstadt, in Germania; Volume a moduli sfasati del 1960 di Dadamaino (70.000 – 90.000 euro); uno smalto su tela di Mario Schifano (Castello, prima metà anni Settanta, 60.000 – 80.000 euro).
Una quadreria di grande interesse per il collezionismo italiano ed estero, con gran parte di opere di artisti già storicizzati, e talvolta con opere mai apparse ancora sul mercato e quindi sconosciute sia agli storici che ai collezionisti incettatori. Ci sono opere di vasta importanza e di artisti come De Chirico, Campigli, Santomaso, Bonalumi, Pinelli, Fontana, Giosetta Fioroni, Balla, Perilli e Rotella che certo non possono passare inosservate. Il mercato è in salito per taluni nomi, ma è ancora tempo di comperare, di arricchire collezioni e di puntare su nomi sicuri.
Carlo Franza