63097-17903642_796889117158615_2841714004000693326_nSono occorsi ben due anni di restauro per riportare allo splendore iniziale e alla visione del pubblico il Grande Appartamento d’Etichetta e il Cortile delle Carrozze del Palazzo Reale  di Napoli. Nelle sale volute da Ferdinando II di Borbone, funzionali un tempo alla rappresentanza, si possono rivivere le atmosfere della corte borbonica ottocentesca, calandosi nella storia e nel gusto della Casa Reale, di un’epoca che ancora oggi viene nobilmente ricordata anche con rimpianto. Non ci sono solo preziosi arredi e un ricco apparato decorativo, ma si trovano in bell’evidenza storiche opere d’arte, come i quadri di Giuseppe Verani appartenuti alla collezione di Maria Cristina di Savoia, le grandi tempere di Salvatore Fergola e le vedute di Napoli dipinte su rame da Orazio Grevenbroek. Fra le principali attrattive spicca la sontuosa Sala del Trono dove, fra i drappeggi d’oro e velluto rosso del baldacchino, campeggia il seggio regale ottocentesco, circondato dai ritratti dei protagonisti della corte, mentre il soffitto risplende degli stucchi raffiguranti le 14 Provincie del Regno. Il delicato intervento di recupero ha interessato nella loro interezza decorazioni, tappezzerie, arredi, pavimentazioni e serramenti anche nella Sala di Maria Cristina di Savoia e nel Passetto del Generale, adibito oggi a pinacoteca, oltre che nella Sala degli Ambasciatori, ornata dalle pitture seicentesche di Belisario Corenzio che celebrano i fasti della dinastia spagnola. L’itinerario si chiude con la Sala del Gran Capitano, carica di echi storici , infatti qui Battistello Caracciolo narrò in memorabili affreschi la conquista borbonica dei territori del Regno di Napoli per mano di Gonsalvo di Cordova.

E visitando Napoli non fatevi perciò sfuggire tale appuntamento, prezioso per poter conoscere una casata reale che reggeva il Meridione d’Italia.

 Carlo Franza

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