3 @Arch. G. Mauri_Foto di Alessandro Cappella“La Cattedrale rappresenta un’idea di magnificenza, un ordine e una sacralità del luogo, ho sempre voluto dare corpo a questa fratellanza che esiste tra il luogo e la sacralità della terra e di questi elementi che si innalzano che sono gli alberi. In questo c’è dentro tutta la filosofia del mio lavoro. Il luogo non mi dimentica e questo mi fa felice, mi piace pensare che la gente lo attraverserà pensando al perché è stata costruita, al perché si è fatta, una domanda che la gente si farà da sé, rendendosi conto che l’opera vale il posto.”(Giuliano Mauri). Parole illuminanti dell’artista Giuliano Mauri, che ha segnato e insegnato a vivere l’ambiente, la natura e a indicare con l’arte a riscoprire quanto l’uomo oggi sia lontano dal suo ambiente naturale. Ed allora ecco che proprio domani 23 aprile 2017 si inaugura a Lodi “La Cattedrale Vegetale” di Giuliano Mauri, artista di Art Nature.

 GIULIANO MAURI nasce l’11 gennaio 1938 a Lodivecchio, vive e lavora a Lodi. Scompare a soli settantuno anni, il 29 maggio del 2009, lasciando diversi progetti incompiuti, tra cui uno scritto del 2009, considerato il suo testamento artistico, nel quale illustra il progetto di una Cattedrale Vegetale da realizzare in un particolare sito da lui stesso indicato, a pochi minuti dal centro della sua città, vicino al fiume Adda. “Credere in un luogo di culto e di aggregazione, dove esiste solo la natura con la sua forza e i suoi silenzi; contemplare il cielo e pregare ognuno a proprio modo, o semplicemente lasciar fluire i pensieri, essere dentro l’opera.”

 Nel 2010 la famiglia decide quindi di proporre all’amministrazione comunale la realizzazione di questo suo sogno e il progetto è accolto con grande entusiasmo. Le necessarie condizioni economiche per l’attuazione del progetto si realizzano nel 2014, grazie all’inserimento dell’iniziativa nel Programma Regionale Distretti Attrattività, con l’assegnazione di un significativo contributo da parte di Regione Lombardia, e grazie al generoso apporto di numerosi sponsor privati. La localizzazione della Cattedrale Vegetale nel contesto dell’ambiente perifluviale, in sponda sinistra del fiume Adda a monte del ponte “Napoleone Bonaparte”, su una porzione dell’area denominata “ex Sicc” e in fregio alla zona naturalistica della Foresta di Pianura, ha comportato alcuni complessi interventi preliminari alla realizzazione dell’opera, consistenti in particolare nella bonifica dei terreni ed alla predisposizione di un terrapieno per la sopraelevazione della Cattedrale a un livello di 3 metri oltre il piano dell’argine fluviale.

Occorre intanto dare notizie circa la realizzazione e sistemazione in loco dell’opera a mia avviso di grande incidenza storica. La Cattedrale è stata realizzata dal Comune di Lodi con il sostegno della Regione Lombardia, di grandi nomi dell’arte Italiana, di sponsor privati e con il Patrocinio de La Triennale di Milano – come garante della qualità culturale del progetto. I lavori per la realizzazione della struttura lignea sono iniziati all’inizio di maggio del 2016 e sono terminati il 20 ottobre. A novembre, dopo la messa in sicurezza dell’opera – alla presenza degli sponsor, dell’amministrazione comunale e di numerosi visitatori – una trentina di bambini, di due classi delle elementari di una scuola di Lodi, hanno dato vita alla Cattedrale Vegetale, piantando alcune querce, di 60 cm di altezza, all’interno delle colonne di legno che compongono le 5 navate. Il lavoro di piantumazione è stato terminato nei giorni successivi. Ognuna delle 108 colonne che compongono l’opera ospita una quercia e ne accompagna la crescita. Con il tempo gli alberi andranno a sostituire la struttura lignea, formando così una vera Cattedrale Vegetale. Ma questo lavoro, questa installazione si va ad aggiungere ad altre cattedrali vegetali disseminate in Italia, e di ciò ne diamo nota.

LE CATTEDRALI VEGETALI DI GIULIANO MAURI

Mauri costruisce architetture vegetali con l’intento di recuperare un dialogo profondo con i luoghi. In questa direzione si è sempre collocato il suo lavoro, attento a lasciare i segni minimi, essenziali, lievi, nella prospettiva di una sorta di continuità, o di reciproco completamento, tra arte e natura.

 La prima idea di Cattedrale Vegetale venne a Mauri negli anni ’80, ma solo nel 2001 riuscì a costruirla ad Arte Sella (Borgo Valsugana, Trento), grazie al Direttore Artistico Emanuele Montibeller. Immagine simbolo della valle, l’installazione accoglie migliaia di visitatori l’anno.

La seconda Cattedrale Vegetale, iniziata dall’artista e portata a termine dalla famiglia di Mauri nel 2009, è situata nel Parco delle Orobie (Bergamo), in un contesto ambientale più isolato, ma comunque visitata da migliaia di persone, con un boom di visitatori nel corso dell’estate 2016.

La Cattedrale Vegetale di Lodi occupa un’area di 1.630 mq ed è costituita da 108 colonne di legno (dal diametro di 1,20 m ciascuna). Altezza circa18 m, lunghezza 72 m e larghezza 22 m. La struttura ospita 108 querce e ne guiderà la crescita. L’opera fu ideata e progettata da Mauri nel 2009. Nel 2010, grazie alla famiglia, s’iniziò a pensare alla sua realizzazione. I lavori sono iniziati a maggio del 2016. La struttura lignea è terminata il 20 ottobre. Il 12 novembre sono state piantate le 108 querce. L’intero percorso progettuale e i lavori di costruzione della Cattedrale Vegetale sono coordinati dal Comune di Lodi e dall’Associazione Giuliano Mauri, nelle figure di Simona Mauri, Presidente dell’Associazione; Roberto Mauri e Mauro Mauri come Direzione Artistica. L’intero progetto è a cura di Francesca Regorda, Vicepresidente dell’Associazione.2  @Arch. Giuliano Mauri_Foto di Cristiano Guida

 

GIULIANO MAURI: IL PRIMO ARTISTA ITALIANO A FAR PAR PARTE DI ART IN NATURE

Nel 1981 Giuliano Mauri è il primo Artista italiano che entra a far parte del movimento europeo ART IN NATURE, grazie all’incontro con Vittorio Fagone e Dieter Ronte.

Soprannominato da Fagone “Il tessitore del bosco” Mauri costruisce architetture vegetali, chiamate da Pierre Restany “Architetture dell’immaginario”, con l’intento di recuperare un dialogo profondo con i luoghi. In questa direzione si è sempre collocato il suo lavoro, attento a lasciare i segni minimi, essenziali, lievi, nella prospettiva di una sorta di continuità, o di reciproco completamento, tra arte e natura.

Le sue opere, costituite solo da materiale naturale, vivono e sono parte integrande della natura, seguono il naturale ciclo di vita, senza modificarne il paesaggio in modo invasivo, ed entrano in un intimo rapporto con esso; proprio per questo tale processo estetico-artistico non può essere associato alla Land Art, altro movimento internazionale di ampia portata che muove da altra concettualità. Mauri con la sua arte tocca aspetti culturali profondi, che coinvolgono nel loro insieme la storia; con una forte attenzione storica, studia la memoria dei luoghi; l’antropologia, la poesia, la filosofia, la letteratura, la sacralità, sino ad arrivare alle forme primordiali. Un impegno ecologico, come unico mezzo per dare risposta ai mille dubbi dell’uomo. Un ritorno alle origini, il riavvicinamento dell’uomo, ora mai civilizzato, alla natura. Completamente attraversabili e fruibili le sue opere, sono vita che accolgono nuova vita.

Così Giuliano Mauri: “Punto a creare un luogo che alla città non appartiene, una parentesi magica”. E ancora: “Destare meraviglia. In fondo è questa la molla di tutto il mio lavoro: immaginare che un giorno, da qualche parte, qualcuno possa provarne meraviglia.”

 

 

Dal 2009 a oggi la famiglia ha sempre lavorato per cercare di valorizzare il nome e il pensiero di Giuliano Mauri, creando l’archivio e nel luglio del 2016 ha fondato l’Associazione Giuliano Mauri, con il compito di promuovere, tutelare e valorizzare la sua opera e con l’intento principale di “non far dimenticare”.

OPERE ANCORA ESISTENTI

  • Cattedrale Vegetale (2001) Arte Sella, Borgo Val Sugana, Trento.www.artesella.it
  • L’Anfiteatro (2007) Val del Bisenzio, Luogomano, Cantagallo.
  • Ponte San Vigilio (2008) Padernello, Castello di Padernello, Brescia.www.castellodipadernello.it
  • Cattedrale Vegetale (2009) Parco delle Orobie, Zambla Alta, Oltre il Colle, Bergamo.www.parcorobie.it/cattedrale-vegetale-progetto

Per gli storici, per coloro che vivono l’arte come un’espressione del proprio tempo, per il rapporto dell’arte con la storia, si avvertirà come tale impostazione, scelta, fatturazione, ed espressione vera e concettuale, sia letteralmente connaturata alle scelte ambientali della nostra società e, pertanto, incidente sulle scelte che intellettuali e non devono mettere in atto, così come ha fatto Giuliano Mauri nella sua esistenza, lasciandoci un testamento, quale quello della Cattedrale vegetale di Lodi, come impegno sostanziale di vita e per la vita del mondo intero.

 Carlo Franza

 

 

 

 

 

 

 

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