Renzi soccorre Franceschini e attacca i giudici amministrativi. Renzi non sa che la nomina di dirigenti pubblici stranieri è vietata nel nostro ordinamento.
Tutta l’Italia e tutto il mondo sanno da pochi giorni che la Galleria Estense di Modena, il Palazzo Ducale di Mantova, i musei archeologici di Napoli, Reggio Calabria e Taranto, sono senza direttore( i supplenti sono arrivati oggi). Ciò a seguito della decisione del Tar del Lazio, che ha bocciato la nomina di cinque dei venti superdirettori nominati nell’ambito della Riforma di Dario Franceschini, accogliendo le istanze presentate per due ricorsi, e dei quali abbiamo dato notizia proprio il 26 maggio 2017. E nell’epoca dei social network, la risposta del Ministro è stata immediata via Twitter: “Il mondo ha visto cambiare in 2 anni i musei italiani e ora il Tar Lazio annulla le nomine dei direttori. Non ho parole, ed è meglio…”. Poi, ha rincarato la dose aggiungendo: “Sono preoccupato per la figura che l’Italia fa nel resto del mondo, e per le conseguenze pratiche perché da oggi alcuni musei sono senza direttore”.
La notizia è stata talmente tuonante che per Franceschini non c’è per il momento nessuno scampo, e le reazioni non si sono fatte attendere. A Franceschini è corso subito a dare una mano Matteo Renzi, il quale pur non essendo ad oggi Presidente del Consiglio non c‘è giorno che non impazzi in televisione e in commenti. Tant’è che Renzi è andato giù duro con la sua arroganza, e sulla sua pagina Facebook ha scritto: “Una delle scelte di cui sono e resterò più orgoglioso è aver dato ai più bravi la possibilità di concorrere per la direzione dei musei italiani, patrimonio mondiale dell’umanità. Il fatto che il Tar del Lazio annulli la nostra decisione merita il rispetto istituzionale che si deve alla giustizia amministrativa ma conferma – una volta di più – che non possiamo più essere una repubblica fondata sul cavillo e sul ricorso. Non abbiamo sbagliato perché abbiamo provato a cambiare i musei: abbiamo sbagliato perché non abbiamo provato a cambiare i Tar”. Pensate, Matteo Renzi attacca di petto i giudici amministrativi e pensa, e sta pensando, di mandarli tutti a casa. Furibondo replica a Matteo Renzi il magistrato Fabio Mattei, presidente Anma-Associazione nazionale magistrati amministrativi: “Le istituzioni rispettino i magistrati, chiamati semplicemente ad applicare le leggi, spesso poco chiare se non incomprensibili. La nomina di dirigenti pubblici stranieri, chiamati a esercitare poteri, è vietata nel nostro ordinamento. Se si vogliono aprire la porte all’Europa bisogna cambiare le norme, non i Tar”.
Carlo Franza