L’immigrazione va fermata. “Siamo sull’orlo di una guerra civile”, ha dichiarato Patrick Calvar, capo della DGSI, ovvero la Direzione generale della sicurezza interna francese (Le Figaro 2016).
E’ certo un invito accorato agli italiani affinchè aprano bene gli occhi per notare che c’è ormai in atto in Europa un piano sicuramente organizzato, come altri opinionisti hanno ben segnalato e scritto, per destabilizzare l’Europa con l’invasione migratoria. Qui non c’è Papa Francesco che tenga, altro che accoglienza e altro che allargare le braccia per dire al continente africano e ai paesi arabi, venite venite. Sicuramente Papa Ratzinger avrebbe bloccato sul nascere questo parto etnico. Vi sottopongo due riflessioni. E’ degli anni ’90 il libro “1900-2000. Due sogni si succedono: la costruzione, la distruzione” (Fiducia, Roma 1990), scritto dall’illustre collega professor Roberto de Mattei (Roma, 1948) che insegna Storia Moderna e Storia del Cristianesimo presso l’Università Europea di Roma, dove è preside del Dipartimento di Scienze Storiche. Nel libro il professor Roberto de Mattei, citava due intellettuali, uno laico e uno cattolico, lo scrittore Umberto Eco e il cardinale Carlo Maria Martini.
Umberto Eco scriveva: “Oggi in Europa non ci troviamo di fronte ad un fenomeno di immigrazione. Ci troviamo di fronte a un fenomeno migratorio (…) e come tutte le grandi migrazioni avrà come risultato finale un riassetto etnico delle terre di destinazioni, un inesorabile cambiamento dei costumi, una inarrestabile ibridazione che muterà statisticamente il colore della pelle, dei capelli, degli occhi delle popolazioni”. Il cardinale Martini, da parte sua, riteneva necessaria “una scelta profetica” per comprendere che “il processo migratorio in atto dal Sud sempre più povero verso il Nord sempre più ricco è una grande occasione etica e civile per un rinnovamento, per invertire la rotta della decadenza del consumismo in atto nell’Europa occidentale”.
Di contro il Professor Roberto De Mattei alla luce di queste parole durissime, commentava : “non sarebbero gli immigrati a doversi integrare nella civiltà europea, ma sarebbe al contrario l’Europa a doversi dis-integrare e rigenerare grazie all’influenza delle etnie che la occupano (…) È il sogno di un disordine creatore, di una scossa simile a quella che diede nuova vita all’Occidente all’epoca delle invasioni barbariche per generare la società policulturale del futuro”.
E torniamo all’iniziale discorso del piano organizzato per distruggere gli Stati nazionali e le loro soprattutto radici cristiane. Dio non me ne voglia se sono per i muri, ma occorre salvare l’Europa, è compito di tutti i cittadini europei e soprattutto dei regnanti affaccendati in tutt’altro. Pensano o penserebbero di creare un Superstato, che vuol dire un non-Stato, facile così di cadere nel caos. Il professor De Mattei nel libro parla di decostruzione dell’Europa e di “tribalizzazione dell’Europa”. Il processo di disgregazione dell’Europa, descritto da Alberto Carosa e Guido Vignelli nel loro documentato studio L’invasione silenziosa. L’“immigrazionismo”: risorsa o complotto? (Roma 2002), è divenuto un fenomeno più che epocale. Oggi poi chi si permette di denunciare tutto ciò viene appellato “profeta di sventura”. Poi c’è la sinistra come quella italiana, e che sinistra, che ci propina l’idea che ciò è un processo inarrestabile, che deve essere “governato” e assolutamente non frenato. Papa Francesco ha avuto l’idea malsana, quasi fosse lui il Presidente del Consiglio italiano, di andare a Lampedusa. Puro atto mediatico, osceno per un Papa. Ma avete bene osservato le migliaia di immigrati che arrivano sulle nostre coste? Essi, -eccettuati pochissimi- non fuggono né dai conflitti, né dalla miseria. Sono per lo più giovani in buono stato salute, anche curati nell’aspetto, senza segni di ferite né di denutrizione, come invece dovrebbe essere per chi proviene da zone di guerra o di fame. Tra questi immigrati anche una dose massiccia di infiltrazione ISIS, come ha detto il coordinatore dell’anti-terrorismo dell’Unione Europea dal 2007, Gilles de Kerchove, il 26 settembre scorso al Parlamento europeo. Non va assolutamente dimenticato che tutti i clandestini che sbarcano in Europa sono portatori di una cultura opposta a quella cristiana e occidentale. Vi sembra poco tutto ciò? Le popolazioni europee non ne possono più. E’ ORIANA FALLACI che Papa Francesco dovrebbe far santa, altro che preti e santoni che hanno speso la vita per fare politiche di sinistra. Cristo non serviva né la destra né la sinistra, serviva Dio. Ma oggi la chiesa è al servizio di Dio? Non mi sembra affatto. E in paesi ad alto tasso di immigrazione come la Francia e la Germania la situazione è prossima all’esplosione. “ Siamo sull’orlo di una guerra civile”, ha dichiarato Patrick Calvar, capo della DGSI, la Direzione generale della sicurezza interna francese, davanti a una commissione parlamentare (Le Figaro, 22 giugno 2016). E visto che a Berlino sono quasi di casa, il governo tedesco, da parte sua, ha redatto un “piano di difesa civile” di 69 pagine, in cui si invita la popolazione a fare scorte di cibo e di acqua e a “prepararsi in maniera appropriata ad un evento che potrebbe minacciare la nostra esistenza” (Reuters, 21 agosto 2016).
Carlo Franza