E’ morto Valentino Vago, uno dei maestri della pittura astratta in Italia. Il pittore della luce e del colore assoluto.
I funerali si sono svolti oggi venerdì 19 gennaio in San Giovanni in Laterano in Piazza Bernini, la chiesa milanese dove aveva realizzato la sua ultima “opera ambientale” ovvero “Il mio Paradiso”, terminata nell’estate del 2017. Solo negli ultimi due mesi aveva smesso di frequentare il suo studio, e la sua più recente uscita pubblica risale allo scorso ottobre, in occasione dell’inaugurazione della mostra -ancora in corso- dal titolo “Oltre l’Orizzonte” nelle due storiche gallerie milanesi Il Milione e L’Annunciata. È morto nella sua casa milanese l’artista Valentino Vago, ottantasei anni compiuti in dicembre, uno dei protagonisti della pittura astratta italiana, a seguito di una lunga malattia che non gli aveva tuttavia impedito di lavorare. Nato a Barlassina nel 1931, Vago ha frequentato l’Accademia di Brera nei primi anni Cinquanta: suoi compagni di studi sono stati tra gli altri Valerio Adami, Bepi Romagnoni, Kengiro Azuma, Floriano Bodini. Nel 1960 aveva inaugurato la sua prima rilevante personale al Salone Annunciata di Milano con una presentazione di Guido Ballo. Tra gli anni Sessanta e Settanta si succedono personali all’Annunciata e nella galleria Morone 6 di Milano, ma anche da Martano a Torino e Contini a Roma. Nel 1972 vince il XXVI Premio Michetti. In questo stesso anno il suo lavoro è accostato a quello degli esponenti della Pittura Analitica o Nuova Pittura, con i quali peraltro espone nelle mostre “fondative” di questa tendenza, ma senza mai sentirsi totalmente in sintonia con essa.
Nel 1980 Palazzo Reale di Milano aveva ospitato un suo intervento ambientale intitolato “Tre stanze in scala tonale”. L’anno precedente a trasformarsi in una grande opera pittorica tridimensionale erano stati gli spazi della Cassa Rurale e Artigiana della sua città natale, Barlassina, che nel 1982 vedrà anche la chiesa parrocchiale di San Giulio trasformarsi grazie alle campiture blu di Vago. Con gli anni Ottanta giungono anche la prima antologica al PAC di Milano, un ampio consenso internazionale, un’attività espositiva che spazia dall’Europa all’America Latina. Si susseguono inoltre le collaborazioni con architetti e gli interventi in chiese italiane e straniere. Nel 2007 l’artista aveva dipinto i 12.000 mq di superficie della chiesa di Nostra Signora del Rosario a Doha, in Qatar. Nel 2011 Skira da alle stampe i tre volumi di cui è composto il suo Catalogo Generale. Sono state ventuno le chiese “dipinte” da Vago: dalla prima, San Giulio a Barlassina, del 1982, arrivando a Nostra Signora del Rosario, consacrata nel 2008 a Doha, nel Qatar. Ricordiamo, in particolare, la Cappella del Paradiso di Barlassina del 1992, la chiesa parrocchiale di Cristo Re a Monza del 1993, la chiesa dedicata a Santa Maria Ausiliatrice in San Donato Milanese del 1996, la chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Rovello Porro terminata nel 2002. Nell’estate 2017 aveva terminato la sua ultima opera ambientale “ Il mio Paradiso” nella Chiesa di San Giovanni in Laterano a Milano in Piazza Bernini.
Carlo Franza