TEFAF Maastricht 2018. Aperta la 31.ma edizione della più importante fiera d’arte e antiquariato del mondo.
Maastricht 11 marzo 2018. Sono qui a TEFAF Maastricht 2018, la più importante fiera d’arte e antiquariato del mondo, si fregia di un’offerta d’arte di impareggiabile qualità, grazie alla presenza dei migliori mercanti d’arte ed esperti provenienti da tutto il mondo. TEFAF è una fondazione no profit che si pone come guida esperta sia per i collezionisti privati che per le istituzioni pubbliche del mercato d’arte globale, ispirando compratori ed estimatori di tutto il globo. La trentunesima edizione di TEFAF Maastricht si tiene al MECC di Maastricht dal 10 al 18 marzo 2018. TEFAF Maastricht accoglie il ritorno degli espositori delle scorse edizioni ma dà il benvenuto a 16 nuovi nomi che nel 2018 prendono parte alla Fiera per la prima volta. I nuovi galleristi interessano ben 8 sezioni (TEFAF Ancient Art, TEFAF Antiques, TEFAF Design, TEFAF La Haute Joaillerie, TEFAF Modern, TEFAF Paintings, TEFAF Paper e TEFAF Tribal) e vanno così a rafforzare l’intera offerta della Fiera. Tra i nomi più degni di nota, Perrotin (Francia), Massimo De Carlo (Italia), e Mazzoleni (Regno Unito) della sezione TEFAF Modern. Sempre più in ascesa il fascino della sezione TEFAF Design, che nel 2018 accoglierà quattro nuovi espositori, Galerie Jousse Enterprise (Francia), Oscar Graf (Francia), Galerie Marc Heiremans (Belgio), e Thomas Fritsch – Artrium (Francia). Queste modifiche confermano la reputazione di Fiera innovativa e interdisciplinare che caratterizza TEFAF Maastricht.
Rarità e qualità sono i tratti distintivi di TEFAF Maastricht 2018, la cui Fiera e 275 espositori occupano un’inimitabile posizione all’interno del mercato internazionale dell’arte. La varietà degli oggetti in vendita alla Fiera, specie quelli appartenenti a nicchie ricercate del collezionismo, offrono ancora una volta ai collezionisti privati e istituzionali l’impareggiabile opportunità di ammirare e acquistare alcuni dei migliori oggetti presenti sul mercato. La trentunesima edizione della Fiera ha aperto le sue porte al pubblico sabato 10 marzo, dopo due giorni di anteprima – l’8 e il 9 marzo – riservati ai collezionisti. TEFAF Maastricht, che celebra oltre 7000 anni di arte e di storia, ha luogo come sempre al MECC di Maastricht. I galleristi che partecipano a TEFAF Maastricht sono i leader dei loro settori, e per questo spesso scoprono per primi le opere o le portano sul mercato per la prima volta. Questo è il caso di KollenburgAntiquairs (Stand 182), che esporrà Sant’Albino e San Bernardo,1496, tempera su pannello di Filippino Lippi (ca.1457-1504). Quest’opera giunge sul mercato per la prima volta in oltre cento anni, ed è dotata di una provenienza straordinaria. Il pannello, che faceva parte di una pala d’altare, fu dipinto per il Convento di San Donato agli Scopeti al fine di sostituire quello commissionato nel 1481 a Leonardo da Vinci, rimasto incompleto. Nel 1529 venne comprato dal Cardinal Carlo de’ Medici, e nel 1666 divenne parte della collezione degli Uffizi.
TEFAF Antiques è la sezione più ampia della Fiera, con ben 90 galleristi. Ogni anno presenta alcuni dei più magnifici esempi di arte figurativa e decorativa attualmente sul mercato. Le sculture di vari secoli saranno particolarmente presenti all’edizione 2018 della Fiera. Daniel Katz Gallery (Stand 100) espone la straordinaria scultura evocativa in bronzo Torso of a Crouching Woman [Torso di Donna Accovacciata] di Camille Claudel (1964-1943).Disegnato nel 1887 circa e realizzato nel 1913, si crede rappresenti la relazione distruttiva tra la Claudel e Auguste Rodin, nel cui studio l’artista lavorò per molti anni. AxelVervoordt (Stand 424) presenta una splendida scultura in marmo del I secolo d.C., Head of Venus Genetrix [Testa di Venere Genitrice],che approda sul mercato per la prima volta dagli anni Sessanta.
Spesso i mercanti d’arte scelgono TEFAF Maastricht per omaggiare un particolare movimento o tema della storia dell’arte, ma anche per festeggiare un proprio traguardo. Epoque Fine Jewels (Stand 186) celebra il suo sessantesimo anno di attività a TEFAF Maastricht. Per l’occasione, espone una notevole opera del patrimonio belga: il girocollo art nouveau “Glycines” di Philippe Wolfers (1958-1929). Si tratta di uno dei più sbalorditivi gioielli disegnati da Wolfers e presenta cinque riproduzioni di glicine ad alternanza, in tormalina rosa e opale, racchiusi da grappoli di foglie smaltate in verde e viola con la tecnica plique-à-jour. Molti artisti di spicco dell’Europa centrale saranno a loro volta rappresentati alla Fiera: Richard Nagy (Stand 412) esporrà le opere del maestro austriaco EgonSchiele (1890 – 1918), tra cui lo squisito Nude with Green Stockings [Nudo con Collant Verdi], 1918, guazzo e matita nera su carta, mentre The Mayor Gallery (Stand 451) offre l’opera sensazionale Barson, 1966-1969, olio su legno, del celebre artista optical internazionale Victor Vasarely (1908 – 1997).
Le riscoperte sono un’altra caratteristica della sezione TEFAF Paintings: Antonacci Lapiccirella Fine Art (Stand 345) propone un dipinto inedito di Antonio Canova (1957 – 1822) finora rimasto fuori dal mercato, che costituisce un’importante riscoperta e fornisce nuovi significativi elementi sull’attività pittorica del celebre scultore. Il dipinto in questione è Ritratto di Giorgione, olio su tela, realizzato per portare i più famosi artisti dell’epoca a pensare che si trattasse di un autoritratto di Giorgione.
La sezione TEFAF Paper offre ai visitatori alcune delle opere su carta più espressive e rilevanti a livello culturale. Il gallerista spagnolo Artur Ramon (Stand 160) presenta un’opera inedita di José de Ribera (1591-1652) intitolata Philosopher [Filosofo], olio su tela. Si tratta di un capolavoro di ritrattistica di Ribera, la cui intensità può essere paragonata ai ritratti degli Apostoli che si trovano oggi al Museo del Prado (come San Bartolomeo, San Filippo o San Tommaso). Stephen OngpinFine Art (Stand 724) presenterà un magnifico disegno a inchiostro di ThéodoreGéricault, Study of a Lion [Studio di un Leone],1791. Géricault non ha eguali nella qualità dei suoi ritratti di animali. Quest’opera delicata dovrebbe essere appartenuta originariamente al figlio illegittimo dell’artista, Georges-Hippolyte Géricault, ed è stata parte di una collezione privata dagli anni Ottanta.
La sezione TEFAF Ancient Art offre ai visitatori la possibilità di ammirare alcune delle più antiche opere d’arte in vendita oggi, e i suoi oggetti provengono da tutte le aree del mondo. Uno dei pezzi forti della galleria americana The Merrin Gallery (Stand 430) è un vaso cilindrico policromo dei Maya, che ritrae giovani dèi del grano adagiati su un cuscino di pelle di giaguaro, risalente al 550-950 d.C. A fianco di TEFAF Ancient Art c’è anche la più recente sezione della Fiera che è TEFAF Tribal, inaugurata nell’edizione 2017. Questa sezione di TEFAF Maastricht è entusiasmante e in crescita, e presenta ai visitatori molte opere di grande valore culturale. Tra i pezzi più interessanti, una statua di una figura Uli nera eretta, proveniente dall’isola della Nuova Irlanda ed esposta dalla galleria belga Bernard de GrunneTribal Fine Arts (Stand 121). Si tratta di uno dei più raffinati esempi di opere del suo genere approdate sul mercato, una perla rara di TEFAF Tribal. Un’altra sezione dinamica della Fiera è TEFAF Design, che include 15 galleristi che presentano un’impareggiabile selezione di oggetti rari e pluripremiati. La galleria newyorchese DemischDanant (Stand 610) espone una notevole libreria da parete realizzata nel 1958 e poi presentata all’Esposizione Internazionale di Bruxelles lo stesso anno, dove vinse il GrandPrix e la Medaglia d’Oro. Inoltre, la Galerie Eric Philippe (Stand 608) presenta due lampadari del designer finlandese PaavoTynell (1890-1973), creati nel 1954; ne furono prodotti solo tre, il che rende questi oggetti incredibilmente rari.
TEFAF Maastricht è lieta di ospitare cinque emozionanti giovani galleristi all’interno di TEFAF Showcase: i partecipanti dell’edizione 2018 sono la Galerie Le Beau (Stand 1), Charles-Wesley Hourdé(Stand 2), Kallos Gallery (Stand 3), (Stand 4), e la Librairie Camille Sourget (Stand 5). Il raggio delle discipline inerenti il collezionismo racchiuse in TEFAF Showcase è estremamente ampio e i partecipanti avranno occasione di sbizzarrirsi nella propria area di competenza. La Galerie Le Beau ha uno stand dedicato a quattro sedie lounge, quasi tutte mai proposte in mostra finora. Particolarmente degna di nota la sedia disegnata e progettata da José Zanine Caldas (1919-2001) nel 1949, perché fosse prodotta da un’azienda che voleva offrire mobili in materiali dal prezzo contenuto agli amanti del design con un budget limitato. Realizzato in compensato, corda e tessuto, questo prototipo è un pezzo unico mai andato in produzione. Kugel (Stand 200), all’interno della sezione TEFAF Antiques, offre uno dei più raffinati esempi di arti decorative del XVII secolo. Si tratta del Bulgari Clock [Orologio di Bulgari], un capolavoro di lavorazione dell’avorio del Barocco tedesco, perfetto esempio del cosiddetto Gesamtkunstwerk, ovvero “opera d’arte totale”, dato che si tratta di una collaborazione tra un intagliatore di avorio, un orologiaio e diversi orafi. Inoltre, come suggerisce il nome, quest’opera ha una provenienza straordinaria, in particolare per essere stata acquistata all’inizio degli anni Sessanta da Constantino Bulgari (1889 – 1973), figlio di Sortirio Bulgari, fondatore dell’omonimo marchio di gioielleria e argenteria. Precedentemente, nel XVIII e XIX secolo, l’orologio era appartenuto alla famiglia Rothschild.
Un pregiato esempio di artigianato è offerto da Adrian Sassoon (Stand 269). La galleria ha un rapporto duraturo con l’orafo di fama internazionale Giovanni Corvaja, un vero e proprio alchimista dell’oro. L’ultima opera di Corvaja rappresenta una reale innovazione della tecnologia orafa. La Ciotola Mandala è composta da circa 4000 metri di filo in oro 18 kt, ciononostante – per il modo in cui è stata realizzata a mano – circa due terzi del suo volume sono occupati da aria. Questo le conferisce un travolgente senso di trasparenza, consentendo alla luce di creare affascinanti giochi lungo la sua struttura geometrica. Il nuovo espositore di TEFAF Maastricht appartenente alla sezione TEFAF Ancient Art, la Galerie Chenel (Stand 431), offre una straordinaria opera in marmo romano del II secolo, Testa di Serapide, appartenuta alla stessa famiglia dal 1905 e tornata sul mercato per la prima volta in oltre 120 anni. Questa scultura è indicativa della qualità per cui la Galerie Chenel è celebre. L’opera presenta un viso levigato ed espressivo incorniciato da lunghi riccioli squisitamente scolpiti. I tre ciuffi di capelli sulla fronte identificano la figura nel Dio Serapide. Una scultura di queste dimensioni è estremamente rara e illustra il calibro senza eguali delle opere che i mercanti d’arte espongono a TEFAF Maastricht. Da Londra, Charles Ede (Stand 426), specialista di opere antiche, presenta uno splendido e delicato rilievo romano in avorio raffigurante un corteo bacchico con Sileno ubriaco, risalente al I-II secolo d.C. e appartenuto a una collezione privata dall’inizio del XX secolo. Data la lunghezza della scena intera, è possibile che l’opera fosse stata pensata per decorare un arredo, come un supporto in legno o forse una piccola cassapanca.
TEFAF Tribal, la sezione più recente aggiunta a TEFAF Maastricht, offre ai visitatori un’esauriente panoramica di un segmento del mercato molto popolare. La Galerie Meyer – Oceanic & Eskimo Art (Stand 135) espone la figura dello spirito Aripa per la caccia e per la guerra, raffigurata con fattezze umane stilizzate, di profilo, e scolpita nel legno massiccio. Realizzata dal popolo Ewa della Melanesia (caverne del Korewori), risale al XVII-XIX secolo. Il mercante d’arte americano Donald Ellis (Stand 128) espone una maschera alaskana in legno, pittura e fibra vegetale. Quest’opera è indicativa della profonda passione che i mercanti nutrono per gli oggetti che commerciano: Ellis vide per la prima volta questa maschera 25 anni fa quando apparteneva alla collezione dell’artista surrealista Roberto Matta (1911-2002). Oggi, la metterà in vendita a TEFAF Maastricht. L’opera proviene molto probabilmente da Goodnews Bay, nella zona sud-ovest dell’Alaska, ed è un superbo esempio dello stile del tardo XIX-primo XX secolo.
Uno dei pezzi più straordinari della sezione TEFAF Paintings è esposto da Adam Williams (Stand 454), che presenta una delle migliori opere di Jacob Jordaens (1593-1678) oggi sul mercato. Si tratta di Ermes al Tavolo di Calipso, che oltre a essere in condizioni fantastiche è anche un’opera molto forte ed entusiasmante, a livello composizionale, per l’artista. Lowell Libson & Jonny Yarker (Stand 343), espongono a TEFAF Maastricht 2018 sotto questo nome per la prima volta, presentando un significativo numero di opere appena giunte sul mercato, a riprova delle loro abilità. Di particolare rilievo è il ritratto di William Ponsonby, Conte di Bessborough, ad opera di Jean-Étienne Liotard (1702-1789), pastello su pergamena, disegnato nel 1754 e ancora racchiuso nella sua cornice originale. L’opera, un ritratto potente, fu commissionata proprio da Bessborough, che era il cliente britannico più importante di Liotard. Dopo essere appartenuta per gli ultimi 220 anni a una collezione di famiglia, è ora sul mercato.
Una cosa che i collezionisti si aspettano da TEFAF Maastricht, e per cui la Fiera è rinomata, è l’alta specializzazione delle categorie di collezionismo proposte dagli espositori. Questo è dimostrato splendidamente da Sam Fogg (Stand 312), che offre una figura pleurant, scolpita nella pietra, che adornava la tomba del Conte Aimone di Savoia, detto il Pacifico, nell’Abbazia reale di Altacomba. Non è frequente trovare un pleurant integro al di fuori delle collezioni museali; questo tipo di oggetti sono facilmente asportabili dai loro contesti originali e sono molto fragili, oltre a essere stati fortemente redditizi durante i saccheggi della Rivoluzione. Stéphane Clavreuil Rare Books (Stand 721) offre una rarissima prima edizione completa in lingua araba di Le Mille e Una Notte. Quest’opera, di cui furono prodotte solo sette copie, è inoltre la prima edizione stampata in tutto il mondo arabo. Le altre copie si trovano in sei biblioteche del mondo – American University Beirut, British Library, Danish Royal Library, Harvard, Huntington e Yale – e nessuna è mai stata messa all’asta. Un esempio di sensazionale pregio del talento di Edouard Vuillard (1868-1940) con i pastelli è proposto da Stephen Ongpin Fine Art (Stand 724). Dal 1900 in poi, Vuillard impiegò molti pastelli per le sue opere, diventando rapidamento un maestro della delicatezza e della vivacità di questa tecnica. L’opera in questione, Modella su un Divano Verde (Modèle sur on sofa vert), è un lavoro a pastello insolitamente grande per l’artista e rappresenta una delle punte di diamante della sezione TEFAF Paper.
Esempi eccezionali di opere del maestro moderno Giorgio Morandi (1890 – 1964) esposte nella sezione TEFAF Modern; sia la Galerie Kartsen Greve (Stand 414) che il nuovo espositore M & L Fine Art (Stand 523) offrono una natura. I maestri moderni del XX secolo sono il fulcro della sezione TEFAF Modern; Paolo Antonacci (Stand 337) con un potente ed evocativo Cavallo e Cavaliere (“Il Lambicco”), 1980, olio su tela, di Marino Marini (1901 – 1980), richiama la prima retrospettiva dedicata a Marino Marini alla Peggy Guggenheim Collection appena aperta a Venezia. Inoltre, Van de Weghe (Stand 510) esporrà un eccezionale olio su tela di Pablo Picasso (1881-1973), Tete d’Homme [Testa d’Uomo], 1965morta iconica dell’artista. Le due Natura Morta, olio su tela, furono realizzate all’inizio degli anni Cinquanta. Sempre all’interno della sezione TEFAF Modern, il nuovo espositore Perrotin (Stand 441) è parte della selezione di mercanti d’arte a supporto dell’offerta, alla Fiera, di opere d’arte contemporanea di grande calibro. La punta di diamante del suo stand è Eternity – New 40403 Stone Statue, Aphrodite Holding her Drapery [Eternità – Nuova Statua di Pietra 40403, Afrodite che Regge il suo Drappeggio], 2016, formata da due figure, una all’ingiù e una all’insù, unite al posto delle loro teste. Quest’opera accattivante è dell’acclamato artista contemporaneo Xu Zhen (classe 1977).
Verso la fine degli anni Sessanta, all’architetto danese Aage Porsbo fu commissionata la progettazione di una nuova chiesa per la parrocchia di Skovlunde, Danimarca, sia in termini di struttura dell’edificio che di arredamento e illuminazione all’interno. Il risultato fu uno splendido ambiente, caratterizzato da linee pulite e geometriche, e una notevole serie di lampadari di ottone. Di questi, Porsbo ne progettò e realizzò solo 28, 20 dei quali si trovano oggi nella chiesa. Uno di tali rari e caratteristici lampadari sarà esposto alla Fiera dallo specialista in design danese Dansk Møbelkunst (Stand 600). Il movimento Bauhaus, che influenzò e continua a influenzare il design, è stato più volte rappresentato all’interno della sezione TEFAF Design. E’ infatti alla base della presentazione della Galerie Ulrich Fiedler alla Fiera (Stand 615), che offre anche il primo catalogo di vendita del Bauhaus, pubblicato nel 1925. Questo raro documento è uno dei primi capolavori di tipografia del giovane Herbert Bayer (1900-1985). Oltre a Fiedler, la Jason Jacques Gallery (Stand 604) esplora l’eredità del movimento Bauhaus attraverso la presentazione di una selezione di dipinti, tra cui in particolare Young Eagle [Giovane Aquila], 1936, di Josef Albers (1888-1976), che insegnò al Weimar Bauhaus e fu una delle figure più in vista del movimento.
Hemmerle (Stand 141) celebra quest’anno il 125° anniversario della sua attività; e per festeggiare ha lanciato a TEFAF Maastricht una nuova collezione di opere, esplorando l’eredità di Hemmerle in termini di produzione di medaglie. I gioiellieri hanno effettuato accurate ricerche negli archivi del loro atelier di Monaco, scoprendo un tesoro di stampi per goffratura impiegati per varie medaglie. Su ispirazione delle loro forme, sono stati quindi creati 10 pezzi unici. Sempre all’interno della sezione TEFAF La Haute Joaillerie, Van Cleef & Arpels (Stand 144) presenta una accattivante selezione di pezzi sia vintage che contemporanei, enfatizzando l’inimitabile maestria e creatività che ha sempre contraddistinto il suo nome. Di particolare nota, appartenente alla collezione Heritage, è una superba collana di diamanti, risalente al 1955 circa, che comprende 60 diamanti con taglio a baguette e 23 a forma di pera. TEFAF Showcase ospita Charles-Wesley Hourdé (Stand S2), Kallos Gallery (Stand S3), Galerie Le Beau (Stand S1), Cortesi Gallery (Stand S4) e la Librairie Camille Sourget (Stand S5), un gruppo dinamico e frizzante di mercanti d’arte che hanno da poco avviato la loro attività. Le opere offerte all’interno di TEFAF Showcase sono di vario genere, e includono una meravigliosa anfora nolana attica a figure rosse, ca. 490 – 470 a.C., proposta dalla Kallos Gallery (Stand S3).
Parallelamente alla straordinaria varietà di opere in vendita alla Fiera, l’Amsterdam Museum pare proprio essere il protagonista della TEFAF Loan Exhibition, supportata dal principale sponsor di TEFAF Maastricht, AXA ART. La selezione di opere di recente restauro fornisce ai visitatori uno sguardo inedito sull’inconfondibile collezione ospitata dall’Amsterdam Museum, oltre a una panoramica del lavoro cruciale e meticoloso che viene svolto per restaurare un’opera che fa parte della storia nazionale. L’Amsterdam Museum è attualmente impegnato nel restauro di uno dei suoi capolavori, I Capi della Guardia Civica (1653) di Bartholomeus van der Helst (ca.1613 – 1670), che è l’opera di punta della mostra in prestito a TEFAF Maastricht 2018, all’interno della sezione TEFAF Paper. Per la prima volta i visitatori della Fiera possono non solo ammirare i risultati del restauro, ma anche comparare gli oggetti raffigurati nel dipinto con esempi originali di argenteria del XVI secolo – una situazione unica per l’arte olandese. Il ritratto di gruppo raffigura diverse personalità di spicco: l’ex borgomastro Jan van de Poll (1597-1678), il mastro birraio Albert Dircksz Pater (1602-1659) e il celebre cartografo ed editore Joan Willemsz Blaeu (1598-1673). Insieme, erano i custodi della Guardia Civica, e della sua collezione di ritratti di gruppo e reperti storici. I personaggi sono raffigurati seduti a un tavolo, mentre sulla destra i loro figli allenano le proprie doti di arcieri. I quattro uomini del dipinto sono circondati di preziosa argenteria; sullo sfondo, una credenza appare colma di tazze, tazzine e cucchiai; sulla sinistra Banninck Cock regge un calice finemente decorato, e i suoi colleghi mostrano il collare e il bastone della Guardia, coronato da decorazioni a forma di uccelli. Sullo sfondo, la moglie del locandiere presenta il corno potorio sul suo piede d’argento, sempre appartenente alla Guardia. La presenza di questi oggetti preziosi sul tavolo richiama l’illustre storia della Guardia Civica di quegli anni, sottolineando il buon governo delle personalità raffigurate nel dipinto. Oltre che per il suo pittore, uno dei più grandi ritrattisti del Secolo d’oro olandese, per la fama dei suoi protagonisti e per l’apprezzata prospettiva sott’in su, questo ritratto di gruppo si distingue poiché raffigura tre oggetti d’arte tuttora esistenti. Il collare, il bastone e il corno potorio finemente decorati, appartenenti alla collezione della Guardia Civica, non erano solo valorizzati dai capi del 1653, ma possono ancora essere ammirati dai visitatori dell’Amsterdam Museum, poiché appartengono al Comune di Amsterdam. Capolavori in argento del genere, provenienti dal XVI secolo, sono una rarità in qualsiasi collezione pubblica o privata dato che in molti casi venivano modificati sulla base dei gusti delle varie epoche oppure addirittura fusi. L’esistenza di oggetti di tale valore, raffigurati in un dipinto di così alta qualità, è un fatto più che eccezionale. Il capolavoro di Van der Helst sarà circondato da altri cinque ritratti di gruppo che sono stati restaurati da poco. Insieme testimoniano il successo e la qualità della ritrattistica di gruppo ad Amsterdam durante il Secolo d’oro. Due di questi dipinti, entrambi restaurati nel 2017, sono di Ferdinand Bol (1616 – 1680) e raffigurano i governatori e le governatrici dell’Asilo dei Lebbrosi di Amsterdam. Al momento fanno parte della mostra sull’artista dell’Amsterdam Museum. Un altro ritratto di gruppo di Van der Helst, I Capi degli Archibugieri della Guardia Civica, restaurato nel 2011, dopo un prestito per cinque anni alla National Gallery of Art di Washington è esposto per la prima volta dal suo ritorno nei Paesi Bassi. Le ultime opere sono due Lezioni di Anatomia, una di Aert Pietersz (1550 – 1612), l’altra di Adriaen Backer (1635 – 1684), restaurate in collaborazione con le istituzioni che negli anni le hanno prese in prestito per le proprie mostre. Dal 2016 l’opera di Backer ha fatto parte della mostra permanente di ritratti del Secolo d’oro dell’Hermitage Amsterdam, che vanta un’incredibile collezione di ritratti di gruppo ambientati ad Amsterdam. Queste sono le quattro opere che completano la mostra in prestito a TEFAF Maastricht 2018.
Carlo Franza