Bergoglio il papa contempl-attivo che muove religione e Chiesa con i droni.
La Chiesa di Bergoglio con i “santi fatti in casa”( vedi La Fabbrica dei Santi” di Laura Fezia–Nell’attività frenetica della «fabbrica dei santi» soprattutto durante il pontificato di Giovanni Paolo II, abbiamo avuto 1.338 beati e 427 santi in ventisette anni), come la pasta fatta in casa delle donne del Sud, sconfina teologicamente e liturgicamente in una desacralizzazione totale non solo dei secoli passati ma anche del presente. Il Papa argentino, dittatore e comunista, che non ebbe il coraggio quand’era arcivescovo di Buenos Aires di schierarsi contra la dittatura dei generali che misero in piedi le colonne dei “desaparecidos” dispersi nell’oceano in pasto agli squali, adesso fa il misericordioso e non sa cosa, Cristo, il vero figlio di Dio, gli ha preparato per l’aldilà. Bergoglio è convinto di andare a sedere alla destra del Padre. Bergoglio è appena tornato a Roma da Alessano-Lecce (proprio la mia patria) dove è andato a recitare una prece sulla tomba del mio fraterno amico don Tonino Bello, vescovo degli ultimi, -e per dirla tutta, delle prostitute, dei carcerati e degli ubriaconi-, bene, Bergoglio in un breve discorso alla folla intervenuta ha detto che occorre essere “contempl-attivi”, e cioè niente vita di clausura ma sempre in giro come ben fa proprio lui. E questo modo di essere “contempl-attivi” stile Bergoglio è stato preso a modello proprio in questi giorni da un prete iperattivo che in una chiesa brasiliana, São Geraldo Magela, arcidiocesi di Sorocaba, ha fatto sì che il Santissimo Sacramento entrasse in chiesa trasportato da un drone. Proprio così. In Chiesa l’Ostensorio fa il suo trionfale ingresso trasportato appunto da un drone. Il volo come vedete dall’immagine -ma trovate in rete anche il filmato-, è incerto, tanto che una signora con preoccupazione insegue il drone lungo la navata centrale, poi l’afferra per farlo dirigere meglio verso il prete che lo aspetta davanti all’altare. Poi il drone, con l’ostensorio appeso, svolazza per un po’, e infine scende tra le mani della suddetta signora, la quale consegna l’ostensorio al celebrante e questi, dopo averlo mostrato all’assemblea, lo colloca finalmente sull’altare. Non vi dico come sia proprio dal filmato a notarsi il comportamento dei fedeli, che da quando il drone entra in chiesa non fanno che applaudire, gridare e fischiare, pieni di ammirazione per la fantastica trovata, come se fossero allo stadio.
Ha scritto l’illustre vaticanista Aldo Maria Valli : “Ora devo dire che il drone mi mancava. In chiesa ho visto un po’ di tutto: preti ballerini e preti clown, preti chitarristi e preti cantautori; vescovi ciclisti (all’interno della cattedrale) e vescovi canterini; chiese usate per pranzi e per mostre, per sfilate di moda e porchettate; ho visto anche un cervo imbalsamato posto ai piedi dell’altare e un gesuita indiano danzante (nel presbiterio) in abiti indù. Ho visto perfino un celebrante, durante un matrimonio, invitare lo sposo a offrire ai presenti uno spritz, come se l’altare fosse il bancone del bar e la messa un’happy hour. Il drone però mi mancava”. Questo caso brasiliano rispecchia il contempl-attivismo di Bergoglio, e in questo caso è stato coinvolto il Corpo di Cristo con questa trovata, idea di un sacerdote e di un vescovo che l’hanno permessa. Profanazione e oltraggio. Non aggiungo di più, ecco cos’è la Chiesa di Bergoglio oggi. Si movimenta una teologia che al centro non mette più Dio, ma l’uomo.
E riprendendo quanto dicevano all’inizio, sul fatto che Papa Bergoglio insista sulla “misericordia” e la piazza come un prezzemolo su ogni pietanza verbale e discorso che fa, ebbene in questo caso -di cui sotto faccio cenno- ha messo da parte misericordia e povertà; pensate il Vaticano e Papa Bergoglio hanno dichiarato guerra a un piccolo sito ultra-conservatore spagnolo www.InfoVaticana.com, in passato spesso critico nei confronti del papato e della curia, dando mandato allo studio di avvocati più costoso e importante del mondo, un colosso multinazionale, Baker & McKenzie per diffidare dall’uso del dominio che contiene la parola Vaticano. Badate bene, hanno dato mandato allo studio di avvocati più costoso al mondo, per dirimere la vicenda. Altro che povertà, tanto c’è l’8 per mille che finanzia i capricci del Papa, dei vescovi e dei cardinali. Povero Cristo che dall’alto dei cieli guarda la sua Chiesa così mal ridotta, con un Vangelo fatto ormai solo di parole e non di fatti.
Carlo Franza