Sant’Efisio. Martirizzato dai romani, Santificato dai cristiani, Venerato dai contemporanei. In corso una mostra al Museo Archeologico di Cagliari.
Efisio, uno dei Santi più venerati della Sardegna, ospitato per la prima volta con una grande mostra al Museo Archeologico nazionale di Cagliari. Il Polo Museale della Sardegna, ha in mostra fino al 30 settembre 2018 l’evento storico “EFISIO. Martirizzato dai romani. Santificato dai cristiani. Venerato dai contemporanei”.
Tra il fervore della venerazione per il Santo, un vasto programma per il riconoscimento della Festa quale patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO e la nascita di un cammino religioso già oggi fortemente sentito dal popolo sardo, il Museo vuole fornire un importante contributo, riconducendo le vicende del Santo al momento storico del martirio avvenuto nel 303 d.C., quando al tempo dell’imperatore Diocleziano, il soldato Ephysius venne mandato nella Kalares romana a combattere i cristiani. Rifiutando le vesti di persecutore, Ephysius, dopo la visione di una croce di cristallo che gli rimarrà tracciata nella mano, si convertì al cristianesimo e per questo venne condannato, fustigato e infine martirizzato in riva al mare a Nora nell’area dell’attuale Pula. Efisio diventato Santo, ritratto nella preziosa scultura settecentesca dell’artista A. G. Lonis, viene posto di fronte alle statue marmoree simboli del potere di Roma, ad evocare “idealmente” gli autori del suo martirio. E’ così che nasce la descrizione della vita di Efisio soldato romano. Il racconto di Efisio e gli approfondimenti dei numerosi ricercatori che hanno collaborato alla mostra scorrono nell’allestimento museale tra le dee madri neolitiche, i bronzi nuragici, i guerrieri di Mont ‘e Prama, le stele puniche, i reperti romani, le prime tracce del cristianesimo, i bassorilievi bizantini dell’isola di San Macario (Pula), esposti per la prima volta al museo, per giungere infine tra gli abiti della tradizione popolare e i preziosi cimeli custoditi dall’Arciconfraternita del Santo. E’ una mostra storica, cara al popolo sardo, alla cristianità intera, e ai devoti del santo che credette fortemente alla sua conversione, fino alla morte.
Carlo Franza