Ottantadue dipinti falsi scoperti nel museo francese Etienne Terrus di Elne.
Una delusione senza fine, una bruttissima scoperta, quella del museo francese dedicato al pittore Étienne Terrus di Elne, paesino di meno di 8mila abitanti alle porte di Perpignan, nel Sud della Francia, che ha scoperto -si fa per dire per caso- che 82 quadri della collezione, che si credevano essere stati dipinti da Terrus, erano in realtà dei falsi. Proprio così, dei “falsi” come si usa dire oggi da noi esperti e periti d’arte. Il problema più forte ed evidente è che i dipinti, acquistati negli ultimi venti anni, rappresentavano più della metà della collezione esposta nel museo, e se fossero stati originali avrebbero avuto un valore totale di oltre 600mila euro. Ne ha dato ufficialmente notizia la Bbc. Il fattaccio è stato scoperto in seguito al lungo lavoro di ristrutturazione dell’immobile. Uno storico dell’arte coinvolto nella riorganizzazione del museo dopo la recente acquisizione di circa 80 dipinti, ha rilevato che quasi il 60% dell’intera collezione era finta. Il collega critico d’arte Eric Forcada, che si era accorto della stranezza dopo aver visitato la struttura, ha compiuto le opportune verifiche, anche confrontandosi con altri colleghi esperti. Eric Forcada, lo storico dell’arte che ha scoperto le contraffazioni, ha affermato di aver capito subito che la maggior parte delle opere erano false. In che modo? Ecco: “Su un dipinto, la firma dell’inchiostro si è cancellata non appena vi ho passato sopra il mio guanto bianco”, ha spiegato. Forcada ha così allertato l’addetto culturale della regione e ha richiesto una riunione di esperti del panel per confermare le sue conclusioni. “A livello stilistico, si tratta di un falso molto grezzo. I supporti in cotone non corrispondono alla tela utilizzata da Terrus. E ci sono alcuni anacronismi”, ha detto Forcada. Aggiungiamo noi, e’ certo che la questione dei falsi circola in Europa alacremente, altro che cultura e protezione del patrimonio.
Il sindaco del comune, Yves Barniol, ha spiegato che si tratta di un vero e proprio disastro (“C’est une catastrophe”, ndr), scusandosi con quanti hanno visitato il museo in questi anni; e ha aggiunto: “Mi metto nei panni di quanti hanno pagato l’ingresso del museo, e hanno visitato i nostri luoghi. È inaccettabile. Spero arriveremo presto a individuare i responsabili”. Ha proseguito ancora il sindaco Yves Barniol: “Etienne Terrus era il grande pittore di Elne. Faceva parte della comunità, era il nostro pittore”
Terrus, nato nel 1857 a Elne (dove morì nel 1922), si dedicò nel corso della carriera quasi esclusivamente alla rappresentazione dei paesaggi della sua terra: il Roussillon. Amico di Henri Matisse, venne influenzato dall’impressionismo ed è considerato uno dei precursori del fauvismo. Il comune ha presentato una denuncia contro ignoti per individuare chi ha commissionato, dipinto o venduto quei quadri. Il museo, inaugurato nel 1994, era stato momentaneamente chiuso, ma è stato di nuovo aperto, senza i falsi. D’altronde il museo Etienne Terrus è divenuto per il territorio che l’accoglie gran pregio e riferimento per attrarre turisti, oltre a portare il nome del loro concittadino più illustre, artista vissuto a tra ‘800 e ‘900. Aver perpetrato un danno così forte al museo, utilizzando il raggiro e la truffa, ha messo fuori gioco anche un po’ di memoria e di storia del paese Elne. Pensate che su un totale di 140 opere che compongono la collezione, ben 82 sono risultate false.
Carlo Franza