Lucio Fontana. Preziose opere grafiche in mostra ad Albisola per ricordare l’artista nel cinquantesimo della morte.
Alessandro Signori ha inaugurato la mostra “LUCIO FONTANA opere grafiche”, presso la SIGNORI ARTE, Corso Bigliati 26 di Albissola Marina (SV); località frequentata dall’artista negli anni Sessanta insieme ad altri nomi dell’arte e della cultura internazionale.
Mostra incentrata sulla produzione grafica (litografie, acqueforti) dell’artista negli anni ’60. Lucio Fontana (1899-1968) è riconosciuto, a livello Internazionale, tra i maggiori artisti del XX secolo. In occasione degli avvenimenti che Albissola gli dedica, nel cinquantesimo anniversario della sua morte, ho deciso di omaggiare questo indiscusso Maestro con una mostra di opere grafiche. I multipli selezionati – incisioni, acqueforti, litografie e serigrafie – esemplificano un’espressione tematica di grande qualità. Si cimentò rare volte in tali creazioni, pensandole e curandole in tal modo da far loro rappresentare il suo formidabile linguaggio, con gli esiti straordinari che le opere esposte – cercate e volute con l’amore di chi prima di essere mercante d’arte è appassionato collezionista– confermano. Per Lucio Fontana il disegno e le opere su carta assumono ruoli diversi. Per Fontana – di cui quest’anno ricorre il cinquantenario della morte – il disegno è mezzo per fissare un’idea, sede di definizione di un progetto, modo di ricerca ma anche il luogo del “gesto”.
L’ intera opera su carta di Lucio Fontana rappresenta una vera e propria mappa grafica e concettuale sia del pensiero che della ricerca dell’artista. Occorre tener conto nell’ampiezza dell’arco cronologico di quarant’anni – dal 1928 al 1968 – che la grafica è stata elettiva di una delle espressioni creative d’avanguardia più significative e inventive del secolo trascorso. Si è già proceduto in parte allo studio approfondito nel campo grafico di Fontana, alla luce delle esposizioni, delle riproduzioni e della fortuna critico-espositiva dell’opera su carta dell’artista. In questo modo, grazie anche a una prima registrazione delle opere su carta svolta già a partire dai primi anni 70 ( il collega Enrico Crispolti pubblicò il suo fondamentale primo catalogo delle opere di Fontana già nel 1974) si sono potuti intuire i numeri possibili e l’entità del lavoro. Ad oggi di Lucio Fontana abbiamo circa 5700 opere su carta (probabilmente solo i disegni) che sono state rintracciate, studiate e riordinate secondo criteri stilistici cronologici e tematici in un confronto serrato con testi certificati e documentati. La carta insomma è stato il materiale ideale dove sperimentare, affondare il segno, lasciare e calibrare la traccia; in questo dunque le opere su carta anticipano e sono laboratorio dei lavori plastici di Fontana, anticipandoli in parte ma mantenendo tuttavia una forte autonomia. E’ certo che il segno di Fontana si comporta e si muove a seconda se è il pennino a scorrere e incidere, o la matita e l’amata velocissima biro a segnare la carta. Fontana è stato artista a tutto calibro, scultore e costruttore di spazio, anche nell’ideale concettuale bidimensionalità del foglio che, grazie al segno, è divenuta un luogo ideale e virtuale. Opere su carta, disegni e grafica pura come quella in mostra in questa sede albisolese sono anche l’introduzione vitale alle opere plastiche e pittoriche.
Carlo Franza