Valerio Berruti e la storia di Nina. Una mostra, un film d’artista e una favola dolce nella Chiesa di San Domenico ad Alba(Cuneo). Una spettacolare storia di libertà.
La meravigliosa chiesa medievale di San Domenico di Alba nel corso della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba torna ad essere un luogo dedicato all’arte contemporanea. E’ stato Valerio Berruti – che già nel 2011 ha esposto nella chiesa albese l’installazione site specific “La rivoluzione terrestre” – a presentare, nel periodo in cui la città di Alba diventa meta di un turismo internazionale, il suo ultimo progetto artistico. Berruti è un artista noto per le sue immagini essenziali ispirate al mondo sospeso dell’infanzia, il momento della vita in cui tutto deve ancora avvenire. L’artista utilizza diverse tecniche dall’affresco alla scultura passando per la videoanimazione formata da disegni uniti in sequenza.
La personale “La storia di Nina”, a cura di Arturo Galansino, aperta fino al 25 novembre 2018, racconta la creazione del nuovo lavoro cinematografico di Berruti “La giostra di Nina”, un’opera che lega nuovamente il suo tratto lieve all’animazione mettendo in sequenza circa 3000 disegni così da farli diventare fotogrammi di un video. A differenza delle precedenti animazioni, presentate in loop, il nuovo cortometraggio animato ha una sceneggiatura articolata, tratta da un racconto di Filippo Bessone. I protagonisti del cortometraggio animato sono Nina, una piccola giostraia costretta a lavorare dall’arcigno nonno e Geppo, un ragazzone dall’animo infantile che crea scompiglio tra i clienti della giostra di paese. Il provincialismo, la rassegnazione e la paura del diverso si trasformano in desiderio di rivalsa in questo piccolo concentrato di poesia. «E’ la prima volta che Sky Arte si lancia nella produzione di un film d’animazione. – dichiara il direttore di Sky Arte Roberto Pisoni – Quello che ci ha persuasi fin dal primo incontro con Valerio Berruti è la sintonia sul progetto artistico complessivo: partire da una piccola storia, radicata nel territorio, e farla germogliare in direzioni inaspettate. “La giostra di Nina” è insieme un film d’artista e una favola dolce e selvaggia, un’animazione che rinuncia ai software digitali e un apologo sul mondo contemporaneo, una scultura pubblica e una serie di performance potenzialmente infinite».La musica, unico elemento sonoro in questo cortometraggio senza parole, è un elemento fondamentale. Spetta a Ludovico Einaudi – straordinario compositore amato da Berruti e coinvolto dall’artista fin dalla stesura del progetto – legare movimento e armonia e sottolineare i momenti salienti dell’animazione.
«Quando Valerio mi ha fatto vedere il bozzetto del progetto sono rimasto subito incantato dalla sua forza poetica e ho subito cominciato a fantasticare. – Afferma Ludovico Einaudi – La giostra è un’immagine simbolicamente molto forte, ed anche una grandiosa forma di ispirazione creativa. Mi sono immaginato di dargli un’anima musicale con un tema circolare come se fosse una spirale infinita». Per disegnare i fotogrammi che compongono l’animazione Berruti ha realizzato un’opera d’arte, ispirata alle tipiche giostre a carosello, del diametro di 7 metri plasmando personalmente ogni componente, scolpendo e affrescandone ogni dettaglio. “La giostra di Nina è essenzialmente una storia che parla di libertà: ho pensato di rappresentare degli uccellini al posto dei soliti cavalli perché, in qualche modo, ognuno dei protagonisti riuscirà a spiccare il volo.” – Dichiara Valerio Berruti e prosegue: “Per la prima volta i più piccoli non sono il mio soggetto privilegiato, ma lo è uno dei principali simboli dell’infanzia. Questa mostra permetterà a tutti i bambini di diventare parte integrante della mia opera salendo sugli uccellini e completando così, con un atto performativo, la mia installazione.”Nella mostra albese è presente la grande installazione “La giostra di Nina”, alcuni fotogrammi che compongono il cortometraggio, un video d’arte estrapolato dal corto animato e un estratto del documentario ideato da Francesca Priori per Sky Arte HD che racconta l’intero progetto.
Sky Arte, infatti, ha seguito questo progetto fin dall’inizio realizzando anche un intenso documentario in cui la narrazione è affidata alla voce dello stesso Berruti che ripercorrerà la complessa genesi del film a partire dalla creazione di “La Giostra di Nina”, l’opera monumentale che ha dato il via a questo progetto artistico originale, complesso e di lunga gestazione.Protagonisti del documentario anche il musicista Ludovico Einaudi, autore della colonna sonora del cortometraggio, e lo storico dell’arte e curatore Arturo Galansino. «Il lavoro di Valerio è in grado di parlare al mondo intero tenendo i piedi piantati nelle Langhe. – Commenta il curatore, nonché Direttore Generale dal 2015 della Fondazione Palazzo Strozzi a Firenze, Arturo Galansino – Con La Storia di Nina le poderose navate gotiche di San Domenico saranno pervase dalla leggerezza di una favola e dalla gioia del pubblico invitato a farne parte. Sono felice di contribuire a questo poetico progetto culturale che andrà ad arricchire un evento internazionale così importante per il territorio come la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba». Per l’occasione è stato pubblicato un catalogo pubblicato da Gallucci Editore dal titolo La giostra di Nina contenente un testo critico di Arturo Galansino, uno scritto di Roberto Pisoni, la sceneggiatura originale di Filippo Bessone oltre che il manoscritto della partitura di Ludovico Einaudi. La mostra è promossa e realizzata da Città di Alba, Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero con il sostegno di Regione Piemonte e Lavazza. L’allestimento è realizzato con la preziosa collaborazione di Capellino design & partners. Il video presente in mostra è ideato e curato da Francesca Priori e realizzato da Studio Roundabout per Sky Arte HD con la collaborazione di Paolo Gai per i video e Tino Gerbaldo per le fotografie.
Carlo Franza