Celebrato Gioachino Rossini per i 150 dalla morte. Una mostra diffusa a Pesaro, Urbino e Fano rende omaggio ad uno dei più importanti compositori italiani.
Sarà la settimana del non compleanno di Gioachino Rossini (nato il 29 febbraio 1792) a siglare il termine della mostra Rossini 150. Grande successo per la mostra diffusa a Pesaro, Urbino e Fano, che nei quattro mesi di apertura ha raggiunto i 23.056 visitatori, registrati complessivamente nelle tre sedi di mostra. Notevole l’apprezzamento da parte del pubblico e della critica che ne ha siglato la proroga fino al 3 marzo 2019 nelle sedi di Pesaro, a Palazzo Mosca – Musei Civici, e Urbino presso le Sale del Castellare di Palazzo Ducale. Chiude, invece, l’esposizione a Fano, presso il Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano, per lasciare spazio ad altri eventi già previsti.
Nell’anno delle celebrazioni per i 150 anni trascorsi dalla morte di Gioachino Rossini, dichiarato per legge “anno rossiniano”, la mostra diffusa “Rossini 150” ha reso omaggio ad uno dei più importanti compositori della storia a partire dai legami con la sua terra di origine. Il percorso “Rossini 150” mantiene una omogeneità di fondo ed esplora aspetti particolari della vita, dell’opera, dei luoghi e più in generale del tempo di Rossini. L’allestimento suggestivo e originale offre al visitatore un’esperienza unica. Un viaggio nel mondo rossiniano per scoprire la figura del maestro nella versione più completa e autentica possibile.
La mostra ha ottenuto grande consenso e attenzione da parte dei mezzi di informazione. L’affluenza alla mostra è stata registrata sempre in buona crescita, con provenienza sia dal territorio che da fuori regione come tappa di turismo culturale. Grazie al biglietto unico si è proposto, infatti, un circuito che ha unito le tre città d’arte. Molto richieste sono state anche le visite speciali a cura di Sistema Museo, previste ogni weekend: la visita musicale nella Storia del Pianoforte, il Racconto Concerto “Io, Gioachino Rossini e il Pianoforte”, la visita animata Rossini e la marchesa Mosca ed, infine, le esperienze per bambini.
Continueranno fino a marzo, a data fissa, la visita musicale nella Storia del Pianoforte e le visite guidate alla mostra. Le altre attività resteranno disponibili su prenotazione per gruppi. A Pesaro sono proposte diverse attività didattiche indirizzate alla cultura e storia dei grandi compositori: le visite musicali nella storia del pianoforte, la visita animata in costume con l’incontro di un giovane Gioachino Rossini, personaggi e luoghi a Casa Rossini che hanno ispirato il compositore, esperienze teatralizzate e laboratoriali.
A Urbino è protagonista delle visite la poliedricità dell’artista Pelagio Palagi in connubio con la figura del grande Rossini: pittore, architetto, incisore, disegnatore di arredi.
Il risultato positivo della mostra Rossini 150 premia la collaborazione tra le istituzioni pubbliche e private. Il progetto diffuso è stato ideato dal Comitato Promotore delle Celebrazioni Rossiniane e promosso da Comune di Urbino, Comune di Pesaro e Comune di Fano, in collaborazione con laRegione Marche, e organizzata da Sistema Museo. L’evento si avvale inoltre dell’importante collaborazione con la Fondazione G. Rossini, il Conservatorio Statale di Musica “Gioachino Rossini”, il Rossini Opera Festival, l’Ente Olivieri – Biblioteca e Musei Oliveriani, istituzioni pesaresi, e con il Museo del Pianoforte Storico e del Suono di Accademia dei Musici, struttura artistico musicale di ricerca e divulgazione della musica classica, che opera principalmente nelle Marche.
Pesaro, città natale del Cigno, ospita a Palazzo Mosca – Musei Civici la mostra “Pesaro racconta Rossini”, esposizione esperienziale e multimediale, con percorso narrativo a cura di Emanuele Aldrovandi, che vuole far rivivere la complessa vicenda biografica del compositore e far apprezzare al meglio le sue intramontabili opere. Viene inoltre riesposta integralmente la prestigiosa collezione Hercolani-Rossini, composta da 38 dipinti e un marmo, pervenuti a Gioachino in punto di morte per ripagare un suo prestito ai nobili bolognesi Hercolani. Infine il Conservatorio G. Rossini, in collaborazione con l’Ente Olivieri e la Fondazione G. Rossini, cura una ricca sezione documentaria che ripercorre la propria storia a partire dalla nascita, nel 1882, per volontà del maestro.
A Urbino, nella sede di Palazzo Ducale, Sale del Castellare, si prosegue con la mostra a cura di Vittorio Sgarbi, “Gesamtkunstwerk: Pelagio Palagi e Gioachino Rossini”, dedicata alle opere del noto e apprezzato pittore bolognese Pelagio Palagi; disegni, dipinti e ritratti (in gran parte inediti), provenienti dalle Collezioni della Fondazione Carisbo, dalla Fondazione Cavallini Sgarbi e da gallerie e raccolte private, documentano il “secolo” rossiniano tra neoclassicismo e romanticismo.
L’identità marchigiana dell’intero progetto, nella prospettiva di supportare e valorizzare il patrimonio artistico, si estende altresì alle aree colpite dall’ultimo sisma, al fine di incentivarne la riscoperta e lo sviluppo turistico. Proprio da questo territorio marchigiano, dove opera il Museo del Pianoforte Storico e del Suono di Accademia dei Musici, provengono antichi strumenti, da fine Settecento ai primi del Novecento, completamente restaurati e funzionanti, in gran parte della “Collezione Claudio Veneri”. Questi strumenti presentano i marchi dei “Maestri” della storia del pianoforte, tra cui il Pleyel, marchio prediletto da Gioachino, e oltre ad essere esposti sono protagonisti di speciali visite musicali e racconti concerto nelle sedi.
Carlo Franza