Renate Bertlmann e il Padiglione Austria alla 58ma Biennale di Venezia 2019. E’ il trionfo della sessualità.
E’ la prima donna a rappresentare l’Austria nella storia della Biennale di Venezia, Renate Bertlmann (Vienna 1943) settantacinquenne, artista femminista d’avanguardia, che da oltre mezzo secolo indaga il ruolo sociale di genere, sesso e spiritualità da una prospettiva per l’appunto femminista. Basti pensare alla sua criticità radicale, con la volontà di marcarsi su un percorso pericolosissimo e l’assunzione anche dei rischi per via dei suoi lavori rivoluzionari, ironici e regolarmente banditi da musei e istituzioni fin dagli anni 70. Il padiglione austriaco è stato curato da Felicitas Thun-Hohenstein. Occorre sapere che durante la carriera, lunga 50 anni, la Bertlmann ha affrontato argomenti come le disparità sociali, il sessismo, il fallocentrismo, la violenza sessuale e la gravidanza, attraverso i linguaggi della performance, della fotografia, della pittura e della scultura. “Sono felice del mio meraviglioso compito di progettare il Padiglione austriaco a Venezia”, ha dichiarato Renate Bertlmann, appena è stata ufficializzata la notizia della sua nomina, “I contenuti e l’estetica radicali e la volontà di rischiare sono i pilastri principali del mio lavoro artistico. Le mie visioni, che mi hanno guidata per 50 anni, troveranno quindi un’espressione autentica in questo luogo”. “A Renate Bertlmann, una grande artista contemporanea, viene affidato il Padiglione austriaco della Biennale Arte 2019 a Venezia. L’Austria così darà nuovamente il suo contributo a una scena artistica vibrante e creativa”, ha dichiarato il Ministro Federale Gernot Blümel alla conferenza stampa tenutasi all’Accademia di Belle Arti di Vienna. “Da oltre 120 anni, la Biennale di Venezia è una calamita per gli appassionati di arte e cultura provenienti da tutto il mondo. La celebre piattaforma ci offre l’opportunità di portare la grande arte e cultura prodotta in Austria oltre i confini del nostro Paese”, ha spiegato il Ministro per l’Arte e la Cultura.
Nata a Vienna nel 1943, Renate Bertlmann si è formata presso l’Accademia della sua città natale, ricoprendo poi anche il ruolo di docente. La sua ricerca artistica si concentra sulla relazione tra forme maschili e femminili, sulla fisicità e l’identità, sul ruolo della donna nel mondo di oggi: Bertlmann ha affrontato argomenti come i vincoli che la società pone sulle donne, il sessismo, il fallocentrismo, la violenza sessuale e la gravidanza, attraverso i linguaggi della performance, della fotografia, della pittura e della scultura. Contemporanea di artiste femministe e attiviste come Birgit Jürgenssen e VALIE EXPORT, Bertlmann lo scorso ottobre è stata tra le protagoniste di Sex Works, il focus curatoriale ideato da Frieze Art Fair dedicato all’arte femminile.
Carlo Franza