Ladri di bambini.Il caso di Bibbiano è il primo e non il solo in Italia. E’ ora di aprire indagini a Nord e a Sud, puntare il dito sui cacciatori di mostri e salvare l’infanzia rubata. Scoperchiata la Santa Inquisizione di Stato.
Lasciatemelo dire, è il più grande scandalo morale e civile del secolo che vive la nostra nazione, quello che hanno voluto chiamare “angeli e demoni”. Scandalo di una vergogna inaudita, con criminali che hanno attentato all’integrità e alla vita di tanti figli e bambini innocenti. Nessuno ne parla, perché tutti presi dall’ inseguire Conte, la Lega al 37 per cento dei consensi, il governo e i 5 stelle, il loro chiacchiericcio, le noiose litigate, i voltafaccia, e sarebbe anche ora che la smettessero e se ne tornassero a casa una volta per tutte, ecc.ecc.
E veniamo alla cronaca diretta, perché sarà il caso che tutte le Procure d’Italia si muovano intorno agli affidi, agli assistenti sociali, alle collusioni di comuni che coprono simili misfatti, alle case famiglia che “ detengono” bambini e ragazzi strappati con la forza e sotterfugi alle loro famiglie. Insomma si tratta di tornare a verificare e spulciare tutti gli affidi avvenuti negli ultimi trent’anni. Il caso italiano recentissimo è scoppiato a Bibbiano in Emilia-Romagna. E sia beninteso che gli scandali avvenuti in quel di Reggio Emilia non sono i soli, perché altri ve ne sono sicuramente in Italia. Le indagini devono marciare a tutto campo, ad iniziare dai colleghi giornalisti che devono catturare le notizie trapelate e per troppo tempo nascoste, e propalarle a tutto campo. Finalmente in queste ore anche il mondo esterno insorge sullo scandalo dei bambini rubati, hanno alzato la voce, dalla cantante Laura Pausini al cantante Nek che dice : “Sono un uomo e sono un papà. È inconcepibile che non si parli dell’agghiacciante vicenda di Bibbiano. Penso a mia figlia e alla possibilità che mi venga sottratta senza reali motivazioni solo per abuso di potere e interesse economico. È proprio così. Ci sono intere famiglie distrutte, vite di bambini di padri e di madri rovinate per sempre…e non se ne parla. Ci vuole giustizia!”.
Ma la rete è ormai scoperchiata in parte, lo scandalo si allarga a macchia d’olio, è ora di fare pulizia su medici, assistenti sociali e psicologi che si sono prestati e si prestano a questo corredo di orrori e a un business di consulti privati e affidamenti. E’ la Santa Inquisizione di Stato. Lo scandalo per adesso ha scoperto che ben 200 bambini sarebbero stati manipolati con metodi spaventosi- persino con gli elettrodi- per rivelare inesistenti abusi, e venire così allontanati dalle loro famiglie – badate bene famiglie sanissime- per essere assegnati ad altre coppie, anche lesbiche e gay .
Tutto è partito da Bibbiano un tranquillo paese della Valle d’Enza in quel di Reggio Emilia. Intanto il Tribunale dei Minori di Bologna sta rivedendo alcuni affidamenti, esempio questo certo da monitorare e seguire in tutta Italia, perché sane famiglie, genitori bravi e moralmente sani si sono visti strappare i figli con accuse false e infamanti. Ripeto, è il più grave scandalo del secolo, e chi ha usato e sta tuttora usando, un potere senza controllo, abusando e manovrando il sistema delle adozioni, deve essere gravemente punito. Perché già solo il pensare di mettere la parola fine o morte ad una famiglia è cosa aberrante, proprio oggi che occorre veramente mettere in piedi un vera politica della famiglia in Italia. Con l’inchiesta di Reggio Emilia si è aperta finalmente una tenda su una voragine di misfatti, si sta facendo luce e si deve far luce su figure pagate dallo Stato che hanno travisato il loro mestiere compiendo reati gravissimi, dove queste figure hanno deciso sulla vita di centinaia di minori, privati del padre e della madre e della genitorialità. I casi italiani sono tanti oltre a Bibbiano; ne cito alcuni, a Sagliano nel 1996, a Mirandola nel 1997, a Cagliari nel 2000, a Brindisi nel 2003, a Salerno nel 2006, a Rignano nel 2006, a Pisa nel 2006, a Salerno nel 2007, ad Arezzo nel 2011, e a Bibbiano nel 2019. Valga per tutti il caso di Angela Lucanto la bimba milanese che fu nel 1995, dai suoi sette anni fino alla maggiore età, crudelmente separata dalla sua famiglia per colpa di un disastroso errore giudiziario, una falsa accusa di pedofilia sollevata contro suo padre Salvatore; storia svelata nel libro “Rapita dalla giustizia”, cui la scorsa primavera s’è ispirata la fiction Mediaset “L’amore strappato” con Sabrina Ferilli, tanto che la fiction ha scosso l’opinione pubblica e sollevato molti dubbi sulle pratiche false degli “abusologi” di professione. E’ ora di uscire allo scoperto e denunciare ingiustizie e falsità.
C’è da dire che da sociologo leggo in tutto ciò il desiderio di smantellare la “famiglia” dalla società italiana, la classica famiglia, l’istituzione in cui tutti noi siamo nati e cresciuti, sanamente. La famiglia va salvaguardata dallo Stato e questi servitori infedeli e corrotti -medici, psicologi, psicoterapeuti e assistenti sociali- devono avere delle condanne da ergastolo, perché attentare all’infanzia ed essere ladri di bambini non è cosa da poco, è reato da girone infernale.
Carlo Franza