VogliAMO tutto di Nanni Balestrini.Un omaggio del Comune di Ravenna a uno degli intellettuali più acuti del secondo Novecento.
A un mese dalla sua scomparsa, il Comune di Ravenna dedica un omaggio a Nanni Balestrini, uno dei maggiori intellettuali e artisti al centro dei cambiamenti culturali nazionali della seconda metà del novecento, attraverso un excursus nella sua produzione visiva degli anni Settanta e Ottanta. L’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna / Istituzione Biblioteca Classense in collaborazione con Ravenna Festival e la Fondazione Mudima di Milano, hanno presentato presso la Sala del Mosaico della Biblioteca Classense di Ravenna, la mostra di Nanni Balestrini VogliAMO tutto, il secondo e nuovo capitolo del ciclo Ascoltare Bellezza 2019; mostra aperta fino al 3 settembre 2019.
La Sala del Mosaico della Biblioteca Classense, caratterizzata da un pavimento musivo del VI secolo, ospita la grande tela di Nanni Balestrini “Anni ’70, Anni ’80” (cm 700 x 500) accompagnata dalla omonima serie di collage e dalla celeberrima tela dal titolo “POTERE OPERAIO” del 1972, uno dei lavori più significativi della ricerca poetica di Balestrini sulle condizioni espressive del linguaggio e dei contesti sociali e politici della sua enunciazione.
La produzione visiva di Nanni Balestrini degli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso si dipana a partire da una cupa successione di parole pesanti, piene di petrolio e inquietudine, ai più colorati e apparentemente leggeri collage e gouache degli anni Ottanta. Il primo è il decennio dei movimenti antagonisti, del femminismo, della psichedelia, del terrorismo e degli scontri. Con il 1979 si inaugura la pesante ondata di repressione per la quale Balestrini e altri intellettuali si trasferiscono in Francia. Lo sconvolgimento balestriniano della linearità narrativa fa si che il contesto giornalistico di allora disveli la minaccia della fine dei sogni e l’immaginazione al potere si frantumi sotto il peso di parole sospese come maledizioni, come mantra pronunciati al contrario.
Nanni Balestrini, nato a Milano nel 1935, scrittore, poeta, artista visivo, fin dagli anni Sessanta è stato al centro dei cambiamenti culturali nazionali: tra gli animatori della stagione della neoavanguardia, ha fatto parte dei poeti “Novissimi” e del “Gruppo 63” con Umberto Eco, Angelo Guglielmi, Renato Barilli, Alberto Arbasino, Amelia Rosselli, Furio Colombo, Giorgio Manganelli, Edoardo Sanguineti ed altri ancora. Molti e autorevoli i suoi compagni di strada anche nell’esperienza di “Alfabeta”, giornale che ha animato insieme a Umberto Eco, Gillo Dorfles, Edoardo Sanguineti, Gino Di Maggio e Achille Bonito Oliva.
Nel contempo, l’artista ha maturato una straordinaria attività nel campo delle arti visive con moltissime occasioni espositive che l’hanno visto coinvolto, al Mart di Rovereto nel 2007, al Museo Pecci a Prato e Palazzo Grassi a Venezia nel 2008, al Louvre a Parigi nel 2009, al Macro di Roma nel 2016, alla dOCUMENTA 13 a Kassel nel 2012, senza dimenticare la presenza del 1993 alla Biennale di Venezia. Del resto come dichiarò lo stesso Balestrini nel 2017: “Ho l’abitudine di vedere i livelli verbale e visivo come una cosa sola (…) Ho iniziato la mia attività artistica scrivendo poesie, ma sono sempre stato interessato alle trasformazioni delle arti di avanguardia”
La mostra ravennate riprende la visione di Vogliamo Tutto – titolo espropriato dal libro cult di Nanni Balestrini (1971) che ispirò intere generazioni con la storia dell’operaio Alfonso – ovvero la sintesi delle illusioni umane e dell’incontrastato potere della rappresentazione mediatica. Le frasi e le lettere sminuzzate sono apocalittiche e leggere a un tempo. Con una buona dose di veggenza, questi lavori hanno anticipato l’avvento della virtualità e delle sue insidie, il manifestarsi di quel tecno-mondo antropofago fatto di video e parole che si mangiano il reale.
ASCOLTARE BELLEZZA è un progetto – promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna / Istituzione Biblioteca Classense in collaborazione con Ravenna Festival e Fondazione Mudima – che presenta, ogni solstizio ed equinozio dell’anno, un intervento artistico nella Sala del Mosaico della Biblioteca Classense (il cui pavimento è una importante opera musiva del VI secolo d.c). A questi fenomeni naturali che scandiscono il susseguirsi delle stagioni, viene dedicato un momento di raccoglimento attraverso l’omaggio dell’arte. Dopo Daniele Galliano che ha aperto lo scorso 20 marzo la stagione primaverile e questo tributo a Nanni Balestrini che annuncia l’estate, seguiranno Arnold Mario Dall’O’ il 22 Settembre e Nicola Samorì il 21 Dicembre, rispettivamente per l’equinozio d’autunno e il solstizio d’inverno. Questa particolare giornata di Ascoltare Bellezza caduta il 21 giugno, solstizio d’estate, è stata voluta degli amici e delle persone più vicine a Nanni Balestrini ed occasione di un ricordo affettuoso e partecipe dell’artista scomparso lo scorso 19 maggio 2019 con la lettura di alcune tra le sue poesie più significative da parte di Franco Costantini e la testimonianza di Manuela Gandini, sotto la cura di Davide Di Maggio e Paolo Trioschi.
Carlo Franza