L’estasi di Marina Abramovic. Alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano il ciclo di video “The Kitchen. Homage to Saint Therese” con cui l’artista serba si relaziona con Santa Teresa d’Avila, una delle più importanti figure del cattolicesimo.
La sala Sottofedericiana della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano (ingresso da piazza San Sepolcro) ospita fino al 31 dicembre 2019 la mostra “MARINA ABRAMOVIĆ / ESTASI”.
L’esposizione, curata da Casa Testori, presenta il ciclo di video “The Kitchen. Homage to Saint Therese”, con il quale l’artista che ha rivoluzionato il mondo della performance-art si relaziona con Santa Teresa d’Avila, una delle più importanti figure del cattolicesimo. Con questa iniziativa prosegue il connubio, proposto da VanitasClub (parte del Gruppo MilanoCard), tra questa antichissima area di Milano e la video arte con i grandi artisti contemporanei, iniziato nel 2017 con Bill Viola e proseguito poi con Michelangelo Antonioni e Andy Warhol.
L’opera si compone di tre video, che documentano altrettante performance tenute nel 2009 dall’artista nell’ex convento di La Laboral a Gijón, in Spagna, un monastero certosino ormai abbandonato dove un tempo le monache accudivano bambini orfani. Si tratta di un progetto che, come altre opere dell’Abramović, presenta diversi livelli che entrano in rapporto dialettico tra loro: da quello autobiografico a quello mistico fino a quello etico. Le performance riprendono la figura di Santa Teresa d’Avila – che nei suoi scritti racconta di un’esperienza di levitazione mistica in cucina (non desiderata visto che stava preparando una minestra!) – ma, come già accennato ripercorrono anche elementi autobiografici. Come infatti ha affermato in passato l’artista:“La cucina di mia nonna è stato il fulcro del mio mondo: tutte le storie venivano raccontate in cucina, ogni consiglio sulla mia vita veniva dato in cucina, il futuro, contenuto nelle tazze di caffè nero, veniva letto e annunciato solo in cucina; quindi è stata davvero il centro del mio universo, e tutti i miei ricordi più belli nascono lì. L’ispirazione di questi lavori nasce dalla combinazione tra la rievocazione della cucina della mia infanzia, la storia di Santa Teresa d’Avila, e questa straordinaria cucina abbandonata piena di bambini, tutto insieme e nello stesso momento”.
“Estasi è un titolo che si ricollega allo straordinario precedente della Santa Teresa di Gian Lorenzo Bernini” – spiega Giuseppe Frangi, direttore scientifico di Casa Testori -. “Marina Abramović giocandosi in prima persona e usando un linguaggio contemporaneo con queste sue opere infatti rinnova e vivifica un grande tema della tradizione”. “Con Marina Abramović proseguiamo quel percorso di riflessione e meraviglia che abbiamo iniziato due anni fa con Bill Viola in una delle aree più straordinarie della nostra città” – spiega Edoardo Filippo Scarpellini, Amministratore Delegato di VanitasClub – “Cogliamo questa importante occasione per avviare inoltre il rebranding commerciale del Gruppo che ci ha portato a riunire tutte le nostre attività di edutainment sotto il marchio VanitasClub che vuole accentuare il legame con la bellezza e la riflessione personale che le nostre attività riteniamo producano.”
L’allestimento, curato dall’architetto Martina Valcamonica, particolarmente suggestivo, condurrà il visitatore a compiere un “cammino” progressivo attraverso la visione delle tre opere. La mostra curata da Casa Testori e prodotta da VanitasClub (parte di Gruppo MilanoCard), in collaborazione con la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, è parte del percorso di visita che conduce alla Cripta di San Sepolcro, da poco riportata al suo splendore grazie ai lavori di restauro.
Carlo Franza