Gianni Bucher Schenker scultore titano dell’arte italiana contemporanea celebra con una mostra nella Sala Hoffmann al Plus Berlin di Berlino i cinquant’anni della sua attività.
“Strade d’Europa” si campiona ad essere, in una città come Berlino, cuore d’Europa, lo specchio di un’arte di frontiera, assolutamente in movimento, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. Il progetto è locato in un edificio neogotico – già nobile scuola di grafica – con cent’anni di storia alle spalle, a ridosso del più lungo tratto superstite dell’ex Muro di Berlino, nel quartiere di Friedrichshain, la zona più movimentata della città, ricca di art cafè, locali, negozi di abiti vintage, antiquariato, musica e altro. E’ con questo progetto, ideato e diretto da me al Plus Berlin di Berlino che si vuole indicare e sorreggere l’arte nuova e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell’eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi in un clima di saccheggiamento della realtà, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l’arte si vogliono aprire finestre sul mondo, con l’arte si vogliono aprire stagioni eroiche, con l’arte si vuole inaugurare una nuova civiltà. Strade d’Europa è un punto di partenza, e con “Strade d’Europa” si sono trovati ad essere coinvolti, di volta in volta, artisti di chiara fama con mostre personali. L’artista di questo capitolo è lo scultore Gianni Bucher Schenker a cui è dedicato l’omaggio nella Sala Hoffmann.
La mostra celebra i cinquant’anni di attività dello scultore Gianni Bucher Schenker (Milano 1947) aprendo una panoramica certamente sulla scultura, i suoi linguaggi e i suoi materiali, ma mette in cornice quella parte notevole di lavoro che sono i disegni preparatori ed ancor più quello che vuole essere il disegno dello scultore lombardo, uno degli esempi più preziosi dell’arte del nostro tempo nel campo scultoreo. Avevo scritto già che “genialità, maestria, scoperta plastica delle forme, spesso fantastiche e costruttive – dopo l’iniziale approdo alla figuralità e alla medaglistica – pregne di ricerca e individualità sperimentale che lasciano leggere, fra luci e colorazioni naturali legate alla materia, elementi scultorei che si precisano nei climi di una poetica di libertà e di una dimensione formale preminente dove l’armonia titanica delle sue plastiche pure si muovono attraverso una geometria che nei segni scavati e vigorosi della concavità/convessità hanno trovato un inventore illuminato”, qui nella mostra in atto meglio si precisano per via della chiarezza delle forme che appaiono in questi disegni, in tutta la loro nobiltà. E’proprio vero che il disegno dello scultore svela la forza contenute delle forme, la qualità dell’armonia che le sorregge, le luci e le ombre che ne evidenziano le parti, concave e convesse, il corpo delle forme sollecitato alla crescita e allo svelamento, il mistero che le abita, la fenomenologia linguistica, l’informalità assoluta e l’assoluto della forma. Bucher con il disegno abbatte il muro, lo spazio del profondo, manifestando così apertamente la nostalgia di sensi, di luce, di ombre, di colori e di esistenza. Ecco un capitolo nuovo e affascinante dello scultore che si lascia scoprire come uno dei maggiori protagonisti della scultura contemporanea. E non è poco e non è trascurabile il fatto che il numeroso pubblico internazionale e il vivace mondo artistico di Berlino sia corso ad ammirare questo mostra fra le più gettonate della capitale tedesca.
Gianni Bucher Schenker è nato a Milano nel 1947. Dal 1964 al 1970 frequenta la Scuola Superiore d’Arte applicata, annessa al Castello Sforzesco. Completa i suoi studi con corsi di nudo a Brera. Nel 1969 inizia la sua attività di medaglista e scultore. La prima esposizione risale al 1966, ma deve attendere il ’71 per ricevere il primo invito a partecipare ad una collettiva di grafica all’Arengario di Milano. Nel 1973 viene invitato allaI Biennale Dantesca di Ravenna.Nel ‘79, IV Biennale del Bronzetto a Ravenna e partecipazione a Poggibonsi Arte. E’ il1997 quando partecipa a EtruriArte a Venturina. Nel ’98, con M. Schifano presso la Galleria Poma di Morcote (CH). L’anno seguente espone presso il Centro Svizzero di Milano, a Vence (F) con altri quattro scultori. A Udine viene invitato alla VII Triennale d’Arte della Medaglia. Partecipa a Reggio 2000 di Reggio Emilia. L’anno seguente viene invitato a Yokohama (J) Message Love 2000/1 presso Fondazione Kanagawa.A Potenza partecipa al ”Convito della Bellezza” frammenti di Arte Sacra del ‘900. Nel 2002 e nel 2005 viene invitato all’Incontro Europeo di Scultura presso l’EspaceBourdelle di Montauban (F). Tre anni dopo, l’invito è per l’Incontro Internazionale di Arte Sacra “DasAntlitzChristi”, a Passau (G) presso il Dioezesanmuseum. Nel 2010 l’invito è per la V Biennale di Ferrara. Nel ’14, Genova Art Expo presso Satura ed AENIGMA 2 a Cesena, presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna. L’anno seguente, a Venezia PHOTISSIMA ART FAIR all’Archivio Storico di Stato – Chiostro dell’ex Convento dei Frari e a Mezzago (MB) TERRA, collettiva. Nel 2016 – 17 Genova, ARTIST’S PROFILES presso Satura. Milano, collettive presso la Biblioteca Umanistica –Chiesa Madonna Incoronata. A Pisa ARTEMEDITERRANEA. Milano, 2018, Umanità nell’Arte – Chiostro dell’Umanitaria, Milano, e a Pisa, Biennale. A Morcote (CH), presso la Galleria Poma, ‘800-‘900. 2019, a Vimercate (MB), presso HEART, “UN UOMO LIBERO” antologica per i 50 anni di attività, e a Genova collettiva “IERI OGGI DOMANI”. Nell’ottobre 2019 invitato dall’illustre Storico dell’Arte Prof. Carlo Franza, inaugura due personali di disegni dal titolo “Preziosità del disegno” al Plus Florence di Firenze e successivamente “Vitalità del disegno al Plus Berlino di Berlino. Ha al suo attivo oltre trenta personali ed all’estero ha esposto in Svizzera, Francia, Germania, Turchia e Giappone. Sue opere si trovano nei seguenti musei: Casa Museo Remo Brindisi – Lido di Spina (Ferrara), Museo Dantesco – Ravenna Fondazione Kanagawa – Yokohama (Giappone), Museo dell’Arte Italiana del ‘900 – Durazzo (Albania), Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 – Giulio Bargellini – Pieve di Cento (Bologna), Museo Arte e Spiritualità – Centro Studi Paolo VI – Brescia, Museo dell’Arte per la Conoscenza dei Popoli – Ohrid (Macedonia), Museo dell’Arte per la Conoscenza dei Popoli – Gmina Michalowice (Polonia), Collezioni dei Musei Vaticani, Royal Collection – Buckingham Palace – Londra, Museo Arte per la Pace dedicato a C. Brancusi e a V. Bianchi – Caracal – (Romania), Associazione “Le Stelle” – Concesio (Bs), Casa Museo Sartori – Castel d’Ario – Mantova ed altri. Hanno scritto: S.Bartolena –R. Brindisi – S. Brondoni –G. Di Genova – F. Ferlenga – C. Franza– D. Manzella – F. Motolese – M. Ortmeier – J. Pietrobelli – G. Pré – M. Scudiero – O. Villatora.
Carlo Franza